Ronaldo il Fenomeno «MBAPPÉ MI ASSOMIGLIA ANCELOTTI C.T. DEL BRASILE IDEALE»
Ha conquistato due Mondiali con la Seleçao: «A Neymar direi di andare avanti Ok a uno straniero in panchina. Chi vince in Qatar? Francia»
Mbappé
Sì, mi impressiona perché in un calcio in cui tutti vanno veloce, lui va super veloce
L
a grandezza del campione si misura anche dalla sua disponibilità. Non è una regola matematica, ci sono antipatiche eccezioni, ma di solito più è grande e conscio della sua importanza all’interno del sistema che grande lo ha fatto diventare e più si mostra disponibile. Con chiunque: compagni, tifosi, giornalisti. Luis Nazario de Lima, per tutti Ronaldo, o se preferite il Fenomeno, continua a essere un personaggio eccezionale anche se ha smesso di giocare da tanto, troppo tempo. Ieri si è concesso, senza guardare l’orologio, alle tv e ai siti di mezzo mondo e poi a un ristretto e selezionato gruppo di giornali internazionali: due spagnoli, uno inglese, uno portoghese e la Gazzetta.
3Ronaldo, ha smaltito la delusione per il Brasile?
«Credo che il Brasile abbia fatto un ottimo Mondiale, commettendo pochi errori. Però ci è mancata un po’ di malizia nel finale della partita con la Croazia: avremmo dovuto tenere il pallone, perdere un po’ di tempo».
3Al posto di Tite si parla di Ancelotti o Guardiola.
«Sarebbero grandi maestri. Per me non è un problema vedere uno straniero alla guida del Brasile. I nomi di Ancelotti e Guardiola sono credibili, così come quello di Mourinho».
3È vero che la situazione politica brasiliana ha complicato la preparazione della Seleçao?
«Le elezioni hanno creato grande confusione nel Paese. Non avevamo bisogno di questo casino (testuale, ndr). Bolsonaro non è l’unico politico che si è messo la maglia del Brasile. Ma il problema è l’intolleranza che caratterizza i nostri tempi: non viene più rispettato chi la pensa in modo diverso. È successo che qualcuno in Brasile abbia fatto dichiarazioni di voto e per questo sia stato quasi crocifisso. Il Brasile vive un momento molto difficile e vorrei che la gente ritrovasse il senso civico della convivenza pacifica, il rispetto delle opinioni diverse».
3Cosa consiglierebbe a Neymar, indeciso se continuare con la nazionale?
«Di andare avanti, senza dubbio. Adesso è deluso, ma tornerà più forte di prima e sarà sempre un punto di riferimento per la nostra squadra. Ha fatto tanti sacrifici per la Seleçao e ne farà ancora. Comunque è normale che sia depresso: la salute mentale degli atleti, specie se molto esposti come lui, va monitorata da bravi professionisti».
3Perché il Brasile non chiama Ronaldo a dare una mano nella ricostruzione della nazionale? «Io sarò sempre disponibile ad aiutare il Brasile. Sempre. Bisognerebbe capire come, ma lo farei volentieri».
3Chi vince il Mondiale? «Pensavo che i favoriti fossero Brasile e Francia. Il Brasile è andato a casa e resta la Francia, che finora ha confermato tutte le sue potenzialità. E apparentemente sa anche gestire la pressione».
3Mbappé
«Mi ricorda... me quando giocavo: rapido, potente, tecnico. E sa usare le sue qualità nel modo migliore. Mi impressiona molto perché, in un calcio in cui tutti vanno
è il suo erede?
Luiz Nazario de Lima, per tutti Ronaldo e per il mondo “Il Fenomeno”, è nato a Rio de Janeiro il 18 settembre 1976: in Italia ha giocato nell’Inter dal 1997 al 2002 e poi - dopo la parentesi al Real Madrid - nel Milan per una sola stagione (2007-08). Ha chiuso la carriera da giocatore nel Corinthians e ha vinto tutto, compresa la Coppa del Mondo due volte, nel 1994 (Usa) e nel 2002 (Giappone-Corea del Sud) veloci, lui è velocissimo: ha una marcia in più. Ha un talento naturale, è spesso decisivo, credo che sia lui il miglior giocatore del Mondiale».
3 Messi meriterebbe di vincere il Mondiale?
«Tutti lo meritiamo, ma il calcio è un gioco di squadra e nessuno ti regala niente per la tua storia personale. Di sicuro ha buone possibilità di riuscirci. Messi adesso deve fare i conti con l’età, fa meno scatti di prima, però vicino all’area è sempre un killer. Rispetto al passato, lo vedo più carico e determinato. Tutti cambiano nel tempo e la voglia di vincere il Mondiale ti spinge ad andare oltre sotto ogni aspetto, anche quello caratteriale».
3Lei, comunque, non può tifare per Messi.
«Sarei ipocrita se dicessi di sì. La rivalità tra Brasile e Argentina è molto forte, non sarei felice di un loro successo. E poi l’Argentina non gioca un gran calcio, però ha sempre molta voglia di vincere, sa essere aggressiva, corre tantissimo».
3L’Inghilterra non vince mai. «Però ha fatto un ottimo torneo ed è stata eliminata per dettagli e per un rigore sbagliato. Gli inglesi devono essere orgogliosi dei loro giocatori».
3È sorpreso dalla competitività di Modric a 37 anni?
«Mi sorprende quanto corre: incredibile, le qualità tecniche sono indiscutibili. E tutto il centrocampo della squadra di Dalic è molto forte. La Croazia è una nazione giovane ma ha già una storia eccezionale nel calcio».
3A proposito di storie eccezionali, cosa pensa del Marocco?
«Vorrei che vincesse il Mondiale. È tutto fantastico: come attacca, come difende, come sono uniti. E sono incantato dalla gioia che ha regalato al suo popolo e a tutta l’Africa: è una gioia che solo il calcio sa dare».
3 Ormai siamo alla fine Mondiale: le è piaciuto?
«È stato bellissimo, peccato che non duri ancora un po’. Abbiamo visto stadi stupendi, un’organizzazione impeccabile, grande sicurezza, la condivisione e l’allegria dei tifosi di tutto il mondo. Insomma una festa bellissima di cui il Qatar e il presidente della Fifa Infantino devono essere orgogliosi. Siamo arrivati qui con l’idea dell’intolleranza, ma abbiamo imparato tanto della cultura araba. E il livello delle partite è stato alto. Questo Mondiale è stato un grande successo per il calcio».
3Ma non c’era l’Italia.
«E questo mi è dispiaciuto tanto. Per favore, cambiate ciò che non funziona e tornate al Mondiale: l’Italia fa parte della storia del calcio».
3Kakà
ha detto che «in Brasile Ronaldo è visto come un ciccione che cammina». Si è offeso?
«No, nessun problema con Kakà. In realtà c’è stato un errore di traduzione e Ricky intendeva solo dire che i grandi campioni brasiliani a volte sono più rispettati all’estero che in patria».
3Ronaldo,
del
si è immaginato in campo in questo Mondiale?
«Credo che adesso mi divertirei e prenderei anche meno botte, perché gli attaccanti sono più protetti e per i difensori arrivano in fretta i cartellini. Per me, comunque, il calcio è sempre bello: è una gioia».
Nuovo c.t.
I nomi di Ancelotti e Guardiola sono credibili, così come quello di Mourinho
Qatar 2022
Il Mondiale mi è piaciuto molto: il livello delle gare è stato alto