Due anni dopo da Doha a Napoli il mondo ricorda
Un Mondiale fa, giugno 2018, Diego Maradona era in tribuna per spingere l’Argentina agli ottavi. Partita tosta contro la Nigeria, risolta nel finale da Rojo. Il Pibe, in t-shirt azzurra, festeggiò come un indemoniato il vantaggio di Messi. Ebbe un malore, si riprese e alla fine spiegò: «Ho sentito una fitta alla nuca. Ho avuto un mancamento. Il dottore mi ha consigliato di lasciare lo stadio. Figuriamoci se abbandonavo l’Argentina… Diego ci sarà ancora per un bel po’!» Purtroppo, non per molto. Il fuoriclasse argentino è scomparso il 25 novembre 2020 in circostanze misteriose, all’età di 60 anni. La collocazione atipica di Qatar ‘22 ha fatto cadere nel cuore del Mondiale il secondo anniversario della morte di Diego, a pochi giorni dalla delicatissima partita con il Messico che evoca la sua impresa più illustre: la Coppa del Mondo conquistata all’Azteca nel 1986. Aperta parentesi. Ieri Messi non si è allenato, ancora problemi alla caviglia. Come Diego a Italia ’90. Chiusa parentesi. Il ricordo di Maradona nel Mondiale è affidato a un grande murale che spicca tra grattacieli di Doha e dai tanti compagni di nazionale, reduci dalla gloria dell’86, arrivati in Qatar per sostenere l’Argentina di Scaloni: Burruchaga, Valdano, Giusti, Enrique, Borghi, Tapia…
Napoli per lui
La Federcalcio sudamericana, che nel primo anniversario dedicò una stella a Maradona, e la Fifa onoreranno oggi sui social la memoria di Diego. Come farà naturalmente la “sua” Napoli. Al teatro Trianon di Napoli in scena domani il recital “Il tango di Dieguito”, per volere del direttore artistico Marisa Laurito. Nuovo murale di Maradona a via Toledo, che si aggiunge ai più famosi dei Quartieri Spagnoli, dove è previsto il solito pellegrinaggio, e di San Giovanni. A Montesanto, poco distante dai Quartieri Spagnoli, in un altro contesto popolare, si giocherà la Maradona Cup Junior tra squadre di bambini. Sempre domani, ore 21, fiaccolata dei tifosi che partirà dalla curva B dello stadio.