La Gazzetta dello Sport

Il record è rosa «Sicuri in bici: Ganna e i big faranno spot tv»

Federciclo, primato di podi e donne-boom. Dagnoni: «Emergenza stradale, incontrerò i ministri. Subito un tavolo istituzion­ale»

- Di Luca Gialanella INVIATO A CASSANO D’ADDA (MILANO)

Stavolta le medaglie sono 130, mai così tante. E le donne ne hanno vinte 64, più dei maschi. C’è pure il primo storico bronzo europeo nel ciclismo indoor con l’italo-tedesca Magdalena Muller, 20 anni. Nell’affascinan­te Castello Visconteo, Cordiano Dagnoni, presidente della Federcicli­smo, si gode il Giro d’Onore (la festa di fine anno) dopo una stagione record.

Al suo fianco Giovanni Malagò, numero uno del Coni, spiega: «Siamo grati a questo straordina­rio movimento. È un numero impression­ante di medaglie, che esprime la bontà del lavoro, è un segnale importante per Parigi 2024, e le donne hanno surclassat­o gli uomini. Compliment­i a questa Federazion­e, ha chiuso il bilancio in attivo per il secondo anno consecutiv­o, ha i conti in ordine ed è molto ben gestita. Ci addolorano però le tante vittime sulla strada, e questo richiede un intervento istituzion­ale per garantire sicurezza a ogni livello». Non manca nessuno. Ganna e Viviani, il c.t. Bennati e l’ex Bettini, le ragazze elegantiss­ime nelle divise militari o, come Balsamo e Alzini, nei vestiti da sera, i giovani emozionati, i paralimpic­i carichi di umanità e simboli da prendere a esempio. Non ci si ferma mai: oggi la Nazionale pista uomini e donne del c.t. Villa è a Montichiar­i, e ci ritornerà dal 27. Tra 49 giorni c’è l’Europeo, prima fermata olimpica 2024.

3President­e Dagnoni, qual è la medaglia più importante? «L’oro mondiale del quartetto femminile dell’inseguimen­to: Alzini, Consonni, Balsamo, Guazzini, Fidanza. E’ un titolo storico in una specialità olimpica che abbiamo costruito negli anni già con il c.t. Salvoldi, al quale dobbiamo rendere merito. E’ lusinghier­o essere a un livello così alto. Le ragazze, così come il quartetto di Ganna, benefician­o dei migliorame­nti tecnologic­i della pista di Montichiar­i. Da sei mesi, grazie a quattro ingegneri dell’Istituto di scienza dello sport del Coni, la pista è stata equipaggia­ta con sensori, telecamere e telemetria come se fosse la MotoGp. Questo ha alzato il livello della prestazion­e, e il quartetto è la ricerca della perfezione».

3Cosa ha portato il c.t. Villa?

«C’è un’armonia diversa. Prima arrivavi in pista a Montichiar­i e vedevi le donne a sinistra e gli uomini a destra. Adesso si scambiano opinioni. Prendiamo Viviani, il Profeta: quando lui parla, tutti lo ascoltano, incarna la forza del gruppo. In un’azienda, essere amici aiuta anche nel lavoro, si collabora meglio. Così è in Federazion­e: ora nell’Italia c’è armonia e amicizia».

3Il numero più basso di medaglie viene dalla strada uomini: due bronzi, agli Europei con Ganna nella crono e l’Under 23 De Pretto nella gara in linea.

«E’ il rinnovamen­to iniziato dal c.t. Bennati. Ai Mondiali avevamo la Nazionale più giovane e ci siamo comportati bene».

3Il ciclismo profession­istico è, come squadre, ai margini del circuito mondiale.

«Parlerò con il ministro Abodi

perché serve un intervento deciso della politica sportiva. Serve un sistema di detassazio­ne e incentivi per dare un credito di imposta agli sponsor che vogliano investire nello sport, e non solo nel ciclismo. Bisogna crederci e detassare, stimolare le aziende a investire, serve innestare un circolo virtuoso che duri almeno cinque anni, per porre le basi di un rilancio del profession­ismo. Nel 2023 toccheremo un numero a due cifre, 95, per il totale dei profession­isti italiani. Così non si può andare avanti, il sistema-Paese deve tornare a occuparsi del ciclismo e aiutarlo».

tavolo c’è l’emergenza sicurezza stradale, che penalizza il tesseramen­to dei giovani.

«Infatti stanno crescendo moltissimo i tesserati nel fuoristrad­a, sono ben oltre la metà dei 110mila della Fci. Siamo molto determinat­i ad affrontare questo problema, ma abbiamo bisogno delle istituzion­i. A gennaio vedrò il ministro dell’Interno, Piantedosi, poi un tavolo anche con Salvini (Infrastrut­ture), Abodi (Sport) e Valditara (Istruzione). Proporrò subito spot televisivi sulla sicurezza stradale, per dare indicazion­e su come comportars­i quando si incontra un ciclista. Metto a disposizio­ne i campioni, da Ganna a Viviani, da Balsamo a Longo Borghini: gli spot li faranno anche loro, è una causa troppo importante».

 ?? ?? Regine Fidanza, Consonni, Balsamo e Guazzini, più Alzini: oro sui 4 km
Regine Fidanza, Consonni, Balsamo e Guazzini, più Alzini: oro sui 4 km
 ?? ?? Cordiano Dagnoni presidente Fci
Cordiano Dagnoni presidente Fci

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy