È TEMPO DI SERIE RECUPERI EXTRALARGE MA IL FUTURO SARÀ IL TEMPO EFFETTIVO
DA GENNAIO IN ITALIA La tendenza mondiale ricadrà pure da noi L’Ifab verso il minutaggio uguale per tutti
Al Mondiale minuti infiniti
In Italia non ci siamo abituati ma, probabilmente, dovremo abituarci: al Mondiale in Qatar (a fianco) 8 minuti di recupero sono quasi... pochi i dobbiamo abituare a partite dilatate, a recuperi “oceanici” o comunque tendenti alla doppia cifra? La sensazione è quella. Qatar 2022 diverrà linea-guida anche per la Serie A? L’impressione è che sì, sarà così, e cioé che dal giorno della ripresa (4 gennaio) si potrà vedere sui nostri campi quel che sta accadendo al Mondiale. Quindi: tempi addizionali che sfiorano – o superano – i 10’, dilatazioni “XL” che annullano i tempi persi per svariati motivi. Poi, ovviamente, tutto sarà sempre perfettibile e discrezionale, perché come è capitato di vedere il 14’+13’ di recupero per Inghilterra-Iran è anche vero che Orsato in Qatar-Ecuador si è limitato a 5’+5’. Pierluigi Collina, membro apicale dell’Ifab e quindi dell’organo che decide sul regolamento, si è definito più che possibilista riguardo all’introduzione del tempo effettivo. Quindi orologio uguale per tutti. L’idea è proprio che si voglia arrivare lì. Presto.
Raccomandazione
Proprio Collina (Chairman of the FIFA Referees Committee) tre giorni fa era stato chiaro sui tempi di recupero da adottare a Qatar ‘22: «Abbiamo raccomandato ai nostri arbitri di essere molto precisi nel calcolare il tempo da aggiungere alla fine di ogni tempo per compensare il tempo perso a causa di uno specifico tipo di incidente. Quello che vogliamo evitare è che una partita duri 42, 43, 44, 45 minuti di gioco attivo. Questo è inaccettabile. Immaginiamo che in un tempo ci siano 2 o 3 gol segnati, quindi è facile perdere 3, 4, 5 minuti solo per i festeggiamenti. E questo tempo va compensato alla fine».
Tempo Effettivo Nell’aprile scorso, lo stesso Collina aveva parlato del tempo effettivo così. «All’Ifab ne stiamo parlando – aveva rivelato in un’intervista a Calciatori Brutti -, ovvero se non valga la pena che tutte le partite abbiano la stessa durata. Se guardiamo le statistiche si nota che ci sono squadre che giocano 52’, altre che ne giocano 43 e altre ancora 58. Se sommi tutti questi tempi in un campionato la differenza diventa grande. Un’altra cosa su cui fare una riflessione è: io spettatore pago un biglietto, allo stadio fisicamente o a casa, per vedere 90’ di calcio ma ne vedo di giocato 44, 45, 46…». Tutto sacrosanto come concetto ma è chiaro che per far diventare Legge il “tempo effettivo” ci vorranno mesi. E allora, ecco che magari non è stato un caso che proprio nel Mondiale – l’evento visto da tutti – ci sia stata una prima pennellata del dipinto che verrà.
Serie A e Pioli La tabella degli ultimi 5 campionati di A parla chiarissimo: 2018-19 media di durata di una gara 55’09”; nella stagione 2019-20 si è passati a 55’19”; nel 20-21 a 56’60”; nel 2020-21 a 54’47”; quest’anno, nelle prime 15 partite, si è abbassato ulteriormente a 54’netti. Su 90’, insomma, non se ne giocano nemmeno sessanta. Più volte un allenatore si è battuto con sprint sul tempo effettivo: Stefano Pioli. «Oggi ho visto il tempo effettivo, abbiamo giocato 48 minuti su 90. Così è normale che in Europa poi facciamo fatica. Perché? Perché ci si ferma troppo, ci sono troppe pause, si protesta troppo. Dobbiamo alzarlo, altrimenti in Europa faremo sempre fatica». Battaglia evidente, in… solitaria.
Sessanta minuti Ma quale sarebbe la soglia giusta di calcio giocato? Sempre Collina: «Oggi quello che viene accettato come tempo effettivo di gioco buono è intorno all’ora di gioco, sui 60 minuti – disse ad aprile -. È il discrimine tra partite che durano un po’ poco e altre che durano anche 66-67-68 minuti. Dipende anche dai calciatori. Se andiamo ad essere un po’ precisi dovremo prepararci ad avere un tempo di recupero sui 9 minuti: oggi 9’ è una roba che fa strabuzzare gli occhi, ma concedi a chi vuole vedere spettacolo la possibilità di vederne un pochettino di più». Nelle prime tre giornate in Qatar 2022 sono stati dati ben 105’di recupero: 5’+5’ in Qatar-Ecuador, 14’+13’ in Inghilterra-Iran, 2’+9’ in Senegal-Olanda, 4’ e 9’ per Usa-Galles, 5’+8’ in ArgentinaArabia Saudita, 2’+7’ in MessicoPolonia, in Danimarca-Tunisia 4’+5’, in Francia-Australia 6’+7’. Minuti infiniti. Extralarge.
Domani riunione SAOT
Insomma, dall’inizio della seconda fase del campionato preparatevi a recuperi sostanziosi, anche se al momento non è stata data alcuna linea-guida o diktat. E preparatevi pure al varo del “Fuorigioco semiautomatico”, il SAOT: domani, fra l’altro, ci sarà una riunione arbitrale in cui sarà illustrato totalmente proprio il SAOT, con esercitazioni ulteriori che – offline – erano state fatte su partite già giocate. Il calcio apre altre porte. 3’40”
HA DETTO Pierluigi Collina ha dato direttive agli arbitri del Mondiale. In aprile disse: «Tempo effettivo, ne stiamo parlando»
In Serie A la media degli ultimi 5 tornei è attorno ai 55’ effettivi giocati Pioli e la sua crociata: «In Italia troppi stop»