Dybala, Vlahovic, Kostic sono freschi di convalescenza
all’ultimo momento? O spendere subito il bonus del talento per una buona partenza della squadra? Il bivio della scelta è affollato. Roberto Martinez, tecnico del Belgio, quando scatenerà la potenza di Romelu Lukaku, reduce da un lungo infortunio e da pochi spezzoni di Inter? Alla stessa domanda, nello stesso girone, deve rispondere Zlatko Dalic, per un altro interista, Marcelo Brozovic, anche lui fermo a lungo, con rodaggio minimo. Saranno in campo i due interisti nel faccia a faccia del primo dicembre? Il francese Raphael Varane, quando ha lasciato Stamford Bridge in lacrime, dopo l’infortunio al ginocchio contro il Chelsea, ha visto il Mondiale scoppiare come una bolla di sapone. Invece il difensore ce l’ha fatta, ieri per il secondo giorno consecutivo si è allenato in gruppo, ma Deschamps, che ha già perso, tra gli altri, Kantè, Pogba e Benzema, dovrà pesare bene quando e quanto impiegarlo.
Preoccupazioni Argentina in convalescenza
Dovrà fare i suoi calcoli anche Lionel Scaloni. Ha appena recuperato Messi e ha Paredes, Acuna e Romero freschi di convale
scenza. Dybala è montato sul carrozzone all’ultimo momento, rodato da spiccioli di Roma e spaventato dalla sua fragilità muscolare. Vlahovic, che si trascina da tempo una pubalgia, ha saltato gli ultimi impegni con la Juve e non esce dai blocchi mondiali al massimo della forma. Sono d’obbligo calcoli di impiego e minutaggio. Hanno alle spalle guai recenti anche Kostic e Mitrovic, ma puoi essere prudente se debutti con il Brasile? Preoccupa meno la gastrite di CR7, bruciori da lesa maestà. La sensazione è che il destino del Mondiale passerà anche dalle scelte, dalle scommesse e dalla gestione dei c.t. Scelte che gli allenatori di club, in attesa di riabbracciare i propri campioni sani e salvi, seguiranno con apprensione.