VICARIO TRA I PALI E SI SEGUE OKOLI FRATTESI-ZANIOLO OCCASIONI D’ESTATE
Il portiere per il dopo-Szczesny. Piace il centrale dell’Atalanta. Nicolò va in scadenza nel 2024
azzurro non passa mai di moda, specie in casa Juventus. Il nuovo diktat per gli uomini mercato bianconeri è “prima gli italiani”. Perché una base costruita sui talenti nostrani è stata spesso la chiave dei successi della Signora. Alcuni la Juve li sta crescendo in proprio: Fagioli e Miretti sono solo gli ultimi della lista. Altri sono stati pescati per tempo grazie a investimenti importanti: Chiesa, Locatelli, Gatti... Ma Federico Cherubini e i suoi collaboratori hanno sul taccuino diversi nomi per rinfoltire la truppa. A cominciare da Guglielmo Vicario, l’indiziato numero uno a raccogliere, prima o poi, l’eredità di Wojciech Szczesny tra i pali. La porta bianconera, andasse in porto l’idea di affidarla all’attuale guardiano dell’Empoli, tornerebbe a parlare italiano stabilmente. Ok, oggi c’è già Perin, ma il titolare designato è Szczesny, senza se e senza ma. L’interessamento per Vicario è ancora alle fasi iniziali, ma il gradimento è reciproco e con l’Empoli si potrebbero giocare diverse carte, quando e se la trattativa dovesse entrare nel vivo. Una è quella del difensore Koni de Winter, ora già in prestito in Toscana. Ma storicamente la Juve ha mandato tanti suoi prospetti a farsi le ossa al Castellani: Zalayeta, Giovinco, Marchisio... Chissà non se ne possa aggiungere qualcun altro, favorendo lo sbarco di Vicario a Torino. Il portiere, ormai anche nel giro della Nazionale di Roberto Mancini, a 26 anni è sicuramente pronto a fare il salto in una big. In passato piaceva molto anche all’Inter, che però ha sistemato la porta con Onana, mentre nell’attualità la concorrenza è rappresentata dalla Roma e, soprattutto, dal Tottenham, che cerca un nome per il dopo Lloris.
Occhio alla difesa
Il ciclo della Juve dei nove scudetti consecutivi partiva da Buffon, Barzagli, Bonucci e Chiellini. Una retroguardia tutta italiana, replicata per decine e decine di volte anche in azzurro dai commissari tecnici che si sono susseguiti sulla panchina della Nazionale. Bonucci a parte, su cui comunque pesa la carta d’identità, la difesa bianconera di oggi è perlopiù straniera. Del portiere abbiamo già detto, mentre nella retroguardia Gatti e Rugani non sono infatti titolari. Per il futuro, però, la Juve segue diversi profili. Uno di questi è il giovane marcatore dell’Atalanta, Caleb Okoli. Era partito molto bene alla sua prima esperienza in Serie A, dopo aver ben figurato in B tra Spal e Cremonese, dove era stato mandato a crescere dalla Dea. Nelle ultime settimane ha vissuto una naturale flessione, finendo in panchina, anche per il ritorno di Djimsiti. A 21 anni, però, inutile avere fretta di bruciare le tappe.
Occasioni
A centrocampo, oltre Miretti, Fagioli e Locatelli, la Juve che verrà potrà contare anche su Rovella e Ranocchia. Naturale che si farà un po’ di selezione, ma le pedine azzurre possono eventualmente servire anche come incasso sul mercato. Chi alla Continassa verrebbe di corsa è Davide Frattesi, che già in estate voleva lasciare il Sassuolo. Nel reparto, al momento, i bianconeri sarebbero a posto, ma con Rabiot in scadenza e McKennie seguito da diversi club di Premier, chissà che tra qualche mese lo scenario non possa cambiare. Frattesi è un nome comunque apprezzato da Cherubini e i suoi. Così come non è un mistero che tra la Signora e Nicolò Zaniolo ci sia un certo feeling, sebbene le voci estive non si siano poi tramutate in un trasferimento. Zaniolo, nel frattempo, non ha ancora rinnovato il suo contratto con la Roma, in scadenza nel 2024. La strada, dunque, non è così in salita, se la Juve decidesse di fare sul serio.