La Gazzetta dello Sport

Gakpo illude Van Gaal Poi è grande Ecuador Valencia come Pablito

Oranje avanti, ma i sudamerica­ni pareggiano Enner a sei gol di fila ai Mondiali, come Rossi

- Di Fabio Bianchi

La rivincita dei goleador stagionati. Tutti pronti a tessere le lodi del gioiellino Cody Gakpo, subito a rete contro l’Ecuador con una stupenda sassata dopo la firma col Senegal. Invece sbuca l’irriducibi­le Enner Valencia a rovinare i piani dell’Olanda, a piazzarsi in testa alla classifica dei capocannon­ieri del Mondiale e soprattutt­o a ritagliars­i un posticino nella storia. L’attaccante, che batte le piste profession­istiche da 12 anni e che ora sta al Fenerbahce, ha segnato il sesto gol di fila in nazionale ai Mondali: tre nel 2014 e tre ora. Un’impresa riuscita solo ad altri tre giocatori: i fenomeni Eusebio (col Portogallo nel ‘66) e il nostro compianto Pablito (nell’82), poi il russo Oleg Salenko nel ‘94. Enner, uscito dolorante, più che dei traguardi personali sarà felice per il punto conquistat­o che dà buone chance all’Ecuador di qualificar­si per la seconda volta nella sua storia agli ottavi. L’Olanda, che voleva essere la prima a superare il gruppo, dovrà aspettare la terza giornata e magari rivedere un po’ il suo gioco.

La chiave Non c’è alcun dubbio che l’Ecuador meritava di vincere questa sfida. Ha preso un gol a freddo, per un passaggio sbagliato del suo giocatore di maggior talento, Moises Caicedo, ma poi ha reagito con aggressivi­tà unita a una lucidità di manovra da applausi. Occhio a questo Ecuador, perché gioca davvero bene. Alfaro ha vinto la partita tattica con il santone Van Gaal. Ha cambiato sistema per mettersi a specchio dell’Olanda (34-2-1), ha conquistat­o le fasce con Preciado e lo scatenato Estupinan e ha oscurato le linee di passaggio di De Jong con Mendes e lo stesso Caicedo in mezzo e con i trequartis­ti quando il motore dell’Ajax agiva da regista arretrato per far partire l’azione. L’Olanda fino ad oggi è stata di un cinismo chirurgico: tra Senegal e Ecuador tre tiri in porta, tre gol e 4 punti in saccoccia. Van Gaal dice che questa nazionale ha più qualità di quella che guidò fino alla semifinale con l’Argentina persa ai rigori nel 2014. Ma deve esser fumo negli occhi, non ci crede nemmeno lui. Davanti è inesistent­e, anche per la tattica sparagnina che adotta. Baricentro molto basso, squadra coperta per prendere meno rischi possibili e ripartenze ad andamento lento per non perdere equilibrio. Il fatto di essere andata subito in vantaggio forse l’ha danneggiat­a, perché ha dovuto abbassarsi ancor di più e una volta subito il pareggio non è che abbia tentato granché. Non si capisce bene se per scarsa qualità o ordini di scuderia, visto che con 4 punti e la sfida col tenero Qatar la qualificaz­ione dovrebbe essere assicurata.

Solo Ecuador La brillante banda di Alfaro invece ci ha dato dentro: già nel primo round meritava di pareggiare. La rivelazion­e Noppert l’ha evitato con una prodezza sul solito Valencia, poi l’algerino Ghorbal ha annullato un gol di Estupinan per fuorigioco di Preciado. L’1-1 è arrivato all’alba della ripresa, grazie a un’altra sassata di Estupinan che Noppert ha potuto deviare. Valencia era lì, per il tap in. Mica finita, al quarto d’ora Plata ha colpito una clamorosa traversa. Gli oranje? Non pervenuti, persino Gakpo si è spento. Nell’ultima parte di gara è prevalsa la prudenza anche da parte dei sudamerica­ni, che ormai erano scesi dall’onda giusta. Ma sono pronti a riprenderl­a contro il Senegal.

Superiori I sudamerica­ni meritavano di vincere per unità e lucidità di manovra Giocano bene

 ?? EPA ?? Da record Enner Valencia, 33 anni, centravant­i del Fenerbahce: segnò tre gol per l’Ecuador al Mondiale 2014 ed è già a quota tre in Qatar
EPA Da record Enner Valencia, 33 anni, centravant­i del Fenerbahce: segnò tre gol per l’Ecuador al Mondiale 2014 ed è già a quota tre in Qatar

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