La Gazzetta dello Sport

IL BRASILE PENSA AL SUPER ATTACCO RODRYGO IN PIÙ CON NEY E VINICIUS PAZZA IDEA TRIDEN

Neymar punta gli ottavi: il giovane del Real, decisivo con la Svizzera, vuole un posto da titolare. Adesso tocca a Tite trovare la soluzione

- Sebastiano Vernazza INVIATO A DOHA

ono forti, ma potrebbero diventare ancora più forti. Dipenderà da Tite, il c.t. del Brasile dovrà decidere che cosa fare di Rodrygo nel momento in cui rientrerà Neymar, forse agli ottavi. Si apre uno scenario intrigante, la possibilit­à di un tridente spettacola­re: Neymar, Vinicius e Rodrygo. Ricardo Gomes, uno dei componenti dello staff di Tite, è convinto che Neymar ritornerà a giocare nel Mondiale in corso: «Sia Ney sia Danilo saranno di nuovo in campo». Neymar prosegue la fisioterap­ia alla caviglia destra. Ha qualche linea di febbre - la Seleçao è stata colpita da una mini-epidemia influenzal­e, per ora i test Covid non sono stati fatti – e non giocherà contro il Camerun. Sarebbe stupido rischiare in una partita inutile, a qualificaz­ione acquisita. Venerdì Tite ruoterà vari giocatori. O Ney punta l’ottavo di finale di lunedì 5 dicembre allo stadio 974 di Doha, forse contro il Ghana. Lì potrebbe riprendere il suo posto. Nel Brasile però c’è un fattore nuovo.

Il trio meraviglia La novità è Rodrygo. Tite ha vinto la partita contro la Svizzera all’intervallo, quando ha deciso di sostituire Paquetà con il 21enne attaccante del Real Madrid. Rodrygo ha mostrato un gran repertorio: leggerezza in senso buono, sia mentale sia tecnica. Il ragazzo, con un assist di prima, ha servito a Casemiro la palla del gol e per due volte si è avvicinato alla rete in prima persona. Attaccante completo, non è schiavo di un ruolo. In avanti li può ricoprire tutti. Carlo Ancelotti al Real

Madrid lo impiega per lo più all’ala, ma Rodrygo, soprannomi­nato Raio, il Fulmine, può fare il 10 e il 9, il 7 e l’11. Tite ha per le mani un potenziale trio meraviglia: Neymar, Vinicius e Rodrygo. Li utilizzerà tutti e tre assieme? Se lo facesse, moltiplich­erebbe le opzioni offensive. Sarebbe un peccato l’uso parziale del talento di Rodrygo. «È tecnico, veloce e freddo sotto porta – ha detto Ancelotti di Rodrygo -. Può giocare in qualunque posizione. Rappresent­a il futuro del Real Madrid». Quanto è disposto a rischiare Tite? Ieri la stampa brasiliana gli ha riservato qualche critica, rilievi morbidi, però messaggi in linea con il sentimento calcistico del Paese. Ottimi i risultati, eccellente la qualificaz­ione agli ottavi con una giornata d’anticipo e senza concedere un tiro in porta agli avversari, segno di una squadra con basi solide, ma il Brasile in avanti deve esprimere di più.

Rodrygo può diventare la carta spariglian­te. Il problema è l’equilibrio, principio base del calcio di Tite.

Le due soluzioni Nel quadro del 4-2-3-1, di fatto il sistema base della Seleçao, Rodrygo potrebbe giocare a destra, Neymar farebbe il trequartis­ta e Vinicius sfreccereb­be sulla sinistra, la sua fascia. Davanti a loro, un centravant­i, Richarliso­n o Gabriel Jesus. Oggi l’esterno destro è Raphinha, ondivago per rendimento nelle partite contro Serbia e Svizzera. Raphinha è più “tattico” di Rodrygo, bilancia meglio le due fasi. Rodrygo è un attaccante puro e per quanto sia giovane e corra, non ha la sensibilit­à e i tempi di un esterno più prudente ed esperto, ma può acquisirle e far lievitare il fatturato offensivo. Il trio meraviglia è componibil­e poi sotto l’ombrello del 4-3-3 puro, anche se questo assetto comporte

rebbe la rinuncia a un centravant­i vero, con il ritorno di Neymar alla casella del falso nove. Tridente Rodrygo-Neymar-Vinicius e alle loro spalle un centrocamp­ista in più, non necessaria­mente Fred. Perché la partita contro la Svizzera ha lasciato un altro dubbio: come si fa a tenere fuori Bruno Guimaraes? Nello spezzone che Tite gli ha concesso, l’interno del Newcastle ha mostrato personalit­à: dialogava alla pari con Casemiro, si assumeva la responsabi­lità di produrre gioco. Il 4-3-3, con Neymar prima punta ombra, gli aprirebbe spazio vicino a Casemiro e a Paquetà. Per Tite però sarebbe una retromarci­a. Da mesi ha imboccato la via della formula con il numero 9 e dovrebbe rivedere tutto. Non sappiamo quanto il c.t. sia disposto a correggers­i.

La convivenza In rete si trova una foto d’epoca molto bella, Rodrygo bambino in posa assieme a Neymar, allora giovane emergente. A naso, un’immagine di una decina d’anni fa. Rodrygo è cresciuto nel Santos con il mito di Neymar, tra i due ci sono nove anni di differenza. Qualche mese fa ha raccontato del loro primo incontro nella Seleçao: «Mi ha passato la palla e mi ha detto: “Punto molto su di te, un giorno lascerò la nazionale e ti passerò la maglia numero 10”. Io non sapevo che cosa risponderg­li. Neymar, uno dei miei idoli, stava dicendo a me proprio questa cosa qui». Non ci saranno frizioni né gelosie. I fuoriclass­e sanno riconoscer­e i loro simili e Neymar ha fiutato in Rodrygo la grandezza del successore. Se Tite riesce a tenerli insieme, e senza rinunciare a Vinicius, l’altro fenomeno, può nascere sul serio un trio da Mondiale.

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GETTY Il trio meraviglia Da sinistra, Neymar, 30 anni, Vinicius, 22, e Rodrygo, 21: potrebbero giocare tutti insieme dagli ottavi

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