La Gazzetta dello Sport

Blitz a Doha L’Inter vuole Marcus a gennaio Ma lui non ha fretta Thuram in salita

Difficile la trattativa per averlo subito In estate le pretendent­i aumenteran­no

- Di Filippo Conticello

Il Qatar è l’epicentro di questo calcio: si gioca un Mondiale e tutto attorno è un via vai convulso di agenti, direttori sportivi e intermedia­ri sparsi. Si stringono mani, si lanciano ami, si tentano accordi. Quello per portare Marcus Thuram subito a Milano è tutt’altro che semplice e l’Inter lo sapeva dal primo minuto di questa corsa a ostacoli.

Scenario Il fatto che entrambe le parti in commedia si trovino nello stesso angolo del mondo, nello stesso esatto momento, ha agevolato proprio ieri un vero primo contatto: da un lato il mondo nerazzurro, dall’altro quello che gira attorno al figlio di Lilian e che, nel frattempo, è cambiato rispetto a un anno e mezzo fa, quando il centravant­i fu davvero a qualche metro dal portone di ingresso della Pinetina. Questo incontro era proprio ciò che serviva per verificare lo stato dell’arte e capire la reale volontà del francese nell’immediato. E, più nel dettaglio, serviva per articolare la proposta interista che punta esplicitam­ente sul fattore tempo. Il contratto di Marcus scade a giugno del prossimo anno e questo 25enne ambizioso e determinat­o non ha la minima volontà di allungare, come hanno capito da tempo tutti al Borussia Moenchengl­adbach. In base a queste promesse, le possibilit­à di portarlo all’Inter crescerebb­ero solo se il blitz riuscisse chirurgica­mente già a gennaio. D’estate, quanto Thuram junior diventerà uno dei parametri zero più richiesti del Continente, quelle possibilit­à inevitabil­mente diminuireb­bero: alla finestra ci sono, infatti, big molto più danarose dell’Inter. Su tutte il Bayern Monaco che da vicino ha osservato i migliorame­nti del francese nella ultima Bundesliga e si è mosso per tempo con armi convincent­i.

Faccia a faccia Il d.s. nerazzurro Piero Ausilio è in viaggio diplomatic­o a Doha: ci sono sette interisti da vedere da vicino al Mondiale, ieri era la volta di André Onana col Camerun. Nel 2021, quando aveva trattato Marcus fino quasi ad arruolarlo (un infortunio fece saltare tutto sul più bello, aprendo la strada all’arrivo di Joaquin Correa), Ausilio aveva come contropart­e Mino Raiola. Adesso l’interlocut­ore è cambiato: da qualche mese il ragazzo è passato all’agenzia Sport Cover, che rappresent­a già molti calciatori francesi (da Ben Yedder a Kondogbia e Mendy) e che è ha buoni uffici anche all’Inter. Con loro, direttamen­te nel faccia a faccia a Doha, è stato comunque aperto un nuovo canale diplomatic­o. Le parti si riaggiorne­ranno come normale che sia, già durante il Mondiale e anche oltre, ma i nerazzurri hanno colto subito un aspetto decisivo nella trattativa. C’è un granello di sabbia nell’ingranaggi­o che complica tutto: il giocatore non scalpita per fuggire subito dalla Germania, ma è più paziente di quanto ci si poteva aspettare vedendolo dall’esterno. Certo, essere protagonis­ta in Champions da subito sarebbe più attraente che vivacchiar­e per altri sei mesi a Moenchengl­adbach o, magari, partire come seconda scelta in un’altra big dalla prossima stagione. Ed è notevole pure il filo che lega all’Italia un ragazzo nato a Parma, cresciuto a Torino e capace di parlare bene la nostra lingua. Eppure, al netto di tutto ciò e nonostante questa spinta emotiva in casa Thuram, nel mondo di Marcus prevalgono (al momento) il tatticismo e l’attesa: sa che a luglio potrà accettare il migliore offerente. E il sospetto è che questo offerente si trovi in Baviera.

Attesa Al momento il Borussia chiede dieci milioni per liberare il talento sei mesi prima della scadenza: anche questo sarebbe un ostacolo, alto ma non insormonta­bile. La cifra è effettivam­ente fuori scala per le casse interiste di gennaio, ma tutto è sempre legato ad alcune possibile uscite (da Gosens a Gagliardin­i), necessarie per ottenere un piccolo extra-budget. Ma anche se si racimolass­e poco o niente, l’Inter potrebbe pur sempre anticipare un investimen­to per l’attacco, che rischia di essere quasi “obbligato” a fine stagione. Un po’ come fece a gennaio per la fascia sinistra, quando arrivò Gosens con 6 mesi di anticipo. Di certo, i tedeschi accompagne­rebbero il francese alla porta vista l’aria che tira. In una intervista a Radio Sportiva, Oliver Neuville, il vice allenatore del Borussia Moenchengl­adbach, lo ha ammesso tra i denti: «Penso che sarà difficile che rimanga da noi. Ovviamente lo spero, ma dobbiamo essere realistici. L’Inter lo cercava già due anni fa, e sono convinto che farebbe bene anche in Italia...». Thuram stesso, invece, dal ritiro della Francia, ha parlato in conferenza in un ambiente ovattato, senza che volasse sulla sua testa nessuna domanda sul mercato: «Non sento la pressione del mio cognome...», ha sempliceme­nte detto. Nessuna pressione, però, neanche nella scelta sulla sua futura squadra.

 ?? Madrid GETTY ?? Figlio d’arte Marcus Thuram, 22, attaccante francese del Borussia M. Ha giocato solo una volta la Champions (2020-21), sfidando l’Inter e segnando due reti al Real
Madrid GETTY Figlio d’arte Marcus Thuram, 22, attaccante francese del Borussia M. Ha giocato solo una volta la Champions (2020-21), sfidando l’Inter e segnando due reti al Real

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