La Gazzetta dello Sport

Soltanto vittorie È un super Sonego «La lotta mi esalta»

Lorenzo da non convocato a sicurezza «Peccato, siamo un grande gruppo»

- F.co.

Il 2022 è stato duro, so di non aver fatto la partita della vita, ma ci ho provato fino in fondo

Se una buona notizia si può portare a casa da questo viaggio andaluso è sicurament­e la prestazion­e di Lorenzo Sonego. Un giocatore ritrovato, rivitalizz­ato da due prestazion­i incredibil­i, tutto cuore e braccio, che hanno permesso giovedì all'Italia di conquistar­e la semifinale e ieri di sognare una corsa alla finale. Non è andata benissimo all'Italia incerottat­a, ma il torinese, che ha vissuto un 2022 tennistica­mente complicato, con la sola gioia del titolo a Metz a fine stagione, può guardare alla prossima annata con più serenità. La chiamata in extremis di Capitan Volandri, che non lo aveva scelto nella fase a gironi, lo ha inorgoglit­o, e questo orgoglio lo ha riversato tutto sul veloce indoor di Malaga.

Non so quante altre volte giocherò in Davis, perdere per così pochi punti fa male

Maratona

Una maratona, quella contro Denis Shapovalov, tre ore e un quarto di cuore e di testa, dove è morto più volte prima di rinascere come un’araba fenice. Merito suo, merito dell'amico Berrettini, merito della squadra che lo ha spinto anche quando, perso il secondo set quando era a due punti dal match, si è temuto il peggio: «Matteo mi urlava che ero un guerriero, un animale, che dovevo lottare con tanto cuore, mi faceva segno col petto - ha raccontato dopo la battaglia -. Io e il resto del gruppo siamo come una famiglia, siamo molto legati. Ci teniamo tanto a fare bene e in campo questa carica si sente, aiuta a superare le difficoltà. È bello vedere i volti dei miei compagni dopo un punto vinto: mi trasmetton­o emozioni, carica,

Numero 45 Atp

motivazion­i in più. Ho cercato in ogni momento il contatto con loro e i loro sguardi, mi hanno dato davvero tanta energia». Merito anche del lavoro di Filippo Volandri, maestro nella gestione del gruppo, che ha voluto far sentire Lorenzo parte della squadra anche quando, a Bologna, non era stato convocato. Anche grazie a questo Sonny è entrato in campo sentendosi importante: «Se è stata la mia partita più bella? Mah, effettivam­ente fino ora pensavo fosse stata quella con Tiafoe, ma sono riuscito a migliorarm­i.

Me la sono goduta, mi sono fatto coinvolger­e e anche quando sembrava andasse tutto storto io mi sono sempre sentito pieno di energia e in controllo. Non è andata come volevamo, mi auguro che ce ne siano ancora tante di queste partite in futuro e che questo sia solo l'inizio».

Atmosfera

Dopo le vacanze maldiviane insieme alla fidanzata, Sonego è stato raggiunto dalla chiamata in azzurro, proprio mentre era a Torino. Una benedizion­e. Proprio in quei giorni, mentre lui si allenava al Circolo della Stampa, la sua base, dov’è cresciuto con coach Gipo Arbino, nel capoluogo si giocavano le Atp Finals. Lorenzo

si è allenato anche con i protagonis­ti del torneo, ha fatto loro da sparring: «È stato un modo sia per vivere in anticipo un’atmosfera importante, come è stata questa della Davis, con tanto pubblico e tanta energia, sia per prepararmi al meglio all’appuntamen­to, allenandom­i a un ritmo altissimo. Poi arrivavo dopo aver staccato per qualche giorno, avevo la mente libera e tanta energia per ricomincia­re». Sonny ha ritrovato il lottatore che era in lui, quello che avevamo visto anche lo scorso anno con la cavalcata fino alla semifinale degli Internazio­nali, dove aveva impegnato non poco Novak Djokovic in semifinale. Il suo tennis aggressivo, la fame del guerriero, il cuore granata che ama citare, lui che da ragazzino ha scelto la racchetta quando aveva davanti un futuro col pallone tra i piedi: «Sono un lottatore, mi sono sempre esaltato nella battaglia». Riparte da qui Sonny, dalla primavera di Malaga, dove il prossimo anno spera di tornare ancora da protagonis­ta, questa volta per vivere il sogno fino alla fine.

Ero nervoso, poco tranquillo, mi spiace non aver ottenuto i due punti decisivi

Matteo mi urlava che ero un vero guerriero, che ero un animale...

Mi sono sempre sentito pieno di energia e in perfetto controllo Lorenzo Sonego

Ripescato Fuori squadra a Bologna, il torinese è entrato in gioco per gli infortuni di Berrettini e Sinner

 ?? ?? Granata Lorenzo Sonego, 27, giocava nelle giovanili del Torino calcio AFP
Granata Lorenzo Sonego, 27, giocava nelle giovanili del Torino calcio AFP
 ?? ?? Matteo Berrettini
Matteo Berrettini
 ?? ?? Lorenzo Musetti
Lorenzo Musetti
 ?? ?? Fabio Fognini
Fabio Fognini

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy