La Gazzetta dello Sport

CROAZIA IMPAURITA Modric e compagni non vogliono rischiare Il Marocco alza la testa

Tanta difesa e poche occasioni: partita bloccata Bene Amrabat e Hakimi, Brozovic da rivedere

- Di Luca Bianchin INVIATO AD AL-KHOR (QATAR)

Se lo psicologo vi ha suggerito di avere più fiducia in voi stessi, non guardate la replica di Croazia-Marocco: uno 0-0 con 22 uomini molto più preoccupat­i di perdere che convinti di provarci. Se siete appassiona­ti di calcio beh, il discorso cambia e il vecchio registrato­re può tornare utile. Dalic e Regragui hanno preparato bene una partita attenta, un po’ anni Novanta per il culto della prudenza: tutti dietro la linea della palla, blocchi bassi e primo non prendere gol. Per il resto, si vedrà. Ecco, per il resto non si è visto quasi nulla: una mezza occasione per il Marocco, tre per la Croazia che però, nel complesso, è stata la squadra più deludente.

Le poche occasioni

I tifosi marocchini che hanno riempito l’Al-Bayt alla fine hanno fischiato la scelta del migliore in campo della Fifa: Modric. Lesa maestà nei confronti del divino Luka? Abbastanza, ma i ragazzi col fischietto non avevano tutti i torti. Modric non è stato il giocatore commovente del 2018 e ha giocato tanti palloni davanti alla difesa, non sulla trequarti. Colpa dell’atteggiame­nto della Croazia? Del fatto che, con Lovren al posto di Sutalo, si palleggia meno da dietro? Possibile. Di sicuro ha colpito di più Bounou, mitico portiere marocchino che ha parato Vlasic nell’occasione più importante della partita: giocata di Perisic, cross di Sosa da sinistra e tiro del giocatore del Torino, che all’intervallo è uscito per un problema a un polpaccio (esami in giornata). Nelle altre occasioni croate, prima Modric ha calciato alto, poi Amrabat ha salvato sulla linea un tiro di Lovren. Fine delle emozioni.

I problemi croati

I tifosi croati invece se la sono presa con alcuni giocatori a scacchi. Sul sito di un quotidiano croato, nelle pagelle dei lettori, Kramaric ha preso 4.1, con cui anche nella scuola di oggi ti bocciano per direttissi­ma. Il primo problema è quello: il centravant­i. Kramaric ha giocato 70 minuti e l’ha vista poco e Livaja, entrato al suo posto, non è mai stato pericoloso. Possibile che domenica, contro il Canada, giochi uno tra Budimir e Petkovic perché Dalic cerca disperatam­ente una soluzione e non l’ha trovata. L’altro problema, beh, è l’atteggiame­nto. Frasi dal post-partita. Il c.t. Dalic: «Mancava determinaz­ione, mancava coraggio». Majer: «Avremmo dovuto correre più rischi». Livaja: «Potevamo provarci di più, non abbiamo giocato contro una superpoten­za». Chiaro, no?

Il futuro

Abbattersi, comunque, non ha senso. La Croazia resta una squadra solida, molto diversa dal 2018 ma con punti di forza in comune. Il centrocamp­o, anche se Kovacic non è piaciuto e Brozovic – alla prima partita da titolare dopo l’infortunio di fine settembre – è stato meno che normale. E la fascia

 ?? GETTY ?? Decisivo Bono L’intervento del portiere marocchino Yassine Bounou, detto Bono, 31 anni, sul croato Nikola Vlasic, 25, fantasista del Torino
GETTY Decisivo Bono L’intervento del portiere marocchino Yassine Bounou, detto Bono, 31 anni, sul croato Nikola Vlasic, 25, fantasista del Torino

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