Riecco Pogba ripresa lenta
PAUL TORNA IN CAMPO L’OBIETTIVO È IL MONZA IN COPPA ITALIA O SERIE A
Igrandi colpi, nel mercato di gennaio, di solito si realizzano o all’inizio o alla fine della sessione. Paul Pogba, ancora fermo a zero minuti in stagione, si candida per esser il rinforzo last minute dei bianconeri. Nel caso del francese non servirà il più classico dei lanci del contratto dell’ultima ora o una firma all’ultimo secondo. È già tutto scritto dall’estate (contratto di 4 anni, 10 milioni di ingaggio bonus compresi), da quando Paul è tornato in bianconero dal Manchester United a parametro zero, proprio come nel 2012. Quello che manca, per inaugurare il Polpo bis, è la cosa più importante: il campo. Cioè rivedere la piovra dominare le partite con il suo mix di fisicità e tecnica. Non è successo nella parte di stagione pre Mondiale, trascorsa dal centrocampista ai box a causa dell’infortunio (lesione al menisco esterno del ginocchio destro) subito a fine luglio durante la tournée juventina negli Usa, e non succederà alla ripresa. Nonostante i propositi e le speranze di qualche mese fa, Pogba non sarà il colpo della ripartenza, di inizio gennaio. L’ex United non sarà arruolabile per il 4 gennaio a Cremona e nemmeno per il 7 a Udine. E molto difficilmente, salvo convocazioni premio per assaporare l’atmosfera da partita e fare gruppo, la Juventus andrà a Napoli il 13 gennaio con la sua stella francese. Pogba, se tutto andrà secondo programmi, sarà il colpo di fine mese, tra un Monza (il 19 l’incrocio di Coppa Italia) e l’altro (il 29 la sfida in campionato). Un po’ quello che
è stato Vlahovic lo scorso gennaio. La Juventus per il serbo ha investito 70 milioni più bonus, mentre nel caso del francese gli unici soldi spesi sono stati quelli per gli stipendi di questi mesi con tanta tribuna e zero campo. Comunque più di 5 milioni. Tanti se si pensa al minutaggio attuale di Pogba,
ma pochi se si ragiona in prospettiva. Alla Continassa avrebbero certamente preferito avere il Polpo in campo fin dall’inizio. E se Pogba si fosse operato subito come consigliatogli dai vari specialisti, e non dopo una iniziale terapia conservativa, probabilmente avrebbe già messo piede in campo da un
Il recupero
po’. Il blitz di domenica in Qatar per sostenere la Francia non ha fatto impazzire molta gente, non soltanto i tifosi. Il passato è passato: tanto Pogba quanto la Juventus sono concentrati sul futuro.
Dal Monza al... Monza
Paul in settimana ha ripreso a
correre in campo. È il primo passo importante, ma ne serviranno altri per rivederlo accanto al connazionale Adrien Rabiot. Se il Polpo non vede l’ora e spera di accorciare i tempi, Allegri continua a predicare prudenza. Il “Conte Max” vuole evitare una nuova falsa partenza come quella di fine ottobre,
Il Polpo non vede l’ora di tornare, allegri è prudente: servono almeno 45 settimane intense
quando il giocatore si è rifermato a causa di un problema muscolare. Allegri aspetta il miglior Pogba e sa che per rivedere la versione deluxe del Polpo serviranno 4-5 settimane. Almeno una settimana/dieci giorni di allenamenti differenziati con carichi via via superiori. In caso di semaforo verde, Pogba potrebbe ricominciare a svolgere parte degli allenamenti in gruppo dopo Natale. Tutto (o quasi) dipenderà poi dalla condizione: Paul ha un motore top e dopo più di sei mesi in garage, potrebbe volerci un po’ di tempo per rimetterlo a pieni giri. Per tutti questi motivi negli ambienti bianconeri se da un lato non si sbilanciano sulle tempistiche, dall’altro sperano di riavere Paul in panchina o part-time il 19 gennaio contro il Monza (Coppa Italia) e già in discreta forma per la gara di campionato contro i brianzoli (29 gennaio, in mezzo c’è la partita con l’Atalanta). A quel punto sì che Pogba sarebbe uno di quei last minute di gennaio che possono spostare gli equilibri di una stagione.