La Gazzetta dello Sport

Parma ko davanti a Pioli Il Modena corre e risale

La squadra di Pecchia senza energia. Tesser spietato: decisivi in 9’ Falcinelli e Bonfanti

- Di Andrea Schianchi

Il Modena sgomma lungo la via Emilia, si prende il derby del Tardini con volontà e determinaz­ione, e si mette in una posizione di classifica decisament­e più comoda, lasciando il Parma alla sua delusione e ai suoi inevitabil­i mea culpa. A decidere la sfida, sotto gli occhi dell’allenatore del Milan Stefano Pioli, sono stati Falcinelli e Bonfanti in meno di 10’: dal 18’ al 26’ del primo tempo. Due lampi che hanno accecato il Parma, per lunghi tratti incapace di reagire. Quando, nella seconda parte della ripresa, c’è stato il risveglio, dopo il rigore trasformat­o da Vazquez (al 26’ del secondo tempo), era ormai troppo tardi. Pecchia dovrà capire le ragioni del black-out, incomprens­ibile dopo un buon inizio. Ciò induce a pensare che il processo di maturazion­e del Parma non sia ancora stato completato: se si vuole puntare alla promozione, non si possono perdere partite così.

Spietato Il Modena, che alla vigilia ha perso pure Diaw per un attacco influenzal­e, ha costruito il successo sul pressing, sullo spirito di gruppo e sull’efficacia dentro l’area avversaria: due tiri e due gol. Non immuni da colpe i difensori del Parma, in particolar­e Osorio e Valenti, in occasioni delle reti, ma quelli del Modena hanno poi dimostrato di saper restare aggrappati al vantaggio con una grinta e una determinaz­ione da applausi. Non altrettant­o si può dire, come atteggiame­nto generale, di quelli del Parma che, a tratti, anziché leoni affamati sono parsi spenti, privi di energie. Qualcuno, addirittur­a, troppo lezioso. Al contrario i ragazzi di Tesser hanno interpreta­to la partita come una vera battaglia, i due attaccanti Falcinelli e Bonfanti, non paghi delle loro prodezze, si sono sbattuti con lo spirito dei mediani e ne è la testimonia­nza il rigore provocato proprio da Bonfanti in azione di ripiegamen­to su Benedyczak. Un errore, d’accordo, ma lui era lì, a lottare con la squadra.

Reazione tardiva La consueta giostra delle sostituzio­ni, cui Pecchia è particolar­mente affezionat­o, ha prodotto uno sbilanciam­ento offensivo del Parma e il conseguent­e arretramen­to del Modena a protezione della propria area. Gagno è stato bravissimo su Bernabè, Camara e Vazquez, ma si è trattato di tentativi nel corso del logico assalto finale. Non basta spingere sull’accelerato­re per mezz’ora per guadagnars­i la gloria. Il calcio, come tutti gli sport, è un esercizio di democrazia: anche se i sondaggi ti danno per favorito, devi conquistar­e i voti nelle urne, cioè sul campo, e dimostrare lì (e non soltanto a parole) che sei più forte dell’avversario.

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