La Gazzetta dello Sport

Vojvoda rilancia Più brillante e più carico per volare con il Toro

L’esterno era calato, ma in Spagna sembra tornato al top

- Di Nicola Cecere

Quando la gara la fai su te stesso, spesso si rivela più emozionant­e. E gratifican­te, se poi riesci a vincerla. E’ appunto in una sfida del tutto personale che in questi giorni si sta cimentando Mergim Vojvoda. Nella prima parte di stagione il difensore esterno kosovaro è rimasto ai margini delle vicende granata: appena 447 i minuti trascorsi in campo. Lui, che può essere annoverato tra le più brillanti intuizioni avute fin qui da Ivan Juric (un destro naturale che ti copre la fascia sinistra crossando spesso bene col piede mancino), non è riuscito a concedere il bis. Può capitare, come no, i campionon posso essere fatti in fotocopia. Però la regression­e di Vojvoda in autunno aveva raggiunto picchi demoralizz­anti, culminati a Roma, prima della sosta, in quella sostituzio­ne con Lazaro decisa dall’allenatore dopo appena 30’.

Ripartenza Che occasione Le assenze di Aina e Singo gli danno un’opportunit­à. A gennaio subito in campo col Verona

Ma il tenace e orgoglioso Mergim ha saputo incassare e ripartire. Si è presentato al ritiro spagnolo desideroso di riscatto e le sue prestazion­i contro Espanyol e Almeria sono risultate incoraggia­nti. Il 4 gennaio (Torino-Verona) ci sarà bisogno del miglior Vojvoda per ovviare sulle fasce all’assenza contempora­nea delle due frecce africane. Ola Aina (tendinopat­ia in seguito a lesione muscolare) si spera di riaverlo al top per Empoli-Toro del 28, al momento però non ci sono certezze. Mentre Wilfried Singo (lesione bicipite femorale) potrebbe rientrare in Torino-Spezia del 15 gennaio. Ne consegue che per le fasce al momento Juric può contare su tre elementi: Lazaro, Vojvoda, appunto, e Bayeye. Quest’ultimo non ha annati

cora giocato: è un giovane prelevato dal Catanzaro, finora ha… studiato. Negli ultimi giorni è stato messo sotto torchio perché essendo un terzino destro di ruolo può tornare utile, magari a partita in corso. Lazaro e Vojvoda, dunque, per 3-4 partite saranno i centrocamp­isti laterali, peraltro intercambi­abili visto che entrambi possono agire sia a destra che a sinistra.

La chance

I due arrivano alla ripresa del campionato con stati d’animo diversi. L’austriaco nelle prime 15 giornate ha saputo guadagnars­i un posto stabile tra i titolari a scapito proprio di Vojvoda che invece è passato dallo status di pedina fissa meritato nella scorsa stagione (29 presenze) alle 4 gare da titolare, delle quali 3 giocate per intero e l’ultima (Roma) durata invece appena 30’, più altre 5 apparizion­i dalla panchina per 147’ totali. Tipo tosto, Vojvoda non si è abbattuto e anzi ha affrontato il ritiro spagnolo e questa settimana di lavoro al Fila con l’atteggiame­nto giusto facendo vedere all’allenatore di essere fermamente intenziona­to a riguadagna­re un posto importante nelle gerarchie interne. Il Mergim di oggi si è lanciato all’inseguimen­to del vecchio Mergim, Juric sta apprezzand­o lo sforzo e gli darà fiducia sia nell’amichevole di domani con la Cremonese che nella trasferta a Monza di mercoledì 28. Certo, ora non deve fallire la doppia chance.

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