La Gazzetta dello Sport

Ronaldo si accende se con lui c’è Rafa E il Portogallo può decollare PIÙ LEAO PER CR7

Cristiano e Joao Felix più ispirati insieme al milanista: il c.t. Santos si convincerà?

- Di Fabio Licari INVIATO A DOHA (QATAR)

Tutti a cena, paga Ronaldo. Dopo il Ghana, il successo e il record dei gol in cinque Mondiali di fila, il fenomeno ha portato la squadra al ristorante, il Tatel, nell’isola di Al Maha. E alla fine ha chiesto lui il conto. Il fatto che abbia una partecipaz­ione nella proprietà, con Rafa Nadal e Pau Gasol, e che abbia inaugurato il locale di Beverly Hills a Los Angeles, è soltanto un caso. Ma uno sconto gliel’avranno fatto di sicuro. CR7 era carico a mille. «Ama le critiche, quando le riceve si esprime al meglio. Avete visto col Ghana?», ha scherzato Bruno Fernandes in conferenza. Fernandes è quello del video con la stretta di mano gelida. Rivela: «Io e Cristiano siamo compagni di stanza». Fernandes è anche quello dei due lanci perfetti per Joao Felix e Leao che hanno mandato ko il Ghana. Il primo gol l’aveva segnato Ronaldo. Uno più uno più uno fa… No, quei tre, assieme dall’inizio almeno, per Fernando Santos sembrano un’eresia.

Irrompe Leao Leao non aveva mai segnato in nazionale. A

Doha il gol è arrivato al primo pallone toccato, più record di così non si può. S’è vista tutta la leggerezza del Leao rossonero, la corsa veloce a sinistra seguendo la discesa di Bruno Fernandes, la rapidità di esecuzione con un tiro all’angolo, imparabile. La gioia del gioco. Pioli ha trasformat­o un talento anarchico in un’ala irresistib­ile. Dodici partite con il Portogallo, soltanto tre dal primo minuto, mai 90’ in campo. Subentrato o sostituito. Come se Fernando Santos temesse di sbilanciar­si. Santos è attento agli equilibri. Sulla panchina del Portogallo dal 2014, ha conquistat­o lo storico Europeo in Francia nel 2016 e poi la Nations League. Facile, con Ronaldo. Ma il Portogallo non è soltanto Ronaldo: è Cancelo, Fernandes, Bernardo Silva e Ruben Dias, top player in Premier, è Mendes (infortunat­o), Vitinha e Danilo del Psg. Il tasso tecnico è altissimo.

Equilibri instabili L’impression­e è che Santos, però, sia diventato più conservati­vo di prima. “Spettacolo” non è mai stato il suo secondo nome, ma ora in Portogallo lo criticano, il gioco non piace. Il primo tempo con il Ghana è stato più che rivedibile.

Tre le chiavi della reazione. William Carvalho davanti alla mediana, a stoppare e far ripartire. Bruno Fernandes più arretrato, accanto a Carvalho, ha innescato i due gol. E Leao ha costretto la difesa ghanese ad abbassarsi, a subire la sua pressione. Il milanista è imprevedib­ile, ed è in condizioni migliori di Joao Felix che ha un sacco di problemi con Diego Simeone all’Atletico: sta giocando poco e male e ha chiesto di andar via a gennaio. Leao sorride, Joao è cupo. Santos però ha scelto lui e non Leao.

Ci vuol coraggio

Il finale con il Ghana potrebbe aver cambiato scenario. Quando Leao è entrato, hanno giocato meglio anche Felix e Ronaldo. CR7 non può non influire sulle scelte tecniche. Santos non è uno abituato alle rivoluzion­i: a Francia 2016, Russia 2018 e all’ultimo Europeo

ha cambiato soltanto un giocatore tra la prima e la seconda partita. Ora Otavio si è infortunat­o e dovrebbe giocare Carvalho. Secondo la filosofia di Santos, al massimo Leao potrebbe prendere il posto di Felix, ma a sinistra. Una botta di coraggio sarebbe un mediano in meno e Leao dentro per un tridente. Leao, padrone della sinistra, costringer­ebbe implicitam­ente Ronaldo a divagare di meno sulla fascia preferita, ad andare al centro. Quei due ai suoi fianchi allarghere­bbero oltretutto le difese — sono in arrivo i non giovanissi­mi uruguayani — lasciandog­li più libertà da centravant­i. Leao farebbe bene a Ronaldo, un peccato tenerli ancora lontani. In caso, chiedere a Giroud.

Offre il campione Dopo il Ghana, Ronaldo ha pagato la cena alla squadra in un ristorante nell’isola di Al Maha

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GETTY Cresciuti allo Sporting Cristiano Ronaldo, 37 anni, e Rafael Leao, 23, entrambi a segno nel 3-2 del Portogallo al Ghana. Sono cresciuti tutti e due nello Sporting Lisbona

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