Il Brescia sale al terzo posto De Rossi: «Serve fare di più»
Ayé e Mangraviti abbattono la Spal. Cellino carica e ringrazia tutti per «sostegno e appartenenza»
Era destino, forse, che andasse a finire così: Massimo Cellino, che prima della partita incoraggia la squadra chiamandola ad una prova all’altezza delle sue qualità; Daniele De Rossi che ritrova da allenatore quella che era la sua bestia nera da giocatore. Risultato, Brescia-Spal 2-0. Successo che non fa una grinza e mentre relega i ferraresi in zona playout rilancia i biancazzurri in quella playoff, sul podio della classifica a -3 dalla promozione diretta.
Dietrofront? Presidente dimissionario invitato a tornare al timone dal suo Cda all’unanimità (domani nuova riunione del consiglio d’amministrazione), Cellino ha voluto ringraziare ieri mattina con un comunicato ufficiale «la squadra ed il tecnico Pep Clotet per la solidarietà ed il sostegno mostratomi tramite il silenzio stampa. È stata una manifestazione di grande vicinanza ed appartenenza». Una sola richiesta ai suoi giocatori: «Giocate con impegno e determinazione per vincere ed io affronterò i miei problemi con più ottimismo». Detto, fatto. Il Brescia ritrova gli applausi dei suoi tifosi grazie a un successo che mancava da 72 giorni, va oltre l’emergenza in difesa (l’unico titolare disponibile è Adorni) e impone la concretezza del suo 4-4-2 alla Spal, che cerca con l’ampiezza del suo palleggio di ovviare all’assenza pesante di La Mantia in attacco. De Rossi paga ancora una volta lo scotto per una sfida che gli dice male: in tutto 2 vittorie, 2 pareggi e 4 sconfitte, peggiore media punti nei confronti di un club italiano. «Il cuore non basta - commenta DDR -, serve fare di più».
Scelta che paga È Ndoj la chiave vincente dell’assetto di Clotet (che si prende la sua rivincita da ex e ora può vantare complessivamente il 50 per cento di successi nelle partite alla guida del Brescia). Mezzala naturale, schierato da esterno l’albanese si accentra e crea superiorità sulla trequarti inventando o saltando l’uomo. L’1-0 nasce così, con una sua incursione che Murgia ferma in area con un intervento dubbio prima che Ayé risolva insaccando di giustezza. Completa l’opera il raddoppio di Mangraviti, di testa, sugli sviluppi di un corner calciato da Viviani e allungato di testa dallo stesso Murgia. Nella ripresa Moreo e il nuovo entrato Galazzi sfiorano il tris, ma c’è lavoro tutt’altro che facile da sbrigare per Andrenacci, che non fa rimpiangere Lezzerini dicendo di no due volte a Moncini. Quest’ultimo riuscirebbe anche a segnare in extremis, ma è in fuorigioco (confermato dal Var). © RIPRODUZIONE RISERVATA