La Gazzetta dello Sport

SALVA IL BELGIO Para un rigore Canada battuto ma che fatica senza Lukaku

I Diavoli rossi costretti in difesa Batshuayi regala i tre punti

- Di Davide Stoppini

Non cercate il senso di giustizia nel calcio, lasciate perdere, non sempre tutto è spiegabile con la logica. Dubbi? Minuto 44 del primo tempo di Belgio-Canada. I Diavoli Rossi hanno il mal di testa, perché fin lì hanno corso dietro alla nazionale di Herdman senza mai trovare i tempi, né difensivi né offensivi. De Bruyne si abbassa a prendere il pallone davanti alla sua panchina, fa cenno ai suoi di smarcarsi, nessuno si muove, il campione del City fa un gesto con la mano spazientit­o e serve il pallone ad Alderweire­ld, poi comincia a lamentarsi con il suo allenatore, Martinez, perché così le cose proprio non vanno. Nel frattempo il gioco continua. Alderweire­ld spara un lancione dritto per dritto, la difesa del Canada dorme, Batshuayi – fin lì ai confini dell’irritante – controlla e fa 1-0. Mica è finita: De Bruyne è ancora lì che discute con il c.t., Alderweire­ld si avvicina come per dirgli «guarda che abbiamo segnato, eh», De Bruyne si volta e lo manda a quel paese. E il Canada? Tanti compliment­i, punti zero. E pure gol zero, giusto per allungare la serie nera: mai un gol in una fase finale di un Mondiale.

Applausi e rimpianti

Se poi non segni neppure su rigore, allora puoi solo batterti il petto e chiedere scusa. Se per di più lo sbaglia il tuo campione, quel Davies recuperato a tutti i costi, poco può farci il signor John Herdman, un professore inglese che ha portato al Mondiale gli uomini del Canada dopo esserci riuscito già con le donne. E’ il 10’ del primo tempo, appunto, quando Davies calcia malissimo dal dischetto un rigore concesso dopo il richiamo del Var per un fallo di mano di Carrasco. Il tutto per la gioia di Courtois, che tanto per cambiare si dimostra ancora uno dei migliori al mondo nel ruolo. C’è tanto di suo, nei tre punti del Belgio. C’è tanto di un Canada che non concretizz­a

quel che crea. E crea tanto, perché è portata a pensare calcio dal suo c.t.: pressing altissimo, ritmi elevati, pallone quasi sempre a due tocchi, attaccanti velocissim­i. E certo, la precisione sulle conclusion­i non è di casa, chiedere a Hoilett (16’) ma soprattutt­o ad Hutchinson (27’). Il Belgio è quello di sempre. Ma non c’è Lukaku, in tribuna. E per gli altri passano gli anni: Carrasco è impresenta­bile, Hazard gioca in pochi metri, Witsel e Tielemans non fanno coppia.

Aspettando Romelu

Il messaggio arriva forte e chiaro a Martinez che, nonostante il vantaggio, a inizio secondo tempo cambia. Fuori Carrasco per Meunier, soprattutt­o dentro Onana in mezzo vicino a Witsel. I giri aumentano, ne prende forza lo stesso De Bruyne che inizia finalmente a scatenare i suoi allunghi. Il Canada per la verità non si tira indietro, anzi, diretta in mezzo al campo dalla testa brillante di Eustaquio. David al 3’ ha con la testa la chance di pareggiare, ma l’attaccante del Lilla fa le cose migliori lontano dall’area. Poi Buchanan che per poco non tira fuori dallo stadio il pallone dal limite, fino al colpo di testa di Larin (minuto 35) che Courtois blocca (strano, no?). I cambi di Herdman, per la verità, un po’ di confusione la creano. Il Belgio è una squadra molto diversa, nello spirito, da quella del terzo posto nel 2018. Il baricentro è più basso, magari anche per proteggere una linea difensiva che in velocità rischiereb­be di essere bucata. Certo che in questo modo quasi tutto rischia di essere appeso a De Bruyne e alla sua voglia di giocare, invece che di discutere. «Abbiamo vinto, certo, ma dobbiamo fare tutti meglio me compreso», ha detto alla fine il centrocamp­ista del City. A meno che non sia Lukaku a far cambiare marcia ai Diavoli Rossi. Mica una brutta idea, per Martinez. Il problema è che forse è l’unica.

Poco cinismo La squadra di Herdman brilla sul piano dell’intensità, ma paga la troppa imprecisio­ne

 ?? ??
 ?? Michy LAPRESSE-GETTY ?? Decisivi 1. Thibaut Courtois, 30 anni, respinge il rigore di Davies nel primo tempo 2. Batshuayi, 29 anni, segna il gol che regala la vittoria al Belgio contro il Canada
Michy LAPRESSE-GETTY Decisivi 1. Thibaut Courtois, 30 anni, respinge il rigore di Davies nel primo tempo 2. Batshuayi, 29 anni, segna il gol che regala la vittoria al Belgio contro il Canada

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy