La Gazzetta dello Sport

TEMPO EFFETTIVO URGE LA RIFORMA L’ARBITRO È SOLO

- Di FRANCO ARTURI

empo effettivo: ma è tanto difficile metterlo in atto nel calcio? I megarecupe­ri che vediamo a sorpresa nel Mondiale mi sembrano il trionfo della discrezion­alità.

Giuseppe Altrini

La Gazzetta si è occupata del tema, in particolar­e con i servizi e le riflession­i di Matteo Dalla Vite e Luigi Garlando. La rimando a quelle opinioni per un quadro d’insieme. A mio avviso il calcio deve approdare al più presto al tempo effettivo, azzerando questa «terra di mezzo» che farà nascere infinite e inutili discussion­i. Si gioca troppo poco e si perde tempo per ogni cosa: punizioni dal limite, calci d’angolo, rigori, proteste assortite, Var, rimesse laterali, sostituzio­ni. Escluso che l’arbitro possa tenere a mente tutto ciò, anche perché gli si richiede una massa di compiti incredibil­e, compreso il prendere nota degli ammoniti con taccuino e matita (magari sotto la pioggia): cose grottesche nel 2022. Prevedere ufficiali di campo come accade nel basket, con compiti di cronometri­sti e di supporto «notarile» agli arbitri non può essere un problema. E basterà collegare il cronometro ufficiale ai tabelloni da stadio, perché ogni spettatore possa rendersi conto di quanto rimane da giocare. Per uno sport che muove miliardi di dollari o euro e milioni di tifosi, questa innovazion­e sarebbe quasi una banalità dal punto di vista tecnico-logistico e dei costi.

Fatto questo passo, a mio avviso imprescind­ibile, mi chiedo perché non dovrebbero essere permessi almeno un paio di time-out ai tecnici, la cui possibilit­à di incidere sulla partita a gioco in corso è attualment­e molto limitata e costringe gli allenatori a urla controvent­o che praticamen­te nessuno sente. Aver inventato l’area tecnica (peraltro molto limitata) in cui i «mister» possono almeno muoversi è un’ammissione di colpa, senza aver riparato il danno. Perché mai non si può intervenir­e in corsa per discorsi motivazion­ali o tattici, che fra l’altro renderebbe­ro più avvincente la trama?

Infine un’altra proposta: perché i giocatori sostituiti debbono uscire dalla partita definitiva­mente? A che logica risponde? Anche in questo caso tutto sarebbe più emozionant­e e imprevedib­ile con cambi in corsa, secondo le esigenze del momento. Se abbiamo digerito il divieto ai portieri di raccoglier­e con le mani un retropassa­ggio volontario di un compagno e le cinque sostituzio­ni, potremmo ben accogliere anche queste novità. Tutto troppo simile al basket? Certo, è una tendenza che è in corso da anni, dal pressing ai blocchi e agli «schemi». Ed è normale che sia così: sono due sport concettual­mente simili. Il calcio è molto più complesso, ma evolvendos­i non può che puntare in quella direzione. Accade da mezzo secolo.

Il direttore di gara ha tanti compiti delicati, che potrebbero essere svolti da uno staff

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 ?? ?? Da record L’arbitro brasiliano Raphael Claus ha dato 27’ di recupero in Inghilterr­a-Iran 6-1 al Mondiale in Qatar
Da record L’arbitro brasiliano Raphael Claus ha dato 27’ di recupero in Inghilterr­a-Iran 6-1 al Mondiale in Qatar

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