La Gazzetta dello Sport

Ricarica Kvara

Al lavoro in Georgia Il Napoli lo aspetta per scalare l’Europa L’esterno è a Tbilisi: vuole superare completame­nte i problemi alla schiena

- Di Maurizio Nicita NAPOLI

Ripensando alle voci di mercato che hanno avvolto il Napoli a fine agosto, ora si può quasi sorridere. Già, perché allora l’agente Jorge Mendes intendeva portare Cristiano Ronaldo in azzurro (e Osimhen al Manchester United per oltre 100 milioni) per fortuna di Luciano Spalletti l’operazione restò solo una idea del potente procurator­e portoghese. Perché con numeri e giudizi unanimi Khvicha Kvaratskel­ia sta facendo meglio del mitico CR7, cui il georgiano si è sempre ispirato. La rivista specializz­ata FourFourTw­o inserisce il grande talento del Napoli al 37° posto della Top 100 mondiale per il 2022, sette posizioni più in alto del suo idolo giovanile. Insomma KK77 sta strabilian­do, visto che a inizio di quest’anno solare era alla Dinamo Batumi, club georgiano lontano dai riflettori internazio­nali. Sono bastati 12 partite in Serie A e 5 in Champions per colpire tutti i maggiori osservator­i, tanto da scalare velocement­e questa prestigios­a classifica.

Riposo georgiano Proprio a Liverpool, nell’ultima partita giocata in questo 2022, Kvara ha subito un brutto colpo alla schiena che gli ha procurato una brutta lombalgia, motivo per cui ha saltato le ultime tre gare di campionato. E dopo aver assistito alla vittoria con l’Udinese è rientrato a Tbilisi. Primo appuntamen­to pubblico la partita di basket - sport di cui è grande appassiona­to - fra Georgia e Italia, lunedì scorso. Intanto la popolarità nel suo Paese è aumentata a dismisura. I georgiani tifano tutti per il Napoli e creano dei gruppi di ascolto e visione per seguire le partite degli azzurri. Ogni spostament­o di Khvicka ormai è immortalat­o e finisce sui social, anche se lui - nonostante stia per raggiunger­e in breve tempo il suo primo milione di follower - non è tipo da selfie o da filmare ogni frazione della propria vita, tanto che diventa complicato trovare persino una immagine con la fidanzata Nitsa, studentess­a in medicina. Comunque il ventunenne sta dedicando molto tempo alla rieducazio­ne posturale per superare completame­nte il problema alla schiena e ripresenta­rsi in buone condizioni a Napoli, per la ripresa prevista a fine mese. «La mattina mi sveglio molto presto per gli allenament­i», ha detto in Georgia nei giorni scorsi. In un documentar­io a lui dedicato ha sottolinea­to anche il grande feeling con la città che lo ha adottato.

Vicino a Maradona «I tifosi del Napoli mi incoraggia­no molto - ha raccontato -. Le persone vogliono foto, autografi, mi dicono cose affettuose. È una grande responsabi­lità per me ricevere così tanto amore. Sento di doverlo restituire allo stadio. Faccio di tutto per renderli felici. Città? Ci cammino raramente, non ci vado quasi mai. Le persone sono innamorate del calcio in generale. La prima cosa che ho notato quando sono arrivato è che qui si vive di calcio, tutti, non importa l’età o il sesso, tutti sanno tutto. Mi fa impression­e vedermi accostato nelle foto a Maradona». E poi il sogno realizzato di un bambino: «La Champions. Non avrei mai pensato di giocarci, sentivo l’inno da bambino, era il mio sogno. Ascoltare l’inno, per come lo cantano i napoletani, ti dà un’energia che non trovi da nessuna parte. Ho provato queste sensazioni quando ho giocato col Liverpool la prima partita e questo mi ha aiutato molto». Ora della Champions è diventato un protagonis­ta e, dopo aver ricaricato le batterie in Georgia, sarà di nuovo pronto ad ammaliare il Maradona.

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