Alex Sandro e Danilo, Vlahovic e Kostic: derby tra juventini
Brasile e Serbia saranno le ultime nazionali a giocare nella prima giornata della fase a gironi di Qatar 2022. Si affronteranno giovedì 24 novembre alle 20 ora italiana, le 22 di Doha, allo stadio Lusail, dove si disputerà la finale. Sarà una partita ad alto tasso di juventinità. Nel Brasile dovrebbero essere titolari Danilo come terzino destro e Alex Sandro suo omologo a sinistra, e non si può escludere a priori la sorpresa Bremer. Il difensore ha impressionato Tite nel ritiro preMondiale a Torino, proprio alla Juventus Center della Continassa. Thiago Silva e Marquinhos formano la coppia centrale conclamata, però, a quattro giorni dal match, non esistono certezze assolute. Dall’altra parte la Serbia schiererà Dusan Vlahovic e Filip Kostic, altri due juventini. Kostic, nelle sue scorribande sulla sinistra, dovrebbe incocciare proprio in Danilo. Vlahovic farà coppia in attacco con Aleksandar Mitrovic del Fulham e si imbatterà comunque nei due compagni di club, saranno scontri fisiologici. Un derby tutto juventino, arricchito dalla presenza di molti altri “italiani” nella Serbia, tra campo e panchina: i due Milinkovic Savic, il portiere del Torino e il centrocampista della Lazio; Lukic e Radonijc del Torino; Ilic e Lazovic del Verona; Jovic della Fiorentina; Djuricic della Sampdoria. L’aria del Golfo
Persico e del Mondiale ha fatto bene a Vlahovic, guarito dalla pubalgia che lo aveva afflitto negli ultimi tempi alla Juve. Nell’amichevole dell’altro giorno contro il Bahrein è entrato all’inizio della ripresa, ha segnato un gol e ha servito due assist. Mitrovic, attaccante del Fulham, ha spedito un messaggio al Brasile: «I brasiliani non hanno le ali e non possono volare», ha detto dopo la partita. Il Brasile è partito ieri da Caselle, a Torino, ed è atterrato in tarda serata a Doha. I fotografi in avanscoperta hanno immortalato le scritte motivazionali con cui Tite ha
fatto tappezzare i muri dello spogliatoio e della palestra dello stadio Gran Hamad, centro d’allenamento della Seleçao: «La fiducia non si prende e non si lascia quando si vuole»; «Equilibrio»; «Mentalmente forti»; «Godetevi la fiducia»; «Preparatevi bene per meritare di vincere». Tite come Helenio Herrera: alla Pinetina anche il Mago della Grande Inter faceva affiggere cartelli con frasi di incitamento.