La Gazzetta dello Sport

Vettel, è finita «Amo la F.1 ma ho cose più preziose»

Decimo nel GP dell’addio «Grazie, lascio con gioia»

- Di Andrea Fanì © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il burn out in pista, l’ovazione del pubblico di Yas Marina, persino qualche lamentela con il suo box perché sarà stata anche l’ultima gara della carriera ma insomma, accontenta­rsi in Formula 1 è vietato per chiunque. Soprattutt­o per un quattro volte campione del mondo come Sebastian Vettel, che ieri a 35 anni ha detto basta. Perché «anche se girare in tondo con le macchine è la cosa che amiamo di più, credo che nella vita ci siano cose ben più importanti», ha spiegato, commosso, direttamen­te dalla pista.

Privilegia­to Il tedesco lascia il Mondiale dopo 299 GP (con Bmw, Toro Rosso, Red Bull, Ferrari e Aston Martin), 53 vittorie (terzo di sempre), 122 podi e soprattutt­o 4 Mondiali. «E questa carriera mi mancherà», ha sottolinea­to Vettel, aggiungend­o che «è stato un privilegio viverla e spero di aver trasmesso tanto a colleghi e futuri piloti di Formula 1. Gli ultimi due anni sono stati deludenti dal punto di vista sportivo, ma sono successe tante cose e ho capito che fuori da qui ci sono cose preziose e più importanti. Grazie a tutti, posso solo dire questo. Adesso mi sento svuotato», ha sottolinea­to il pilota che in Ferrari era arrivato nel 2015 per provare a emulare l’idolo di sempre, quel Michael Schumacher che in rosso aveva vinto cinque Mondiali. Seb ci è andato vicino con una macchina di Maranello, ma il titolo è sempre sfuggito. E quello è stato il crocevia della sua carriera, dopo quattro campionati di fila dominati con la Red Bull. Nel 2020 il mesto saluto con la Ferrari, dopo qualche dissapore e una rivalità interna con il giovane Leclerc che stava diventando sempre più scomoda e ingombrant­e per tutti. «Ma mi sono sempre

divertito, anche in qualche momento difficile, e posso solo dire grazie a tutti», ha ribadito.

Affetto L’ultima gara ad Abu Dhabi — dove aveva vinto il Mondiale 2010 — chiusa al decimo posto nonostante una strategia non perfetta di Aston Martin (e di quello Vettel si è lamentato in gara), adesso per Sebastian si spalanca una vita dedicata ai tre figli e all’impegno sociale diventato sempre più centrale negli anni recenti del tedesco, dalle battaglie per l’ambiente ai messaggi per l’inclusione e contro le discrimina­zioni di genere. «Chiudo con gioia, non ho altro da chiedere». Ha chiuso come ha corso, con stile.

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