Ecuador in ansia per Valencia Senegal ispirato dal Marocco
In dubbio il bomber di Quito. C’è Dia. Cissé: «Ormai i pesci grossi non mangiano più i piccoli...»
Praticamente l’Ecuador era fuori dal Mondiale. Tutto fatto. Al suo posto, l’Italia. A fine marzo, prima del sorteggio qui a Doha, era già scritto. «Ripescaggio: tornano gli azzurri». L’Ecuador sarebbe stato squalificato per un passaporto falso di un giocatore schierato nelle qualificazioni, Castillo. Naturalmente non sarebbe subentrata un’altra sudamericana, secondo la visione eurocentrica che faceva tanto comodo, ma gli azzurri. Motivo? Erano gli esclusi con il miglior ranking Fifa. Oggi invece, alla faccia di tutti i “ripescanti” di comodo, l’Ecuador è qui a un passo dagli ottavi. In un gruppo nel quale era considerato l’anello debole: più forte l’Olanda, eccellenza d’Africa il Senegal, padrone di casa il Qatar. Ma l’Ecuador ha travolto i frastornati qatarini e meritava di vincere anche contro Van Gaal. Adesso c’è il Senegal che non ha incantato e ha un solo risultato a disposizione: il successo. All’Ecuador basta il pari.
Quei due a rischio
Quello del ripescaggio è diventato uno sport nazionale. Nel 2018, stesse visioni per i profeti di Ventura: il Perù avrebbe dovuto farci spazio, squalificato a causa di ingerenze governative sulla federazione. Le apocalissi tra poco prenderanno un nome come gli uragani, l’ultima si chiama Mancini, intanto noi siamo qui ad ammirare un Ecuador che è stato tra i più spettacolari del torneo: sempre offensivo, ha schiantato il Qatar con estrema facilità, avvolgendolo con un 4-4-2 che mandava all’attacco una linea di sei giocatori mobilissimi. Quindi ha messo paura all’Olanda, incartata con un 3-4-2-1 che le ha impedito di giocare. I migliori sempre quei due, il play Jhegson Mendez, motore della manovra, e il centravanti Enner Valencia, tre gol su tre. Piccolo problema: Mendez ha preso due ammonizioni ed è squalificato, Valencia ha un problema al ginocchio destro e potrebbe non farcela. Domanda: che Ecuador sarà senza i suoi top?
Verso l’Inghilterra?
Se lo chiede il c.t. Gustavo Alfaro, argentino, da due anni in panchina: «Ma non importa quale sarà il risultato, questi ragazzi hanno un grande futuro». Anche per lui Castillo è stato un problema: il passaporto era illegale, il giocatore è nato in Colombia e infatti il Tas ha condannato la federcalcio, multa e tre punti di penalizzazione nelle qualificazioni del 2026. Ma non ha escluso la nazionale dal 2022. Per evitare guai peggiori, Castillo è stato tagliato dalle convocazioni. Oggi Cifuentes dovrebbe prendere il posto di Mendez in mediana. L’Ecuador agli ottavi soltanto nel 2006: perse 1-0 con l’Inghilterra. Uno scenario probabile è il secondo posto – l’Olanda gioca facile con il Qatar – e gli ottavi ancora contro gli inglesi favoriti nel loro gruppo.
Attacco a due
Non che a Cissé manchino i problemi: senza Mané, il numero uno d’Africa, il totem, è dura. Il c.t. senegalese dovrebbe riproporre il 4-4-2 che ha sconfitto il Qatar, con Diedhiou accanto al salernitano Dia in attacco: la coppia va, un gol a testa. Diatta e Ismaila Sarr sulle fasce. Assicura: «Quello che sta facendo il Marocco ci ispira. Non è come trent’anni fa, quando i pesci grossi mangiavano sempre i pesci piccoli». Oppure venivano ripescati?