Vettel, è finita «Amo la F.1 ma ho cose più preziose»
Decimo nel GP dell’addio «Grazie, lascio con gioia»
Il burn out in pista, l’ovazione del pubblico di Yas Marina, persino qualche lamentela con il suo box perché sarà stata anche l’ultima gara della carriera ma insomma, accontentarsi in Formula 1 è vietato per chiunque. Soprattutto per un quattro volte campione del mondo come Sebastian Vettel, che ieri a 35 anni ha detto basta. Perché «anche se girare in tondo con le macchine è la cosa che amiamo di più, credo che nella vita ci siano cose ben più importanti», ha spiegato, commosso, direttamente dalla pista.
Privilegiato Il tedesco lascia il Mondiale dopo 299 GP (con Bmw, Toro Rosso, Red Bull, Ferrari e Aston Martin), 53 vittorie (terzo di sempre), 122 podi e soprattutto 4 Mondiali. «E questa carriera mi mancherà», ha sottolineato Vettel, aggiungendo che «è stato un privilegio viverla e spero di aver trasmesso tanto a colleghi e futuri piloti di Formula 1. Gli ultimi due anni sono stati deludenti dal punto di vista sportivo, ma sono successe tante cose e ho capito che fuori da qui ci sono cose preziose e più importanti. Grazie a tutti, posso solo dire questo. Adesso mi sento svuotato», ha sottolineato il pilota che in Ferrari era arrivato nel 2015 per provare a emulare l’idolo di sempre, quel Michael Schumacher che in rosso aveva vinto cinque Mondiali. Seb ci è andato vicino con una macchina di Maranello, ma il titolo è sempre sfuggito. E quello è stato il crocevia della sua carriera, dopo quattro campionati di fila dominati con la Red Bull. Nel 2020 il mesto saluto con la Ferrari, dopo qualche dissapore e una rivalità interna con il giovane Leclerc che stava diventando sempre più scomoda e ingombrante per tutti. «Ma mi sono sempre
divertito, anche in qualche momento difficile, e posso solo dire grazie a tutti», ha ribadito.
Affetto L’ultima gara ad Abu Dhabi — dove aveva vinto il Mondiale 2010 — chiusa al decimo posto nonostante una strategia non perfetta di Aston Martin (e di quello Vettel si è lamentato in gara), adesso per Sebastian si spalanca una vita dedicata ai tre figli e all’impegno sociale diventato sempre più centrale negli anni recenti del tedesco, dalle battaglie per l’ambiente ai messaggi per l’inclusione e contro le discriminazioni di genere. «Chiudo con gioia, non ho altro da chiedere». Ha chiuso come ha corso, con stile.