FAMILIARI E AMICI INSIEME A LONDRA LUCA È COSCIENTE MA AFFATICATO Quanto amore per
In Inghilterra pure Mauro, legatissimo a Gianluca: insieme hanno una Fondazione per la lotta alla Sla e ai tumori
La famiglia e gli amici più stretti al fianco di Gianluca Vialli nell’ennesima battaglia che sta combattendo contro il tumore al pancreas. Mamma Maria Teresa e il fratello Nino sono tornati in Italia, a Cremona, ma ieri nella clinica londinese dove è ricoverato l’ex centravanti di Cremonese, Sampdoria, Juventus e Chelsea è arrivato Massimo Mauro. Insieme da anni hanno una fondazione che supporta la prevenzione e la cura del cancro, ma che finanzia anche la ricerca sulla Sla.
Telefonate Il legame tra di loro è fortissimo e Gianluca lo ha voluto al suo fianco per parlare e condividere il momento che, inutile nascondere, è delicato. L’ex attaccante è cosciente, riceve e fa telefonate alle persone più care e tiene accesa la televisione, ma il suo fisico è provato dal cancro e dalle terapie alle quali lo staff medico lo sta sottoponendo. Quando è sveglio, dunque, le parole di conforto dei familiari e degli amici sono forse le cose più preziose per tirargli su il morale. Vialli sperava di non trovarsi nuovamente di fronte a questa drammatica partita, ma sapeva che un’eventualità del genere era possibile. Non lo aveva mai nascosto durante le interviste che aveva rilasciato dopo essere tornato in Nazionale, con il ruolo di capo delegazione agli ultimi Europei. Per qualche mese ha creduto di aver messo in un angolo lo “scomodo compagno di viaggio” che dal 2017 in poi gli aveva devastato la vita. E invece il tumore è tornato a tormentarlo nelle scorse settimane.
Autunno terribile A posteriori diverse persone che lo hanno visto a Genova, in occasione della proiezione del docufilm sulla Sampdoria tricolore (1990-91), dove c’erano tantissimi suoi ex compagni, compreso l’attuale presidente Lanna, avevano notato che aveva di nuovo il volto scavato. Erano quelle le settimane in cui Vialli si era sottoposto a un ciclo di cure sperimentali che però purtroppo non hanno dato l’effetto sperato. Da qui la necessità di abbandonare il ruolo in Nazionale, attraverso un comunicato pubblicato sul sito dalla Figc, e di ricoverarsi nella clinica londinese che lo segue praticamente dall’inizio della malattia. Lo lotta contro il male Gianluca la sta combattendo con persone che conoscono il suo corpo, “protetto” da uno staff che vigila sulla sua privacy. A Londra vive ormai da oltre 25 anni e la sua casa è poco distante da dove è adesso ricoverato. Per la moglie Cathryne White Cooper è così più facile stare con lui, ma al tempo stesso prendersi cura delle figlie Olivia e Sofia. Ecco perché... il turn over che hanno messo in piedi i familiari e gli amici più stretti è particolarmente utile. Dopo la mamma e il fratello Nino, adesso è Mauro a stargli al fianco, ma in queste ore, sicuramente prima di Natale, a Londra sbarcherà anche la sorella Mila. Direttamente da Cremona dove la famiglia Vialli da sempre vive. Speravano di potersi riunione tutti lì per queste prossime festività natalizie e invece l’ex campione è stato costretto al nuovo ricovero in clinica. Le feste dunque saranno... a distanza, ma uniti da un amore che resta comunque fortissimo. Più che mai ora nel momento difficile.
Per sé e per tutti Vialli nel corso di questi anni è diventato un simbolo della lotta contro i tumori. Per come ha affrontato (e sta affrontando adesso) la malattia e per le parole che ha usato. Le sue frasi hanno spinto i malati ad avere una speranza di guarigione. Quella che continua ad avere lui adesso. I cinque anni di sofferenza e l’attuale “ricaduta” hanno debilitato il suo fisico, ma non hanno minato la sua volontà di reagire. Questa è una delle poche cose che filtrano dalle persone a lui vicine. Il guerriero che in campo lottava su ogni pallone, anche in fase di non possesso, è lo stesso adesso in un letto di una clinica londinese resta attaccato alla vita.
Obiettivi Nel dicembre 2018, quando aveva rivelato di avere il cancro da oltre un anno, aveva detto: «Appena mi hanno dato la notizia mi sono dato subito degli obiettivi a lunga scadenza: non morire prima dei miei genitori e portare le mie figlie all’altare». Da allora ha sconfitto il Covid ed ha vinto un Europeo nella finale di Wembley contro l’Inghilterra dello scorso anno, quella ricordata alla fine anche per lo splendido abbraccio, dopo la vittoria, col c.t. e suo amico Roberto Mancini. I suoi genitori, Gianfranco e Maria Teresa, ci sono ancora. Le sue figlie sono piccole e prima del matrimonio hanno davanti ancora tempo. Tutti hanno ancora bisogno di Gianluca che per questo non si è arreso al male. E anzi, lo guarda e lo sfida con l’aiuto della scienza. È chiaro che aveva sognato un Natale totalmente diverso. Lui e le tante famiglie che vanno a visitare i loro cari nella clinica all’avanguardia nel centro di Londra.