«Mi aspetta una battaglia da cuore Toro Siamo carichi, nessuna resa»
Sonego accende l’Italia: «A volte la Coppa inverte i pronostici, abbiamo diverse cartucce»
Da un atollo maldiviano alla maglia azzurra: tutto in una manciata di giorni. Lorenzo Sonego, a Malaga, può rilanciarsi dopo una stagione che, a parte il titolo a Metz, è stata con lui avara di soddisfazioni. Sonny, un passato da calciatore in maglia Toro, dei granata ha mantenuto la predisposizione alla lotta. In Nazionale, a Bologna, è rimasto fuori per scelta tecnica, e così sarebbe stato anche nelle Final Eight di Davis se i primi due italiani non fossero finiti k.o. dopo l’ennesimo infortunio. Volandri l’ha sempre tenuto in considerazione, ma ha voluto lasciargli il tempo per lavorare e tornare ai livelli migliori. Poi, l’emergenza ha mescolato le carte.
3 Lorenzo, un’occasione inaspettata. Ma la responsabilità è pesante, qua c’è da portarsi in spalla l’Italia.
«Una bella sorpresa, quando mi ha chiamato Volandri sono stato felicissimo. Naturalmente mi dispiace che Matteo e Jannik non possano dare il loro contributo perché so che ci tenevano tanto. Tutti noi teniamo alla maglia dell’Italia, siamo un bel gruppo e l’atmosfera di Davis è sempre speciale. Per questo non vedo l’ora di scendere in campo».
3Dall’avere i favori del pronostico, a restare senza i primi due italiani in classifica: contro gli Usa di Tiafoe e Fritz però non si può sbagliare.
«Purtroppo sarà dentro o fuori, ma io e Musetti siamo molto carichi. Arriviamo entrambi da un finale di stagione positivo, siamo consapevoli della responsabilità che abbiamo, ma abbiamo anche voglia di dimostrare quanto sappiamo fare». 3La
vittoria del titolo a Metz le ha ridato un po’ di gioia dopo un periodo difficile.
«Ho finalmente iniziato a raccogliere i frutti del lavoro svolto nei mesi scorsi. Anche quando i risultati non arrivavano, io non ho mai perso la fiducia perché sapevo che stavo mettendo tanta carne al fuoco. Poi, come spesso accade nel tennis, tutto si è concretizzato. Chiudere l’anno con un titolo e la convocazione in Davis è la cosa più bella».
3Lei è un lottatore, lo abbiamo visto in diverse occasioni: dovrà tirare fuori tutte le sue energie.
«Mi sono riposato e sono carico. Poi è vero, mi diverto nella lotta e nella battaglia. Mi aspetto un clima infuocato contro gli americani anche se sarà la mattina presto. È in queste occasioni che tiro fuori il mio vecchio “cuore Toro”. Poi ci sarà la panchina a fare il tifo, tutto il gruppo che ti spinge, anche Matteo (Berrettini, ndr) viene apposta. Possiamo
fare la differenza pure con Fognini che è un ottimo singolarista. Insomma abbiamo diverse cartucce».
E magari dovrà affrontare Tiafoe che è un bel peperino, un provocatore.
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«Vedremo chi giocherà. Comunque io sembro tranquillo e calmo, ma non sono uno che si fa intimidire molto facilmente».
3L’Italia aspetta questa benedetta Insalatiera dal 1976...
«Vero, è un trofeo che rincorriamo da tanti anni, è ovvio che non sarà facile ma noi che siamo a Malaga e indossiamo la maglia della Nazionale dobbiamo fare del nostro meglio. A volte la Coppa inverte i pronostici, si trovano energie che pensi di non avere, aspetterei a darci per vinti e comunque non finisce qui, col gruppo che abbiamo il futuro azzurro è in buone mani».
3A proposito di futuro, lei potrebbe anche entrare in gioco nel doppio, con Vavassori.
«Adesso abbiamo una coppia molto forte ed esperta con Fognini e Bolelli, ma io e Andrea stiamo cercando di creare un duo solido per dare una mano all’Italia e a Volandri quando ce ne sarà bisogno. Con questo nuovo format il doppio è decisivo, quindi saremmo ben felici di esserci, un giorno o l’altro».
3 Qual è il suo ricordo più bello di Coppa Davis?
«Sicuramente il mio esordio a Torino proprio contro gli Stati Uniti, riparto da quell’immagine, da quei ricordi, da quella carica: la vittoria davanti alla gente della mia città. Da brividi. E speriamo anche di ripetere il risultato finale...».