Juve, devi avere Fede
«ALLEGRI ADESSO È DA SCUDETTO DIFESA E CHIESA PER LA RIMONTA»
a Mls è ferma e Federico Bernardeschi in questo ultimo scorcio del 2022 si gode Torino con la sua famiglia, dove ha tenuto casa e pensa di fermarsi a vivere quando rientrerà in Italia. Tardi, molto tardi, perché a Toronto si trova benissimo e conta di restarci per tutta la durata del contratto (4 anni e mezzo).
3Bernardeschi, ci racconta i primi mesi in Mls?
«Un’esperienza pazzesca, umana e professionale. Una scelta di cui non mi sono mai pentito: volevo cambiare e l’ho fatto al 100%. Ho trovato un altro mondo, un altro calcio e un’altra energia. Ho rivisto la passione negli occhi della gente».
3 Al Mondiale tifa Canada?
«Esatto e sono felice di come abbia giocato al debutto in Qatar perché così tutti hanno potuto vedere quanto si sia alzato il livello del calcio americano. E con il Mondiale 2026 in Nord America nei prossimi 2-3 anni la crescita sarà esponenziale».
3L’assenza dell’Italia resta una ferita aperta? «Fa male perché penso che ce lo meritavamo, le 4 nazioni vincitrici dei vari tornei continentali dovrebbero andarci di diritto. Pensi che io sono campione d’Europa e non ho mai giocato un Mondiale: assurdo».
3Che ne pensa della disputa sulla fascia arcobaleno?
«La storia insegna che per cambiare bisogna combattere: quando si parla di diritti civili c’è solo una parte da cui stare, quella della giustizia».
Dalla Serie A alla Mls, l’esterno si racconta: «Non mi pento della scelta, in Canada vivo un altro calcio»
3 La sua griglia Mondiale?
«Punto sul Brasile dei miei amici Danilo e Alex Sandro perché è la nazionale più completa: difesa solidissima e campioni straordinari in ogni reparto, con Neymar arma imprevedibile. Poi ci metto Francia, che ha alternative da paura, e Spagna».
3 A proposito di Francia: sorpreso dalla crescita di Rabiot?
«No perché vedendolo in allenamento non avevo dubbi sulle sue qualità. Sono molto felice per Adri perché so che cosa significa essere criticato in maniera ingiusta. La Juventus avrebbe dovuto il contratto mesi fa: dove lo trovi uno alto un metro e 90 con la sua progressione?».
3 Parliamo di Juventus: più sorprendente il brutto inizio o le 6 vittorie di fila?
«L’eliminazione dalla Champions è stato il punto più basso, ma io credo che lì si sia chiuso un ciclo: la Juve ha toccato il fondo e poi ha iniziato a risalire».
3Quindi lo scudetto non è ancora compromesso?
«La Juve è in corsa totale e potenzialmente ha una rosa più forte del Napoli, che sta facendo cose pazzesche e ha un giocatore straordinario, Kvaratskhelia. Per me è il più forte della A, erano anni che non vedevo uno così completo: ha gamba, fisico, corsa e intelligenza, oltre alla personalità e una velocità devastante. Il Napoli faticherà a tenerlo in estate. Nelle ultime gare ho rivisto la vera Juve, blindata dietro e davanti ha troppa qualità per non riuscire a segnare. A gennaio con la rosa al completo sarà dura fermarla».
3Chiesa, appena rientrato, può essere l’uomo della rimonta?
«Io me lo auguro dopo quello che ha passato, ma non deve fare l’errinnovargli
«Rabiot ha qualità uniche, il club doveva blindarlo... In Qatar punto sul Brasile»
rore di accelerare. La sua mancanza si è sentita, ma ripeto che quella di inizio stagione non era la vera Juve».
3Quanto c’è di Allegri nel filotto?
«Tanto. All’inizio non riusciva a trasmettere i suoi valori ma ora ha ripreso le redini. Col carisma e l’esperienza che ha riesce sempre a trovare la strada giusta. Mi aspetto che la squadra faccia bene anche in Europa League: bisogna cogliere questa opportunità, un trofeo è sempre un trofeo».
Con CR7 ha avuto un rapporto speciale: dove lo vede dopo il Mondiale?
«Non lo so, magari sceglierà anche lui l’America...Però penso che farà un grande Mondiale, conoscendolo credo che si sia creato da solo questa situazione per darsi più stimoli. Ai tempi della Juve ricordo cene piene di consigli: è un ottimo maestro e ha tanto da dare, mi spiace che venga fuori poco il suo lato umano».
3Chiudiamo con Fagioli, su cui lei aveva scommesso in estate.
«Sono stato lungimirante. Lo osservavo quando si aggregava a noi e avevo capito quanto valeva. Ha grande visione di gioco, mi piacerebbe vederlo da regista».