La Gazzetta dello Sport

Il Galles aspetta l’Iran: «Tv accese nelle scuole»

Il capitano dei rossi: «Sarà una lezione di storia» Clima teso per Queiroz: litiga con la Bbc

- L’ORA DI BALE di Davide Stoppini INVIATO A DOHA

Quante partite si possono giocare, in una volta sola. Quanti diversi stati d’animo, nell’avvicinars­i a un evento. Prendi Galles e Iran, il bianco e il nero, gli opposti che neppure si intravedon­o. Di qua le scuole, di là le prigioni. Di qua un calciatore che fa la storia, di là un’altra storia che scorre e condiziona tutto. C’è poi, pure, una classifica di un girone cui dare un occhio, perché i due c.t., Page e Queiroz, hanno entrambi bisogno di una vittoria per sperare negli ottavi.

A scuola La storia, quella sportiva. Perché il Galles nel 1958, unica partecipaz­ione a un Mondiale, nel gruppo ottenne tre pareggi in altrettant­e partite e si qualificò ai quarti dopo uno spareggio con l’Ungheria. Battere l’Iran significhe­rebbe avvicinare gli ottavi ed eguagliare i successi della squadra del mitico John Charles. E allora è per questo che Gareth Bale – chi sennò – si è presentato in sala stampa e ha fatto un appello singolare. Alle scuole, ai maestri e ai professori, visto che la sfida si gioca alle ore 10 locali a Cardiff: «Conosco molti genitori che vorrebbero far vedere la partita ai figli, ma allo stesso tempo non hanno voglia di far perdere loro un giorno di scuola – ha detto l’attaccante -. Agli insegnanti mi sento di dire “accendete la tv, fate vedere il match ai ragazzi”. Perché in fondo sarà come una piccola lezione di storia, no?». Dà un po’ la dimensione di come il Galles abbia approcciat­o questo Mondiale. E rende bene l’idea di un calciatore, Bale, che

ripete tipo preghiera – l’ha fatto anche ieri – un «sono orgoglioso di essere gallese». E magari da oggi un po’ di più: sarà la sua presenza numero 110, utile a (anche) a diventare il giocatore con più presenze di sempre in nazionale.

Clima teso Se Page è destinato a recuperare l’altro suo totem, Joe Allen, Queiroz per il suo Iran dovrebbe poter schierare dal primo minuto Azmoun in coppia con Taremi. Il c.t. ha provato “anche” a parlare di calcio, alla vigilia: «Il nostro Mondiale inizia ora, siamo qui per inseguire gli ottavi». Ma la verità è che la testa è altrove. Queiroz ha persino discusso con una giornalist­a della Bbc, che in conferenza con Taremi aveva indugiato sul tema della protesta contro l’Inghilterr­a: «Perché non chiede a Southgate dell’Irlanda del Nord, ad esempio? O agli Stati Uniti dell’Afghanista­n?». Il clima è quel che è. Non bastasse, è arrivata anche la notizia dell’arresto di Voria Ghafouri, calciatore in passato nel giro della nazionale, “reo” di aver sostenuto la protesta sui social e di aver fatto visita alle famiglie delle vittime. Come possano i calciatori entrare in campo sereni, davanti allo scenario di un rientro in patria dopo il Mondiale, resta difficile anche solo immaginarl­o. Non è mica solo calcio.

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AFP Primato Gareth Bale, 33 anni, diventerà oggi il più presente nel Galles

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