La Gazzetta dello Sport

Ronaldo in gol in 4 Mondiali Vuole superare anche Pelé

Il Portogallo debutta oggi contro il Ghana Il capitano è alla ricerca dell’ennesimo record: dal 2006 è sempre andato a segno, ora può staccare pure Messi

- Di Fabio Licari INVIATO A DOHA (QATAR)

In Portogallo, il presidente della Repubblica non può lasciare il Paese senza l’autorizzaz­ione del Parlamento. Il voto è arrivato a grande maggioranz­a e così Marcelo Rebelo de Sousa sarà oggi a Doha per il debutto di Cristiano Ronaldo al Mondiale. Non poteva mancare, perché potrebbe essere un giorno storico. All’orizzonte un altro record, l’ennesimo, per CR7: diventare il primo della storia a segnare in cinque fasi finali. Neanche Pelé e Maradona. Sembra alla portata: è possibile immaginare Ronaldo a secco nella fase a gruppi? Ghana avvisato.

Un altro record Sono in cinque al vertice di questa straordina­ria classifica. Ronaldo, dal 2006 a oggi. Il brasiliano Pelé e il tedesco Seeler, tra il 1958 e Messico 70. Il tedesco Klose, capocannon­iere massimo con 16 centri, dal 2002 al 2014. E Messi, in un’eterna sfida che l’argentino può soltanto pareggiare. Anche lui ha segnato in quattro Mondiali, anche lui ha cominciato nel 2006, ma a Sudafrica 2010 è rimasto a secco. Il gol all’Arabia gli ha consentito di eguagliare CR7 che però, da oggi, ha il colpo del ko. E quando Ronaldo sente l’odore del ”sangue”, si sa, la sua fame aumenta. Tra quelli che si sono fermati a tre Mondiali, Maradona, Platini, Klinsmann, Batistuta, Baggio, Rummenigge, Raul. E l’uruguayano Suarez che potrebbe raggiunger­e quota 4 in questo torneo. Non una brutta compagnia.

«L’umore giusto» Gol, per Ronaldo, non parole. Ieri, per esempio, sarebbe toccato a lui, capitano, andare in conferenza accanto al c.t. Santos. Ma s’era già sfogato due giorni fa, spiegando di indossare un «giubbotto antiproiet­tile» e di parlare soltanto quando ne ha voglia. «Io sono io e voi chi… siete», diceva il vecchio marchese. Così è andato Bruno Fernandes, il compagno di United e Portogallo che, interpreta­ndo il famoso video in circolazio­ne da giorni, lo avrebbe salutato con trasporto non eccessivo. «Avevo appena fatto due ore di volo, lui veniva con il suo aereo e ha fatto una battuta, non ero dell’umore giusto», ha spiegato Fernandes, per chiudere una polemica che, se oggi il Ghana giocasse un brutto scherzo, sarebbe rinfacciat­a al Portogallo su tutti i media.

Leao-Felix Squadra quasi fatta. Con Mendes ko, dentro Guerreiro. Dubbio in attacco. Negli anni 70 c’era un dualismo in porta nel Brasile: Leao era il più forte, ma il c.t. Zagallo gli preferiva Felix. Cinquant’anni dopo, stessa lingua ma nazionale diversa, siamo a un dualismo simile: il milanista Leao contro l’“atletico” Joao Felix. I due si giocano il ruolo di seconda punta accanto a Ronaldo. Il favorito sembra Joao Felix, reduce da una stagione di problemi con Diego Simeone. Il milanista ha fatto meglio. Santos non ha ancora deciso. Il Ghana gli contrappon­e il suo golden boy, Kudus, trequartis­ta offensivo dell’Ajax, senza ballottagg­i. Non è uno svantaggio, no.

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Un murales con Cristiano Ronaldo, 37 anni, capitano del Portogallo. CR7 ha giocato anche nella Juventus tra il 2018 e il 2021
GETTY Attaccante ex Juve Un murales con Cristiano Ronaldo, 37 anni, capitano del Portogallo. CR7 ha giocato anche nella Juventus tra il 2018 e il 2021

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