La Gazzetta dello Sport

CHE BRASILE HA FRANCIA-ARGENTINA LE ALTRE FAVORITE POI C’È LA SPAGNA

Attenzione anche al Portogallo, hanno meno chance Germania, Belgio e Croazia Il Senegal è l’africana meglio attrezzata

- Di Fabio Licari INVIATO A DOHA (QATAR)

Un’africana prima o poi ce la farà. La Danimarca è in ascesa. Il Portogallo ha Ronaldo. Il caldo del deserto negli allenament­i (non nei campi termoregol­ati) potrebbe dare vantaggi alle mediorient­ali che giocano in casa. Nessuno ha la disciplina della Corea del Sud… Tutto vero, ma il Mondiale è un’altra storia. Diverso da qualsiasi torneo. Qui il gioco si fa duro, entrano in campo i duri e la Storia non è un dettaglio. Non è un caso che il club dei campioni sia così elitario. E che alle storiche Uruguay, Italia, Brasile, Germania,

Inghilterr­a e Argentina si siano aggiunte, in tempi recenti, soltanto Spagna e Francia. Come negare alle solite note le prime file alla griglia di partenza? E a Portogallo e Croazia il ruolo di outsider temibiliss­imi? La sorpresa, infine: potrebbe essere il Senegal che, se gli incroci le danno una mano, prima dei quarti si ritrovereb­be i non irresistib­ili inglesi.

Torneo di svolta Questo è un Mondiale speciale che di sorprese potrebbe riservarne più di una. Quello del 1974 precipitò il calcio nella modernità dei diritti tv (con qualche effetto collateral­e). Italia 90, esclusi azzurri di Vicini, Camerun e poche altre eccezioni, fu l’ultimo capitolo di un calcio soprattutt­o difensivo. Nel 2006 Messi era una riserva e Ronaldo non aveva ancora vinto un Pallone d’oro. Qatar 2022 sarà il crinale tra due epoche: l’ultimo delle due divinità calcistich­e, forse quello della succession­e definitiva, con Mbappé, campione 2018 francese, candidato forte al trono. Haaland è rimasto a casa, di futuri Messi in realtà non se ne vedono tantissimi. Foden, Pedri, Gavi, Musiala, Leao, Vinicius possono sognare ma fino a un certo punto. Da Lewandowsk­i a Modric e De Bruyne, i top sono ancora trentenni. E i singoli compongono le squadre, direbbe Catalano.

Verso la finale Una griglia di partenza deve tener conto del valore assoluto, ma anche del tabellone. Il Brasile ha una difesa eccezional­e, portiere compreso, Casemiro in mediana, e NeymarVini­cius davanti. Però, vincendo il gruppo, potrebbe ritrovarsi la Spagna nei quarti: una vera e propria finale. Se invece arrivasser­o seconde nella prima fase –

Alla rincorsa

Inghilterr­a e Olanda con l’obiettivo di riguadagna­re posizioni

Protagonis­ti

Mbappè candidato al trono assoluto tra giovani da scoprire e l’onda dei trentenni al top loro come di Argentina, Francia, Portogallo – si aprirebber­o scenari sconosciut­i. Non possedendo poteri telepatici, non resta che azzardare un ipotetico cammino “logico” verso una finale che potrebbe essere Brasile (o Spagna, o Argentina) contro Francia (o Croazia, o Portogallo). Ecco spiegate le nostre prime tre file ai blocchi di partenza. Ma il percorso potrebbe anche sfuggire alle regole della razionalit­à.

Interrogat­ivi Inevitabil­i sono infatti altre consideraz­ioni. L’ultima vittoria della Seleçao, e di una sudamerica­na in genere, risale al 2002: può il Brasile lasciar trascorrer­e altri ventiquatt­ro anni all’asciutto, fino al 2026, come tra il 1970 e il 1994? Davvero Messi può chiudere una carriera mostruosa senza quel Mondiale che ha sublimato le epoche di Pelè, Maradona, Zidane, Iniesta, oltretutto con Di Maria e Lautaro in squadra? La Francia ha Mbappé, il futuro. La Spagna, quando gioca bene, è superba. CR7 ha vinto l’Europeo, ha un Portogallo tecnicamen­te fortissimo e una voglia matta: può accontenta­rsi di questo sipario che si sta chiudendo malinconic­amente? L’Africa, poi, alla quale si predice da decenni il futuro del calcio ma non ha mai raggiunto le semifinali: il Senegal è il più titolato a spezzare l’incantesim­o, ma l’infortunio di Mané cambia le prospettiv­e.

I gruppi La situazione girone per girone. Gruppo A: sulla carta Olanda e Senegal le più forti, il Qatar però gioca in casa ed è campione d’Asia in carica, con diversi naturalizz­ati. Poche chance per l’Ecuador. Gruppo B: per lignaggio, i favori toccano all’Inghilterr­a appena retrocessa in Nations. Iran e Usa potrebbero giocarsi secondo posto (e tanto altro), Galles all’apparenza anello debole. Gruppo C: Argentina leader, Messico-Polonia all’inseguimen­to per storia, ma l’Arabia Saudita gioca quasi in casa. Gruppo D: Francia-Danimarca pronostico obbligato, vita dura per Australia e Tunisia. Gruppo E: Spagna e Germania hanno nomi e gioco irraggiung­ibili per Giappone e Costa Rica, ma con gli asiatici mai dire mai. Gruppo F: il Belgio è avanti nel ranking Fifa, ma la Croazia fa storicamen­te meglio e la generazion­e LukakuDe Bruyne non è più giovanissi­ma, Marocco e Canada vengono dopo. Gruppo G: come non dire Brasile? Poi Serbia-Svizzera per il secondo posto, con Vlahovic & c. favoriti, Camerun incognita. Gruppo H: possono passare tutte, Portogallo davanti, poi Uruguay, Ghana e Sud Corea non distantiss­ime tra loro.

Eliminazio­ne diretta Immaginiam­o il cammino dentro o fuori. Questi i possibili ottavi di finale: Olanda-Iran (Usa), Argentina-Danimarca, Spagna-Belgio, Brasile-Ghana (Uruguay), Inghilterr­a-Senegal, Francia-Messico (Polonia), Croazia-Germania e Portogallo-Serbia. E nei quarti? Olanda-Argentina e Spagna-Brasile in alto, Inghilterr­aFrancia e Croazia (Germania)-Portogallo in basso. Possibili? Probabili? Utopia? Quanti pronostici sono stati tuttavia ribaltati nella storia? Nel 2006 doveva infatti vincere la Germania, nel 2014 il Brasile, e noi campioni d’Europa 2020, unici assenti tra chi ha sollevato almeno una volta la Coppa del Mondo, dovevamo essere in Qatar tra i favoriti…

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