La Gazzetta dello Sport

LA SORELLA MILA ARRIVA PER NATALE CUDICINI: «GIANLUCA PERSONA SPECIALE» Vialli continua a lotta

L’ex portiere lavora ancora per il Chelsea «Confido che la voglia di vivere e la forza d’animo lo aiutino a superare questa sfida»

- Di Andrea Ramazzotti INVIATO A LONDRA

La lotta continua. Con tanta sofferenza, ma anche con parecchia determinaz­ione. Non è questo il Natale che Vialli aveva immaginato. Non è questo il Natale che per lui sognavano i suoi cari, i suoi amici e i suoi tifosi, rimasti “fedeli” al bomber a distanza di tanti anni dal suo ritiro. Speravano tutti che il tumore al pancreas non rovinasse di nuovo la vita al “loro” Gianluca, che lo lasciasse in pace dopo che dal 2017 al 2019 lo aveva tormentato già abbastanza. E invece no: il carcinoma è tornato a farsi vivo in autunno e i risultati della cura sperimenta­le alla quale l’ex campione si è sottoposto non sono stati quelli sperati. Ecco perché da qualche giorno è di nuovo ricoverato nella clinica che lo assiste ormai da cinque anni. Sta combattend­o un’altra battaglia contro quel male perfido che finora non è mai scomparso definitiva­mente e che non gli vuole consentire di vivere una vita normale. Dalla sua parte, oltre a un istituto all’avanguardi­a nella lotta contro il cancro, ha le preghiere di milioni di persone. Soprattutt­o in Italia, dove resta un idolo per gli amanti del calcio e una persona da ammirare per il suo impegno nel sociale.

Non molla Mercoledì è arrivato a trovarlo l’amico Massimo Mauro, con il quale da tempo ha dato vita a una fondazione che lotta contro i tumori e la Sla; da domani invece con ogni probabilit­à ci sarà la sorella Mila. Sarà lei a “rappresent­are” per Natale tutto il resto della famiglia, che resterà in Italia, ma con il pensiero (e il telefono) sarà vicina a Gianluca. L’ex centravant­i sta trascorren­do giorni difficili: è aiutato con i farmaci nella sua lotta contro il dolore e sta reagendo da guerriero che vuole tornare ad abbracciar­e la sua famiglia, ma il suo fisico è provato. E’ proprio quest’ultimo fattore che ha reso necessario il ricovero.

La lunga battaglia La moglie Cathryn è sempre al suo fianco e cerca di sostenerlo, di rendergli meno difficili questi giorni terribili che mai avrebbero voluto rivedere. Lei gli è sempre stata al fianco, anche nel 2017 quando per la prima volta è arrivata la diagnosi della presenza dell’ “indesidera­to ospite” e la vita di Gianluca è stata capovolta dalla mattina alla sera. E’ stato operato una prima volta all’Humanitas a Milano e ha sostenuto i due cicli di chemiotera­pia nella clinica di Londra dove adesso è ricoverato di nuovo. Era cosciente che la guerra alla malattia potesse non essere finita perché quella contro cui combatteva era (ed è) una neoplasia particolar­mente aggressiva, ma in cuor suo si augurava di essere lasciato in pace. I controlli programmat­i a cui si sottoponev­a come tutti coloro che hanno avuto a che fare con il cancro, per qualche tempo lo hanno lasciato sereno e ha scritto pure un libro per raccontare la sua storia. L’obiettivo era soprattutt­o quello di dare forza a chi è nella sua situazione. Gesto da applausi.

In pubblico Nella seconda parte del 2022, però, gli esami di routine hanno dato di nuovo risultati preoccupan­ti e di lì a poco la situazione è tornata ad essere seria. Non c’era con la Nazionale per le amichevoli di novembre contro Albania e Austria, ma era regolarmen­te a Genova, il 27 novembre, per la presentazi­one del docufilm sulla Sampdoria tricolore nel 1990-91. Era segnato dal ciclo di cure che aveva concluso da pochi giorni. Per questo era stato costretto a non andare con gli azzurri del “fratello” Mancini nei due test pre Mondiali. Sperava che le terapie svolte in autunno fossero sufficient­e per risolvere la situazione e invece è stato costretto a chiedere un ulteriore aiuto alla medicina per cercare di guarire.

Cudicini prega Tra coloro che pregano per la guarigione di Vialli c’è anche Carlo Cudicini, attualment­e osservator­e dei giocatori che il Chelsea ha in prestito. Anche Carlo vive a Londra e tra lui e Gianluca i contatti non si sono mai interrotti. E’ stato Vialli, nella veste di manager del Chelsea, a farlo acquistare nel luglio 1999, quando Cudicini era in Serie C1, nel Castel di Sangro. Nel 1999-2000 è stato utilizzato solo in tre incontri, ma nella stagione successiva, prima che Vialli fosse esonerato, lo ha schierato titolare complice l’infortunio di De Goey. «Gianluca è una persona per me speciale – ci ha detto ieri Cudicini – e siamo tutti preoccupat­i dalle ultime notizie circolate. Al tempo stesso confido che la voglia di lottare e la forza d’animo che lo hanno sempre caratteriz­zato, lo aiutino a superare anche questa difficile sfida. Siamo tutti vicini a lui e alla sua meraviglio­sa famiglia, mandandogl­i tutto l’affetto possibile».

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 ?? ?? Portiere ex Chelsea Carlo Cudicini, oggi 49 anni
Portiere ex Chelsea Carlo Cudicini, oggi 49 anni
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GETTY La cravatta dell’Italia Gianluca Vialli, 58 anni, in un’immagine sorridente. L’ex capitano della Juventus indossa una cravatta della Figc con le 4 stelle dei Mondiali vinti dagli azzurri

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