Missione Polonia Ma ora l’Arabia vuole di più E tenta Ronaldo
I sauditi cercano il bis contro Lewa Il ministro dello Sport: «CR7? Perché no, i nostri club sono forti»
L’Arabia vuole tutto. Oggi contro la Polonia insegue la vittoria che potrebbe valere la qualificazione agli ottavi del Mondiale, ma il governo del regno saudita lavora per prendersi molto di più. Il ministro dello sport, il principe Abdulaziz bin Turki Al-Faisal, ha rilasciato un’intervista alla Cnn in cui in pratica lancia un’Opa, un’offerta pubblica di acquisto, sul calcio mondiale.
I grandi obiettivi
Cristiano Ronaldo? «Perché no? Abbiamo un campionato forte. I nostri club competono ai massimi livelli in Per Cristiano è pronta una proposta mostruosa, da 300 milioni. Il Manchester United e/o il Liverpool? «Guardiamo a tutte le opportunità. Crediamo che queste occasioni arrivino una volta nella vita e dobbiamo approfittarne». A chiudere l’affare più grosso, l’organizzazione del Mondiale 2030, non ancora assegnato dalla Fifa: «A chi non piacerebbe?». Sarebbe un investimento incalcolabile. Il principe ministro ha rigettato le accuse di sportwashing, di usare lo sport per ripulire l’immagine dell’Arabia: «La gente parla, ma non sa nulla. C’è una punta di ignoranza e forse di razzismo, in tutto questo. Giudicano come se avessero vissuto 30 o 40 anni qui. Venite a vedere il Paese e incontrate le persone, poi criticate». L’Italia è già coinvolta nel piano saudita per il calcio. La prossima Supercoppa italiana, il derby Milan-Inter, si disputerà a Riad in gennaio.
La sfuriata virale Oggi l’Arabia cerca il bis contro la Polonia. «Con la vittoria contro l’Argentina – ha detto il principe ministro -, abbiamo unito i musulmani nel mondo, tutti si sono sentiti orgogliosi». Il c.t. francese Hervé Renard ha tagliato corto: «Ho detto ai miei giocatori di festeggiare per 20 minuti e stop». Ieri ha intimato: «Dobbiamo guardare avanti». È diventato virale il video della sua sfuriata all’intervallo della partita contro l’Argentina, con gli arabi sotto di un gol. Renard urlava in inglese, l’interAsia». prete traduceva: «Siete qui per una foto con Messi?!? Dovete marcarlo e mettergli pressione!». Detto e fatto, Messi ribaltato.
L’infiltrato speciale
Tra i polacchi c’è un infiltrato speciale, Grzegorz Krychowiak. Il 32enne centrocampista ex Psg ha un contratto con il Krasnodar, in Russia, fino al 2024, ma, causa guerra in Ucraina, è finito in prestito all’Al Shabab, in Arabia. Oggi si ritroverà contro due compagni di squadra, il difensore Al Tambakti e il centrocampista Bahbri. Di sicuro avrà relazionato il suo c.t. sui sauditi. «Sono rimasto scioccato dalla temperatura – ha raccontato dell’Arabia -, ci siamo allenati anche a 48 gradi». Krychowiak ha avviato diverse attività extra-calcio in Polonia, tra moda, energie rinnovabili, cibo biologico e servizi medicali. Appartiene a quel gruppo di giocatori forse all’ultimo Mondiale: lui, Szczesny, Glik, Lewandowski. Magari Szczesny, in quanto portiere, avrà un’altra chance, ma la generazione “Lewa” ha l’occasione unica di trascinare la Polonia agli ottavi di un Mondiale, traguardo che manca dal 1986, in Messico. Sembra che il c.t. polacco abbia in mente di cambiare sistema di gioco e di schierare la squadra con il 3-5-2.