De Roon e gli altri Quest’Olanda veste nerazzurro

Un arancione a forti tinte nerazzurre. Attenzione a questa Olanda e al suo mix di gente scafata e talenti sopraffini. E’ senza dubbio la favorita del gruppo A ma, senza nasconderlo, coltiva ambizioni molto alte. Loro, a differenza degli azzurri, non sono ricascati nel baratro. Dopo l’eliminazione a Russia 2018, sono ripartiti alla grande. L’Olanda non perde da 15 partite e durante il cammino delle qualificazioni dove ha vinto un girone tutt’altro che facile,si è affidata al suo santone, Louis Van Gaal. che guiderà gli oranje a un Mondiale per la terza volta. A Brasile 2014, Van Gaal portò l’Olanda a un soffio dalla finale. Perse le semifinale con l’Argentina soltanto ai rigori e poi superò proprio i padroni di casa nella finale per il terzo posto.

Nerazzurri Louis ci vuole riprovare. La sua stella di Luis questa volta sta in difesa: Van Dijk è il simbolo e il capopopolo. Attorno a lui, crescono gioiellini come Timber, Simons, Berghuis. E dà solidità lo zoccolo duro, formato da Depay, punto fermo dall’attacco oranje, il suo compagno del Barcellona Frenkie De Jong e l’agguerrita banda italiana, che guarda caso veste tutta di nerazzurro: gli interisti Dumfries e De Vrij e gli atalantini Koopmeiners e De Roon. Due di loro, Dumfries e Koopmeiners, saranno di sicuro titolari. De Roon se la giocherà con Berghuis, ma solo perché non è al massimo della condizione: se sta bene, dovrebbe spuntarla. L’unico che deve aspettare il suo turno è De Vrij, chiuso appunto da Van Dijk, la stellina Timber e Akè del Manchester City.

In fondo Van Gaal non si è fatto pregare a disotterrare l’ascia di guerra. Sia nel criticare il Mondiale («Capisco che ci siano persone da noi che non lo guarderanno per motivi di diritti umani»), sia nel proclamare: «Non siamo il gruppo che ha i migliori giocatori ma credo nella tattica, nel lavoro e nell’immaginazione e per queste ragioni dico che saremo campioni del mondo». Parola di santone.