Parma ko davanti a Pioli Il Modena corre e risale
La squadra di Pecchia senza energia. Tesser spietato: decisivi in 9’ Falcinelli e Bonfanti
Il Modena sgomma lungo la via Emilia, si prende il derby del Tardini con volontà e determinazione, e si mette in una posizione di classifica decisamente più comoda, lasciando il Parma alla sua delusione e ai suoi inevitabili mea culpa. A decidere la sfida, sotto gli occhi dell’allenatore del Milan Stefano Pioli, sono stati Falcinelli e Bonfanti in meno di 10’: dal 18’ al 26’ del primo tempo. Due lampi che hanno accecato il Parma, per lunghi tratti incapace di reagire. Quando, nella seconda parte della ripresa, c’è stato il risveglio, dopo il rigore trasformato da Vazquez (al 26’ del secondo tempo), era ormai troppo tardi. Pecchia dovrà capire le ragioni del black-out, incomprensibile dopo un buon inizio. Ciò induce a pensare che il processo di maturazione del Parma non sia ancora stato completato: se si vuole puntare alla promozione, non si possono perdere partite così.
Spietato Il Modena, che alla vigilia ha perso pure Diaw per un attacco influenzale, ha costruito il successo sul pressing, sullo spirito di gruppo e sull’efficacia dentro l’area avversaria: due tiri e due gol. Non immuni da colpe i difensori del Parma, in particolare Osorio e Valenti, in occasioni delle reti, ma quelli del Modena hanno poi dimostrato di saper restare aggrappati al vantaggio con una grinta e una determinazione da applausi. Non altrettanto si può dire, come atteggiamento generale, di quelli del Parma che, a tratti, anziché leoni affamati sono parsi spenti, privi di energie. Qualcuno, addirittura, troppo lezioso. Al contrario i ragazzi di Tesser hanno interpretato la partita come una vera battaglia, i due attaccanti Falcinelli e Bonfanti, non paghi delle loro prodezze, si sono sbattuti con lo spirito dei mediani e ne è la testimonianza il rigore provocato proprio da Bonfanti in azione di ripiegamento su Benedyczak. Un errore, d’accordo, ma lui era lì, a lottare con la squadra.
Reazione tardiva La consueta giostra delle sostituzioni, cui Pecchia è particolarmente affezionato, ha prodotto uno sbilanciamento offensivo del Parma e il conseguente arretramento del Modena a protezione della propria area. Gagno è stato bravissimo su Bernabè, Camara e Vazquez, ma si è trattato di tentativi nel corso del logico assalto finale. Non basta spingere sull’acceleratore per mezz’ora per guadagnarsi la gloria. Il calcio, come tutti gli sport, è un esercizio di democrazia: anche se i sondaggi ti danno per favorito, devi conquistare i voti nelle urne, cioè sul campo, e dimostrare lì (e non soltanto a parole) che sei più forte dell’avversario.