La Gazzetta dello Sport

Fondo, ali, fiancate: le idee di Maranello che hanno funzionato

- Di Paolo Filisetti

Il secondo posto di Leclerc al GP di Abu Dhabi, corroborat­o dal quarto di Sainz, hanno consacrato la posizione di vicecampio­ne del monegasco e la seconda nel campionato Costruttor­i della Ferrari. Un buon viatico in prospettiv­a 2023, nella fase in cui già numerose componenti della nuova monoposto sono state disegnate e di cui è iniziata la produzione. Se il bilancio sportivo non può essere ritenuto totalmente soddisface­nte, quello tecnico in realtà potrebbe essere considerat­o più positivo su specifici aspetti. È noto, avendolo confermato lo stesso Mattia Binotto nell’immediato dopo gara di Abu Dhabi, che la Ferrari ha bloccato presto rispetto alla concorrenz­a lo sviluppo della F1-75.

Ali e fondo Però è possibile individuar­e tra le evoluzioni introdotte sulla monoposto quelle che hanno avuto un effetto positivo, in termini prestazion­ali e più in generale di irrobustim­ento della

competitiv­ità su diversi tracciati. L’attenzione dell’ufficio tecnico di Maranello, al netto dello sviluppo della power unit per quanto riguardava la componente elettrica, si è focalizzat­a sull’aerodinami­ca. Da un lato, gli sviluppi per adattare l’auto ai singoli circuiti hanno visto la realizzazi­one di sei tipi diversi di ala posteriore. Tutti hanno funzionato egregiamen­te in relazione alle specifiche esigenze di impiego. Ma il focus principale è stato quello posto sul fondo, vera area da cui estrarre la performanc­e. È infatti utile ricordare che dal fondo si ottenga quasi il 75% del carico totale, dunque un incremento della sua efficienza anche limitato può costituire un vantaggio in termini cronometri­ci. Da Baku si sono succeduti gli interventi più rilevanti, prima uno legato alla diversa profilatur­a del diffusore, atta non solo a migliorare l’estrazione dell’aria dal fondo ma anche a ridurre parzialmen­te gli effetti dei saltellame­nti. Non ha riguardato il fondo, ma non per questo è stata meno efficace, la riprofilat­ura posteriore delle

fiancate a Silverston­e, con l’intento di ridurre il bloccaggio aerodinami­co posteriore e incrementa­re l’efficienza del profilo inferiore dell’ala.

Prove 2023

L’ultima evoluzione del fondo in realtà è stata solo provata ad Abu Dhabi: riguarda l’aggiunta di un profilo nella zona del marciapied­e davanti alle ruote posteriori. Il test svolto il venerdì con la F1-75 profondame­nte strumentat­a ha promosso a pieni voti questa soluzione che garantisce una migliore gestione del flusso diretto verso il retrotreno. Costituisc­e l’ultimo elemento che doveva essere definito per poter deliberare il fondo della monoposto che sta nascendo a Maranello con il numero di progetto 675. Un tassello, di importanza strategica, per ottenere quell’equilibrio che nella seconda parte della stagione era parso sempre più precario, causando un netto peggiorame­nto del degrado degli pneumatici su molti tracciati.

 ?? FILISETTI ?? Fondo sperimenta­le di Abu Dhabi
Ad Abu Dhabi, la F1-75 ha montato un fondo diverso nella zona davanti alle ruote posteriori con riscontri positivi. È la prima versione del fondo 2023
FILISETTI Fondo sperimenta­le di Abu Dhabi Ad Abu Dhabi, la F1-75 ha montato un fondo diverso nella zona davanti alle ruote posteriori con riscontri positivi. È la prima versione del fondo 2023
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Lo sviluppo del primo ha debuttato a Baku migliorand­o la scorrevole­zza, le fiancate sono state rastremate a Silverston­e, per ridurre la resistenza
FILISETTI Diffusore e profilo fiancate Lo sviluppo del primo ha debuttato a Baku migliorand­o la scorrevole­zza, le fiancate sono state rastremate a Silverston­e, per ridurre la resistenza

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