«AMICI MIEI, NON SOLO IL TOUR: SANREMO, FIANDRE E MONDIALE» Pogacar le canta A tutti
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al 21 febbraio 2019 (primo successo da pro’) a oggi, la sua carriera è stato un esaltante crescendo. In quattro stagioni, Tadej Pogacar si è fatto largo e oggi guida la supersquadra dei magnifici sei campioni – gli altri sono l’iridato Evenepoel; il vincitore del Tour, Vingegaard; la maglia verde in Francia, Van Aert; il re del Fiandre, Van der Poel; il “rientrante” Bernal - che in questi ultimi anni hanno segnato il ciclismo. Lo conferma la statistica: dal 2019 a oggi è sempre cresciuto il numero di vittorie, 8 il primo anno, 9 nel 2020, 13 nel 2021 e 16 quest’anno. E sabato sera, nella festa alla discoteca Fellini di Pogliano Milanese organizzata dai suoi procuratori Alex e Johnny Carera, lo ha cantato con convinzione: “We are the champions”. Una gara canora che lo ha visto sfidare il grande amico Vincenzo Nibali, alle prese con “50 Special”.
3 Tadej, che obiettivo si è prefissato per il 2023?
«Mi accontenterei di avere un rendimento simile alle mie ultime stagioni dove sono riuscito a vincere corse importanti. Certo, l’obiettivo è dare di nuovo l’assalto al Tour (ha vinto nel 2020 e 2021, ndr), ma non sarà facile».
3Van Aert, Evenepoel, Van der Poel, Vingegaard, Bernal... Quale rivale teme di più?
«Ognuno di loro è un avversario temibile perché tutti hanno abilità e caratteristiche importanti. Chi per le classiche, chi allo sprint, chi a cronometro e chi per
ESCLUSIVO
le corse a tappe. Con loro non ci si annoia proprio mai».
3Si è chiuso il 2022 e voi corridori siete già proiettati verso il 2023. Le va di mandare un messaggio ai suoi rivali? Iniziamo dal campione del mondo Evenepoel…
«Remco, spero che la luna di miele sia stata buona e che tu raggiunga i tuoi obiettivi l’anno prossimo. Forse rosa? (facendo riferimento alla possibile partecipazione del campione del mondo al Giro 2023, ndr)».
3Restiamo in Belgio: Van Aert… «Ehi Wout, spero che tu stia bene e ti auguro di continuare al meglio nella stagione del ciclocross. Ci vediamo presto a combattere sulla strada».
3 Un cacciatore Van der Poel…
di classiche:
«Spero che tu stia bene, amico mio, godendoti l’inverno e mi
SocialClub VdP pronto per il cross
● auguro che i tuoi obiettivi diventino realtà l’anno prossimo».
3Il
vincitore dell’ultimo Tour: Vingegaard…
« Ti auguro davvero ogni bene, quest’anno per te è stato incredibile, ma il prossimo probabilmente sarà anche meglio (ma qui Tadej sorride beffardo, ndr)».
Lo sloveno si è divertito a mandare un pensiero ai cinque rivali: «Evenepoel, com’è andata la luna di miele? Il tuo orizzonte è... rosa»
3Infine il colombiano Bernal… «Voglio vederti tornare a correre, manchi a tutti nel gruppo, capo! (cioè capitano, in tono amichevole, ndr)».
3Il suo compagno di squadra Ayuso, 3° alla Vuelta 2022, è il più promettente tra i giovani per le corse a tappe?
«Sì, potrebbe essere lui il giovane più interessante, il volto nuovo nei grandi giri. Ha già fatto vedere di poter competere in una lunga corsa a tappe e credo che nel futuro, anche non troppo
lontano, potrà dire la sua per la vittoria. L’importante è che mantenga questa costanza».
3 Il 2023 sarà l’anno della sua rivincita al Tour. Quando la vedremo al Giro d’Italia? «Ancora non so quando riuscirò a competere per la maglia rosa. È una corsa a tappe che mi piace molto, mi intriga, ma le circostanze mi spingono a dare la priorità al Tour de France. Dopo il 2° posto di quest’anno, il mio obiettivo è quello di riconquistare la Grande Boucle».
3 Nel 2023 quali corse correrà in Italia?
«Come già successo in questi anni, l’Italia non mancherà nel calendario. Quest’anno ho vinto Strade Bianche, Tirreno-Adriatico, Tre Valli Varesine e Lombardia: anche nel 2023 proverò a fare bene nel vostro Paese».
3 Van Aert e Van der Poel amano gareggiare nel ciclocross: non ci hai mai pensato?
«Al momento non è nei programmi. Per Wout e Mathieu, questa disciplina fa parte della loro formazione e quindi capisco quanto ci tengono in inverno a partecipare a questo tipo di gare. Sfortunatamente in Slovenia il ciclocross non è mai stato una priorità e quindi non posso essere competitivo con loro. L’anno scorso ho corso in Slovenia. Quest’anno vedremo».
Per te quest’anno è stato incredibile ma il 2023 sarà ancora meglio...
3A
Voglio vederti tornare a correre, manchi a tutti nel gruppo, capo!
24 anni ha già un palmares importante: 46 vittorie con 2 Tour, 2 Lombardia e 1 Liegi. C’è una gara alla quale tiene molto che non ha ancora vinto? «Certamente, tre in particolare. Nel mio cuore c’è il desiderio di rifarmi per il 4° posto di quest’anno al Giro delle Fiandre (lo sloveno giù dal podio dopo un gran duello con Van der Poel, che l’ha beffato in volata, ndr). Anche la Sanremo è un mio cruccio perché non sono ancora riuscito a impormi in questa Classica (5° nel 2022, ndr). Infine il campionato del mondo: una gara che mi manca davvero da vincere e nel 2023 sarà una bella sfida con la novità della maglia iridata in palio d’estate (a Glasgow il 6 agosto, ndr)».
Cosa ne pensa della situazione del ciclismo italiano?
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«In Italia questo sport è uno dei più importanti e i vostri corridori in gruppo sono di qualità. È una fase transitoria e credo che nei prossimi anni tornerete a vincere corse importanti».
3Chi
è l’erede di Vincenzo Nibali?
«È difficile ereditare il ruolo di leader del proprio Paese da un campione come lui che ha vinto Giro e Tour. Ma chissà, magari nelle generazioni future…».