La Gazzetta dello Sport

FRANCIA SHOCK

SI ROMPE BENZEMA GRAVE INFORTUNIO: TORNEO FINITO MA DESCHAMPS PUNTA AL TITOLO Il Pallone d’oro ko in allenament­o Danesi ambiziosi, occhio alla Tunisia

- Di Luca Bianchin INVIATO A DOHA (QATAR)

Karim Benzema salta il Mondiale. La notizia shock per i campioni in carica della Francia arriva in serata, dopo l’esito degli esami strumental­i ai quali l’attaccante del Real Madrid Pallone d’oro 2022 si era sottoposto in seguito allo stop di ieri in allenament­o: lesione al retto femorale della coscia sinistra e tre settimane di prognosi. «Sono estremamen­te triste per Karim - ha detto Deschamps - perché aveva fatto di questo Mondiale un obiettivo importante. Nonostante questo nuovo colpo per la nostra squadra, ho piena fiducia nel mio gruppo. Faremo di tutto per affrontare l’immensa sfida che ci attende».

Le gerarchie La lista degli assenti che comprende anche Maignan, Kanté, Kimpembe e Pogba è lunga ma la Francia resta comunque la favorita per ottenere il primato nel gruppo. La Danimarca è la seconda forza, Australia e Tunisia sulla carta prendono le briciole. A guardare bene, nel gruppo ci si conosce: Francia, Danimarca e Australia erano nello stesso girone anche nel 2018 e le due europee si sono trovate nell’ultima Nations League. Un matrimonio, più che un sorteggio. La questione attaccanti chiude l’inquadrame­nto. La Francia ha Mbappé e Giroud che con l’assenza di Benzema rischia di essere l’uomo del destino. Danimarca e Australia invece, quando pensano al 9, hanno il mal di testa... e non per gli infortuni: è il punto debole per entrambe.

Karim ha una lesione al retto muscolare della coscia sinistra: tre settimane di stop. Toccherà al milanista Giroud sostituirl­o

Il c.t. francese: «Sono triste per Benzema, per lui questo campionato era un obiettivo importante. Ma ho fiducia nel mio gruppo»

La nuova Francia La Francia arriva al Mondiale con un po’ di labirintit­e. È tra le tre più forti ma in Nations ha rischiato di retroceder­e e Deschamps – c.t. di buon senso – ha annunciato il ritorno alla difesa a quattro. L’attacco è uno spettacolo nonostante tutto (Mbappé, Griezmann, Giroud, Coman, Dembélé, Marcus Thuram) ma la partita si gioca altrove. Non in porta, dove Lloris – senza Maignan, infortunat­o – punta a battere il record di presenze con la Francia, ma in difesa e in mezzo. Dietro Varane non sta ancora bene e Kimpembe ha rinunciato al Mondiale, in mezzo non ci sono Kanté e Pogba, che nel 2018 hanno tenuto sulle spalle mezza Francia, Torre Eiffel compresa. Giocherà Rabiot e la nuova generazion­e: Tchouameni e Camavinga. Qualità media: pazzesca.

Danimarca senza 9 Il giorno chiave del gruppo a occhio è il 26 novembre, con la seconda giornata. Tunisia-Australia rischia di essere uno spareggio, Francia-Danimarca è tutto tranne che scontata: in Nations hanno vinto due volte su due i rossi. Ecco, i rossi. La Danimarca ha vissuto un Europeo sul sottile filo dell’emozione postErikse­n e deve trovare un altro equilibrio. Se la magia continuerà, giusto fare attenzione, ché Damsgaard ci è andato piano: «Vogliamo vincere il maledetto torneo». In caso contrario, occhio al crack perché Kjaer è la grande anima della squadra, Hojbjerg un centrocamp­ista super ma davanti si improvvisa. La punta titolare non è chiara – Dolberg? Braithwait­e? Cornelius? – e in fascia corre Skov Olsen. Rinato al Bruges, ma pur sempre il giocatore che al Bologna faceva panchina.

Australia futura Chi cerca sorprese in questo Mondiale autunnale, beh, forse non è il caso che guardi qui. La Tunisia ha cambiato c.t. a gennaio e ha vissuto un bel 2022, ma nell’ultima partita preMondial­e ne ha presi 5 dal Brasile. Punti di domanda, vari. Un uomo a cui rivolgersi per i gol, l’impatto con un grande torneo, la qualità media. L’uomo di garanzia è Khazri, attaccante di Ligue1, il più affascinan­te Mejbri, classe 2003, talento sgusciante ma non quanto i capelli. Kadri, il c.t., non si è messo pressione: «Se non arriviamo agli ottavi, mi licenzio». Graham Arnold, collega australian­o, non si scomporreb­be per così poco. L’Australia si è qualificat­a giocando non meno di 20 partite in oltre 1.000 giorni, compreso uno spareggion­e col Perù risolto ai rigori con cambio portiere al 120’, alla Van Gaal. L’architrave è Mooy, che lotta per tutti, il più talentuoso Hrustic. Se l’avete già sentito, sì, è lo stesso che (più o meno) gioca al Verona. Nota a margine: le storie di Kuol, Mabil, Deng e Baccus meritano. Sono nati tutti in Africa, tre di loro da genitori sudanesi rifugiati in Kenya, ma si sono trasferiti in Australia da bambini. È il calcio del 2022.

 ?? ?? A caccia di uno storico bis A destra i giocatori della Francia festeggian­o la vittoria dell’ultimo Mondiale, dopo avere battuto in finale a Mosca la Croazia. Qui sotto, Karim Benzema, 34 anni
A caccia di uno storico bis A destra i giocatori della Francia festeggian­o la vittoria dell’ultimo Mondiale, dopo avere battuto in finale a Mosca la Croazia. Qui sotto, Karim Benzema, 34 anni
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