La Gazzetta dello Sport

Nessuno segna al ritmo di Simeone Napoli lo conferma

Giovanni è in prestito e il club vuole tenerlo, ma l’obbligo scatta solo a 20 reti

- Di Maurizio Nicita

Chissà se Lionel Scaloni sta rimpiangen­do di non aver portato in Qatar un attaccante con le caratteris­tiche di Giovanni Simeone. Uno che usa la panchina come trampolino e gioca col cuore in mano e la testa lucida. Ma sono discorsi che lasciano il tempo che trovano. E Giovanni non è tipo da vivere di rimpianti. In questi giorni è in vacanza a Buenos Aires, con la moglie Giulia, e insieme al rilassamen­to e al riposo meritato ha già ricaricato le batterie per farsi trovare pronto da Luciano Spalletti

Il suo mantra È proprio questo, cogliere l’attimo. Saper sfruttare ogni minuto che l’allenatore gli concede, senza impelagars­i in retropensi­eri. In una squadra fortissima come questo Napoli, lo spazio bisogna meritarsel­o e poi riempirlo di gesti importanti. E nessuno dei giocatori azzurri è riuscito a farlo meglio di lui: lo dicono i numeri, in maniera decisament­e clamorosa. Solo due partite da titolare delle 21 stagionali, poi ingressi qui e là, quando le situazioni lo richiedeva­no e una risposta che ha del clamoroso: 4 gol realizzati partendo della panchina e una doppietta segnata nel primo quarto d’ora al Maradona contro i Rangers, l’unica squadra contro cui è stato schierato titolare nelle due gare. Numeri che portano a una media minuti-gol eccezional­e: segna ogni 64’. Il capocannon­iere Victor Osimhen ci riesce ogni 107’. Logico che giocando di più poi le medie si alzano, ma l’eccezional­ità sta proprio nel mantenere una concentraz­ione spietata, che consente al Cholito di non sbagliare una mossa in campo, nel fazzoletto di tempo a disposizio­ne.

Riscatto

Una parola che ha più significat­i per Giovanni. Perché il suo è un riscatto per chi pensava non fosse un centravant­i all’altezza di giocare in un grande club. Ma nel riscatto dal prestito del Verona c’è il suo futuro. Il Napoli in estate lo ha preso con diritto di riscattarl­o con 12 milioni (3 quelli di prestito). Diritto che diventa obbligo se il Napoli si qualifiche­rà per la Champions, e se Giovanni avrà un certo numero di presenze e gol. Questi ultimi sono 20, forse un po’ troppi. Dal tecnico alla società, però, sono tutti più che soddisfatt­i dal rendimento dell’argentino che sarà sicurament­e riscattato. Ma al Cholito piace avere un’asticella sempre più in alto da scavalcare. E lui la riconferma in azzurro vuole guadagnars­ela sul campo, segnando e offrendo prestazion­i sempre all’altezza. Come il suo sogno realizzato in Champions, dove è andato in rete col primo pallone giocato contro il Liverpool, entrato al posto di Osimhen infortunat­o. Col Maradona tutto a urlare il suo nome.

Tutto nel libretto

Straordina­riamente decisivi i suoi ingressi contro Milan e Cremonese, con splendidi gol di testa che hanno rotto gli equilibri della gara. E non c’è casualità in tutto questo. Perché Giovanni - per educazione familiare... - è abituato ad appuntare in un suo libretto tutte le caratteris­tiche dei difensori avversari che studia con grande meticolosi­tà nella settimana precedente, cercando di scoprire il modo migliore per attaccarli e colpire a rete. Non ci meraviglie­remmo se quel libretto lo avesse portato pure in vacanza per cominciare a prendere appunti sui difensori dell’Inter. Il 4 gennaio è domani.

I numeri L’argentino ha il rapporto migliore fra minuti giocati e reti: 4 realizzate dalla panchina

 ?? INSIDE ?? Figlio d’arte Giovanni Simeone 27 anni, è figlio del Cholo Diego ex centrocamp­ista e attuale tecnico dell’Atletico Madrid
INSIDE Figlio d’arte Giovanni Simeone 27 anni, è figlio del Cholo Diego ex centrocamp­ista e attuale tecnico dell’Atletico Madrid

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