Gaffe e strategie Moriyasu cerca il secondo colpo del suo Giappone
Il tecnico ha mandato al tappeto la Germania cambiando sistema Ma la Costarica non può sbagliare
Èdiventato virale per una gaffe, invece dovrebbe diventare famoso per quello sta facendo e per la chiarezza delle sue idee. Interpellato sulla Spagna, una delle sue rivali, il c.t. giapponese Hajime Moriyasu, disse: «Mi piace molto Thiago Alcantara, è il giocatore che temo di più». Peccato che il centrocampista del Liverpool sia rimasto a casa, non convocato da Luis Enrique. «Ah, non c’è? Non lo sapevo», ha detto candidamente invece di mentire. Perché i giapponesi sono così: uomini verticali, sinceri e corretti. Ed educati. Rivedere le immagini dei tifosi che ripuliscono lo stadio, please. E poi, per dire, la parola “no” non la concepiscono. Piuttosto di essere scortesi, fanno un giro di parole infinito per non farlo sembrare un rifiuto netto. Comunque, dopo la gaffe via con con gli sfottò social e i meme sul c.t.
Ambizione Moriyasu non avrà studiato alla perfezione le rose degli avversari, ma ha ben chiaro l’obiettivo e la forza della sua squadra. Il trionfo storico con la Germania lo aveva un po’ previsto. Prima di sfidarli, disse: «Loro arrivano sempre in fondo. Nel corso degli anni molti allenatori di valore e altrettanti giocatori sono venuti a giocare da noi. Siamo grati al popolo tedesco, ma daremo il massimo perché vogliamo cambiare la storia. L’obiettivo è arrivare agli ottavi e anche oltre». I sorrisini di chi l’ascoltava si sono trasformati in occhiate di meraviglia. Completo impeccabile, aplomb da film di Takeshi Kitano, Moriyasu da giocatore non è stato un campione. Quando ha chiuso, si è è preso parecchi anni di studio prima di allenare. Nel 2017 è entrato in federazione, con l’Under 23. L’anno dopo è diventato c.t. Beh, in quel momento il Giappone è 61° nel ranking Fifa, il declino del dopo Zac. Con lui è tornato al 24° posto. Ha portato la nazionale in finale di Coppa D’Asia nel 2019 e ora punta, come ha detto, in alto. Lo fa con le idee: il passaggio al 3-4-3 con la Germania è stata la mossa vincente.
Ha aspettato che i tedeschi calassero per occupare le fasce scatenando gli esterni, alzando il baricentro e pressando il centro con le tre punte. Poi ha azzeccato i cambi: Doan e Asano, due in gol.
Verso gli ottavi
Ora c’è la tenera Costarica, battuta tre volte su 4 in amichevole. Per la prima volta il Giappone può vincere le prime due gare di fila a un Mondiale, proiettarsi verso gli ottavi e provare a fare la storia conquistando i quarti per la prima volta. Ma Moriyasu, uomo di buone letture, deve aver studiato anche Sun Tzu. E’ quando le cose sembrano facili che c’è da temere. Così, dopo i proclami ora abbassa i toni e avverte i suoi: «E’ difficile che la vittoria contro la Germania non ci faccia montare la testa. È stato un successo storico. Dobbiamo dimenticarla. Questa con la Costarica sarà una partita cruciale. Ai giocatori ho detto che dovranno cercare la vittoria con aggressività e perseveranza». Con Tomiyasu in campo, Asano e forse anche Doan. Forse non lo stessa filosofia di gioco. Moriyasu è uno stratega, non un’integralista, e lo dichiara: «Ci adatteremo in base a come giocheranno loro». Per fortuna non c’era bisogno di citare giocatori della Costarica. Lui si trova meglio a parlare di tattica. E a preparare la storia.