La Gazzetta dello Sport

Fernandes la stella Bentancur rinato Ecco i nuovi leader

In Portogallo-Uruguay sono loro gli indispensa­bili. Ma da noi è andata male

- di Fabio Licari

Rodrigo è un predestina­to: nel Peñarol non ha paura di niente, ha perso la mamma a quattro anni, cosa può temere di più. Il Boca lo scopre, lo porta in Argentina e, a 17 anni, lo lancia in Libertador­es. Altro che crescere «con calma»: il suo futuro è già stato disegnato. Bruno è stato spedito giovanissi­mo in prestito alla periferia di Oporto, nel Pastelaria: ma il Boavista, proprietar­io del cartellino, viene retrocesso per corruzione, così il ragazzo si trova bloccato in una serie minore. Se non fosse arrivato il Novara, avrebbe forse fatto come papà che ha smesso presto per pensare alla famiglia. Due mondi lontani, non soltanto geografica­mente, s’incrociano stasera in Qatar: Rodrigo Bentancur contro Bruno Fernandes, i leader di Uruguay e Portogallo. Non sono i top, non sono Nuñez e Ronaldo da copertina, ma gli indispensa­bili. Quelli che fanno girare la squadra. Con un particolar­e in comune: sedotti e abbandonat­i dall’Italia, rilanciati dalla Premier.

Gran debutto Rodrigo e Bruno sono stati i migliori alla prima. Uruguay messo sotto dal ritmo dei sudcoreani, ma uscito alla distanza grazie alla regia di Bentancur. Il c.t. Diego Alonso lo schiera centrale della mediana a tre: lui protegge la difesa e imposta, non teme la pressione, si libera degli aggressori con classe. Vecino è al suo fianco, Valverde fa l’incursore. Un anno in Premier con Conte lo ha trasformat­o: nella Juve, forse anche in mancanza di un ruolo definito, si stava perdendo. «Il mio ruolo ideale è in centrocamp­o a due», dice. Bruno Fernandes è stato la chiave del 3-2 al Ghana: dentro Carvalho nella ripresa, da mezzala senza posizione del 4-3-3 (spesso inutilment­e largo a destra) è diventato centrale d’impostazio­ne del 4-2-3-1, inventando­si i due assist per Joao Felix e Leao.

Sfida per il Brasile Portogallo-Uruguay sono due grandi, la sfida sa di storia. Schiacciat­o sportivame­nte dalla vicina Spagna, dopo anni di applausi per il palleggio e la manovra avvolgente, il Portogallo ha finalmente vinto qualcosa, l’Europeo 2016 e la Nations 2019, con Santos, c.t. meno spettacola­re ma concreto. E con Ronaldo, naturalmen­te. Non c’era riuscito neanche Eusebio. L’Uruguay vive una realtà non dissimile con l’Argentina, ma i due Mondiali vinti, e un orgoglio infinito, spesso lo mettono alla pari con quel gigante al fianco. Non è una sfida da pareggio, non per l’Uruguay almeno: chi arriva secondo trova il Brasile.

Italia, addio Fernandes arriva in Italia nel 2012 per 40mila euro. Lo segnala un osservator­e spagnolo. Una stagione al Novara, tre all’Udinese e una alla Samp non convincono le grandi. Ritorna in Portogallo, allo Sporting, e cresce. Nel 2020 si presenta lo United con 80 milioni. A Old Trafford diventa un crac. Bentancur entra nell’affare Tevez tra Juve e Boca. Preso per 10 milioni nel 2017, a vent’anni, mentre il portoghese lascia l’Italia. Allegri trasforma “Benta” in mezzala. Poi troppi ruoli e tecnici, sembra aver perso la “garra” uruguayana, non prende più neanche ammonizion­i. A gennaio addio, va al Tottenham. In coppia con Hojbjerg è tornato al ruolo delle origini, mediano a due, forse il miglior centrale della Premier.

Leader in nazionale Quasi parallelo anche il loro debutto in nazionale. Fernandes debutta nell’ottobre 2017, fin qui 50 partite e 11 gol: è al secondo Mondiale. Bentancur inizia nel novembre 2017, anche lui era a Russia 2018, 52 gettoni ma un solo gol (appena 10 in 325 partite totali in carriera). Bentancur ricorda che quattro anni fa l’Uruguay giocò un brutto scherzo al Portogallo negli ottavi: «Ma oggi stiamo bene da sfavoriti. Meno si parla dell’Uruguay, meglio è». Il suo c.t. Alonso avvisa che «non ci sono intoccabil­i» e forse si rivolge all’inguardabi­le Suarez visto al debutto (0-0) contro la Sud Corea. Portogallo-Uruguay stasera ha un retrogusto italiano, un po’ come tutto il Mondiale.

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GETTY/IPP Pilastri Bruno Fernandes, 28 anni, stella portoghese, sotto Rodrigo Bentancur, 25, uruguaiano

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