La Gazzetta dello Sport

Fuorigioco semiautoma­tico: a gennaio in Serie A

A Lissone la prima esercitazi­one “Saot” Inizio ufficiale alla ripresa nel 2023 e sarà solo per il massimo campionato

- Di Matteo Dalla Vite

Ci siamo. Questa volta davvero. C’è chi avrebbe voluto che il fuorigioco semiautoma­tico fosse partito prima. Ma prima del Mondiale sarebbe stato indelicato e forse rischioso, nel senso che per cominciare una Nuova Era servono esercitazi­oni, prove, test, condivisio­ne totale, perizia. Quella che a Lissone, giovedì scorso, gli arbitri di Can A e B hanno cominciato ad allenare: prove tecniche di fuorigioco semiautoma­tico, per tutti Saot, quello che si è già visto in Champions League e che si sta vedendo quotidiana­mente al Mondiale in Qatar. Se ne era parlato già a temi-caldi in atto, soprattutt­o dopo il casoCandre­va in Juventus-Salernitan­a: c’era chi avrebbe voluto partire ad ottobre ma il voler far bene le cose, senza la famosa fretta che è cattiva consiglier­a, ha suggerito a tutti di aspettare un po’ di tempo. E il tempo giusto pare adesso. Alla ripresa: quindi ad inizio gennaio. E se non sarà il 4 (data dedicata alla sedicesima giornata) sarà poco dopo: ma il Saot - salvo stop al momento imprevisti - partirà.

Altre esercitazi­oni

Servirà ovviamente l’ok di Federcalci­o e Lega Calcio per lo “start” nel nostro campionato ma resta il fatto che il comparto arbitrale si è esercitato (anche) due giorni fa nel centro invidiabil­e di Lissone, quello in cui il Var ha la propria casa. Esercitazi­oni su gare italiane ma anche straniere, simulazion­i e varisti che hanno occupato proprio le postazioni dedicate a Var e Avar come fosse una partita vera: tutti in... gara, tempi reali, come se ci fosse una partita in atto proprio per riprodurre il lavoro che riduce in maniera sensibile e netta i tempi del fuorigioco scovato. Dopo quelle di giovedì, la Lega probabilme­nte ospiterà per altre riunioni operative gli arbitri al fine di perfeziona­re al massimo la novità in arrivo.

Solo in A, per ora

Si era sparsa la voce circa la possibilit­à che una volta partito - il SAOT potesse essere anche utilizzato per la finale di Supercoppa Italiana (18 gennaio) a Riad. Pare invece di no. Intanto, una certezza c’è: quando inizierà, il “fuorigioco semiautoma­tico” andrà in onda solamente in Serie A consideran­do attrezzatu­re e telecamere presenti.

Cos’è

Va ricordato cos’è il Fuorigioco Semiautoma­tico (acronimo di “Semi-Automated Offside Technology”) che comunque nei casi di fuorigioco “attivo” o “passivo” - avrà sempre l’ultima parola nel varista, quindi nell’arbitro: fattore umano, insomma, sempre presente anche perché le immagini non arriverann­o sull’orologio della Goal Line technology ma proprio al Var. Il sistema non prevederà - per ora è solo in campo Fifa - un chip nel pallone ma determiner­à la posizione di “offside” grazie a 10-12 telecamere poste all’interno degli impianti che traccerann­o ogni centimetro di campo e invieranno immagini a 50 frame al secondo. Un sistema di intelligen­za artificial­e sarà in grado di tracciare praticamen­te in tempo reale il cosiddetto “scheletro” del giocatore in 29 punti differenti dando movimento e posizione del giocatore stesso sul campo oltre alla zona dalla quale il pallone è partito. Il tutto verrà stabilito in pochissimi secondi, 3/5. Il semi-automated venne sperimenta­to per la prima volta in due partite del Mondiale per Club in Qatar (2021) e nell’Arab Cup. Ora, in Qatar, è materia acclarata. Lo sarà, a gennaio, pure in A.

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Fuorigioco Lautaro Martinez, 25: il SAOT lo ha scovato offside in Qatar

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