Gol tra i ragazzi A Dubai con Pioli Il Milan crede nel nuovo Marko
Il 18enne vola in Primavera e con la Serbia Under 19 Per il club è pronto al salto
Marko Lazetic è uno dei preferiti da Rafa Leao, anche se studia da nuovo Giroud. Uno dei tratti dell’amicizia serbo-portoghese è evidente dai social: ogni post di Lazetic è accompagnato da like e commenti di Rafa. Anche sotto all’ultima foto in cui Marko, capitano della Serbia Under 19, festeggia la doppietta alla Macedonia, arrivano puntuali le congratulazioni di Leao. Che sia la nazionale o il Milan Primavera, Lazetic ha finalmente riavviato il conto dei gol: alla doppietta alla Macedonia ha aggiunto il gol di ieri ai coetanei della Norvegia Under 19, altra gara di qualificazione agli europei di categoria. In rossonero ha firmato due gol in Youth Legaue e la spettacolare tripletta ai giovani dell’Atalanta, apprezzata anche da Pioli: «L’ho vista, sono contento, lavora tanto. È giovane, ambizioso e sono disponibile a farlo giocare quando opportuno. Non guardo la carta d’identità». Il corso da futuro centravanti rossonero che lo vede studente a Milanello, comincia a dare i primi risultati: in cattedra c’è il miglior insegnante del momento, Giroud. Lazetic studia da nuovo Olivier, formula che sostituisce la precedente: un tempo il massimo termine di paragone era Ibra, oggi si impone Giroud.
Più minuti Conclusi gli impegni con la nazionale, Lazetic risponderà presente all’appello di inizio dicembre. Si unirà subito alla squadra e volerà con i compagni a Dubai. Sarà un osservato speciale da Pioli e la missione del nuovo anno è introdurlo in pianta stabile tra i grandi. I numeri fin qui sono stati fin troppo piccoli: quattro minuti in Coppa Italia l’anno scorso, otto in campionato quest’anno. Arrivato al Milan nel gennaio scorso come nuova promessa del gol, non si è mai visto: gli infortuni ne hanno compromesso l’inserimento e anche da disponibile era considerato ancora troppo immaturo per partecipare alla corsa scudetto. Lazetic ha sfilato a Reggio Emilia con la medaglia dei Campioni, ma senza contribuire all’impresa. Quest’anno si è visto per la prima volta in trasferta a
Cremona: senza il solito Ibra infortunato e soprattutto senza Giroud, squalificato, il Milan ha chiuso senza gol. L’idea di poterli trovare nel finale da baby Lazetic rende comunque l’idea della fiducia di Pioli. Da gennaio in poi il progetto di nuovo centravanti prenderà ancora più concretezza: l’obiettivo è aumentare il minutaggio ed essere più presente in zona gol. L’idea del club è quella di trattenerlo e costruirsi in casa il 9 del futuro: l’ipotesi di una cessione in prestito oggi è solo il piano B. Secondo la società il giocatore sta rispettando i tempi del percorso pensato per lui. Per lasciarlo partire dovrebbe esserci una richiesta decisa, da un club pronto ad accoglierlo e in grado di garantirgli una continuità di utilizzo, per poi restituirlo al Milan più allenato ai ritmi della Serie A. Difficile che accada. Il Milan vuole riempire con lui il vuoto generazionale in area: dietro Ibrahimovic, 41 anni, e Giroud, 36 anni, non ci sono prime punte più giovani già in grado di raccogliere il testimone. Lazetic, classe 2004, era stato acquistato anche per questo. L’investimento da 4 milioni conferma quanto il club creda nel suo grande talento.
Confermato A gennaio niente cessione in prestito: la punta continuerà il piano di crescita con i rossoneri
La guida L’allenatore ha apprezzato la sua tripletta contro l’Atalanta: «Avrà spazio»
Paragone eccellente
Per gli addetti ai lavori che lo avevano seguito e per i tifosi che sognano di veder crescere in casa un nuovo fuoriclasse, il termine di paragone più immediato resta quello con Vlahovic. Prima di diventare stella della Juve e protagonista dell’ultimo mercato invernale, Dusan, anche lui serbo, era cresciuto nella Primavera della Fiorentina. Nel suo primo campionato in A a Firenze aveva giocato 152’ minuti totali, distribuiti in dieci partite, senza mai segnare. Tracce di bomber solo nella stagione successiva: 6 gol in 30 partite. Per l’affermazione definitiva è servito un altro anno ancora: 21 reti in 37 presenze nel 2020-21. Agli attaccanti serve tempo per prendere le misure. Lazetic conosce ogni centimetro della Serbia Under 19 e ora anche della Primavera rossonera. Il suo allenatore tra i ragazzi, Ignazio Abate, conferma: «Lazetic è umile, ha un atteggiamento positivo. Così è un esempio per tutti i compagni». Il prossimo passo è ripetersi con il Milan dei grandi.