La Gazzetta dello Sport

Muro Szczesny Quando la parata vale doppio

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Al 45’ di Polonia-Arabia Saudita, Wojciech Szczesny si è ritrovato davanti Salem AlDawsari che aveva giustiziat­o l’Argentina con una raffinata carezza a giro. Piedi buoni, quindi. A 11 metri da distanza: rigore. Non solo lo juventino è riuscito a respingere, ma sul tap-in a colpo sicuro di AlBurayk, si è rialzato con la reattività di un puma e con le unghie ha sollevato la palla oltre la sbarra. Una doppia prodezza che ha spalancato gli occhi. Ma non solo Szczesny. Anche il vecchio Ochoa, gloria del Messico, che ha disarmato addirittur­a Lewandowsk­i dal dischetto e i meno celebri AlOwais (Arabia Saudita) e Gonda (Giappone) cha hanno parato Argentina e Germania. In un Mondiale che celebra i goleador, i portieri sono sempre dei rivoluzion­ari.

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