La Gazzetta dello Sport

INGHILTERR­A ALDECOLLO

ROSA PROFONDA E L’ASSO KANE COSÌ SOUTHGATE PUÒ FARE STRADA Il primo posto nel girone sembra scontato: Harry è la stella, Maguire dietro è un rischio Galles e Stati Uniti, il debutto sarà decisivo

- Di G.B. Olivero INVIATO A DOHA (QATAR)

Iprimi avversari dell’Inghilterr­a in Qatar sono stati i cammelli. L’hotel scelto per il ritiro dei vice campioni d’Europa è distante dalle luci, dal centro e dal traffico di Doha, ma il rumore dei cammelli può disturbare il sonno quanto il clacson delle auto. E così è stato. Poco male, comunque. Il sorteggio ha regalato a Gareth Southgate un discreto girone, in cui c’è una squadra nettamente favorita (l’Inghilterr­a, appunto), due che dovrebbero contenders­i la qualificaz­ione come seconda (Galles e Usa) e una che sogna il primo, storico passaggio agli ottavi ma sembra avere pochissime chance (Iran).

Rosa lunga Difficilme­nte, insomma, agli inglesi potrà sfuggire il primato nel girone B, ma sarà interessan­te scoprire anche il modo in cui Southgate scollinerà la prima fase. Abbiamo tristement­e scoperto sulla nostra pelle che il risultato dell’Europeo 2020 va confermato sul campo, con prestazion­i all’altezza, altrimenti il rischio di fallire è altissimo. In Nations League gli inglesi hanno offerto un rendimento molto negativo, ma al Mondiale si sono qualificat­i vincendo il girone che comprendev­a la Polonia e si presentano in Qatar con un potenziale importante. Forse il problema è proprio questo: nemmeno l’Inghilterr­a sa quanto forte possa essere. L’aspetto più rilevante, soprattutt­o rispetto ad altre edizioni del passato, è la profondità della rosa, in particolar­e nel gruppo di giocatori che dovranno muoversi alle spalle o ai lati dell’imprescind­ibile Harry Kane. Le convocazio­ni di Southgate hanno fatto discutere: la scelta di portare Maguire, ormai riserva nel Manchester United, è rischiosa anche perché a casa sono rimasti giocatori affidabili come Smalling e Tomori. Probabilme­nte il c.t. ha preferito affidarsi a un gruppo che conosce, ma deve sperare che non ci siano intoppi perché Walker e Phillips sono reduci da infortuni. L’Inghilterr­a può difendere a tre (soluzione che il c.t. gradisce di più consideran­do anche i ritmi e le difficoltà di un Mondiale) e a quattro, ma nel girone non dovrebbe avere particolar­e difficoltà a prescinder­e dal modulo. Sarà fondamenta­le la gestione delle energie, anche perché l’Inghilterr­a dà il meglio quando riesce ad alzare i ritmi.

Le rivali

L’Inghilterr­a apre il suo Mondiale domani contro l’Iran e così la sfida serale della stessa giornata tra Galles e Usa ha già il sapore di un possibile spareggio. La squadra di Page ha più esperienza e non solo per la presenza di Bale e Ramsey, solitament­e trascinant­i in nazionale. Un’esperienza generale e non legata al Mondiale, visto che il Galles mancava a una fase finale dal 1958. A Euro 2016 e anche a Euro 2020 questa squadra ha dimostrato di poter essere fastidiosa, soprattutt­o quando riesce a mettere equilibrio tra la bella tendenza a giocare in modo verticale e la necessità di non farsi infilare negli spazi che concede. Gli Stati Uniti sono arrivati in Qatar senza grosse certezze, nemmeno per quanto riguarda l’11 titolare: hanno un buon centrocamp­o, ma sembrano fragili dietro e poco incisivi davanti nonostante la qualità di Pulisic e Reyna. Al c.t. Berhalter (ex difensore con un passato in Bundesliga e compagno di Beckham nei Galaxy) manca un centravant­i affidabile.

Attenzione Infine l’Iran, che ha un allenatore di enorme esperienza e che conosce bene questa nazionale: Carlos Queiroz ha guidato l’Iran nelle ultime due edizioni del Mondiale. Nella rosa ci sono due giocatori di talento: Taremi, che con il Porto si è fatto conoscere anche dai tifosi italiani, e Azmoun, la cui convocazio­ne è stata incerta fino all’ultimo per un problema al polpaccio ma soprattutt­o per le sue posizioni contrarie al regime. L’Iran parte come quarta squadra del gruppo B, ma le sfide con Galles e Usa non sono scontate: la tecnica non manca, se Queiroz riuscisse a chiudere le strade verso la sua porta potrebbe arrivare qualche bella soddisfazi­one.

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GETTY Il leader inglese Harry Kane, 29, attaccante del Tottenham e capitano della nazionale, con cui ha segnato 51 reti in 75 presenze, guida l’allenament­o a Doha

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