Frosinone-Cagliari scotta Lapadula sfida i baby d’oro
Grosso si affida ai giovani Moro e Mulattieri per la 7ª vittoria di fila, Liverani nelle mani del bomber
Per centrare la settima vittoria di fila e continuare la fuga in testa, Grosso punterà sui gol dei suoi giovani Moro e Mulattieri che ancora una volta dovrebbero scendere in campo insieme dall’inizio. «Sono forti, hanno giocato in tandem e lo rifaranno», ha tagliato corto Fabio Grosso che oggi raggiunge il traguardo delle 60 panchine con il Frosinone. Spinti dall’entusiasmo di uno stadio quasi sold-out, la giovane coppia di bomber è chiamata ad una sorta di prova del nove contro un’avversaria forte e con tanta pressione sulle spalle. Il Frosinone non s’aspetta solo i gol dal duo Moro-Mulattieri ma anche
quegli spazi dove i centrocampisti (soprattutto Garritano e Rohden) possano infilarsi e fare male agli avversari. Grosso, privo di Kone e Caso, confida nello spirito di squadra: «Non sappiamo come andrà a finire ma dobbiamo essere in grado di giocare le partite nel migliore dei modi. Il Cagliari è tra le migliori squadre del campionato, ci farà soffrire, tuttavia abbiamo le potenzialità per metterla in difficoltà».
Lapadula c’è Pericolo pubblico numero uno. Il Frosinone capolista per la sfida al Cagliari ha inserito nella lista degli uomini da “silenziare” Gianluca Lapadula. Il bomber dei rossoblù dopo un inizio non semplice in Sardegna è andato a segno nelle ultime tre uscite, contro Reggina, Sudtirol e Pisa. Sono quattro invece le marcature totali in questo campionato. Fabio Liverani ha costruito giornata dopo giornata degli schemi offensivi con continui rifornimenti al suo centravanti, grazie al lavoro delle due ali e agli inserimenti della mezzala. E il lavoro dei ragazzi di Grosso per limitare Lapadula sarà soprattutto questo: cercare di isolarlo in avanti. Con Liverani che però ha chiesto ai suoi di prendere la gara dello Stirpe come un esame di maturità: «Arriviamo da un momento non semplice, è vero, ma non dobbiamo essere intimoriti. La gara a Frosinone per noi deve essere uno stimolo per tornare protagonisti».