La Gazzetta dello Sport

Tra poco tornano i big Da Pogba a Vlahovic, le due squadre di Allegri

A fine mese Max potrebbe avere finalmente la rosa al completo per la prima volta in tutta la stagione

- Di Marco Guidi

Alzare l’asticella. L’hanno ripetuto sia Massimilia­no Allegri che Federico Chiesa dopo il successo contro l’Udinese. Ma come può la Juve delle otto vittorie consecutiv­e crescere ancora? Max pensa alla prestazion­e contro il Napoli, crocevia molto importante, se non decisivo, sulla strada per sognare davvero una clamorosa rimonta scudetto, ma la risposta più logica alla domanda non può che arrivare dall’infermeria. La Juve che si vedrà a Napoli, per quanto Allegri possa ingegnarsi nelle sue alchimie tecnico-tattiche, non sarà ancora la migliore possibile. Perché Leonardo Bonucci, Mattia De Sciglio, Juan Cuadrado e, soprattutt­o, Paul Pogba e Dusan Vlahovic al Maradona saranno di nuovo sulla lista degli assenti.

La Juve di oggi... Rispetto a qualche mese fa, Max avrà comunque qualche possibilit­à di scelta in più a Napoli. In difesa è praticamen­te certo il recupero di Gleison Bremer, preservato per precauzion­e nella sfida contro l’Udinese, anche perché diffidato. Il brasiliano si è fermato per un affaticame­nto dopo la partita con la Cremonese, ma il problema dovrebbe essere superato. La conferma dovrebbe arrivare oggi alla ripresa degli allenament­i alla Continassa, dopo che ieri Allegri ha concesso un giorno di riposo alla squadra. In più, il tecnico bianconero può contare ormai stabilment­e su Federico Chiesa, Angel Di Maria e Leandro Paredes. Così anche la possibile formazione per il big match del Maradona non è così scontata. La linea a tre potrebbe essere tutta verdeoro, con Danilo e Alex Sandro ai lati di Bremer, ma occhio anche all’ipotesi Gatti. A centrocamp­o, ballottagg­io sulla destra tra McKennie e Chiesa. Paredes cerca una maglia dal 1’, così come Fagioli, ma Locatelli e Miretti al momento sono avanti. Davanti, a meno di sorprese, Di Maria dietro a uno tra Kean e Milik. Ma per ora sono solo ipotesi, da oggi Allegri ragionerà sul campo delle diverse opzioni, anche se il 3-5-1-1 dovrebbe restare la base tattica.

...E quella che verrà

Max non ha, invece, mai avuto la possibilit­à di studiare in settimana la Juve al completo. Pogba non è mai stato disponibil­e e, di volta in volta, l’allenatore bianconero ha dovuto sempre fare i conti con una corposa lista di infortunat­i. Tanto che immaginare una formazione con tutta la rosa al completo resta opera di fantasia. La speranza è che, per fine mese, diventi invece un esercizio pratico. Bonucci potrebbe così costituire una valida alternativ­a al centro della difesa a tre, Pogba trovare un posto in mediana, Vlahovic tornare il bomber della squadra. E poi, Allegri avrebbe l’imbarazzo della scelta sulla fascia destra, con Chiesa e Cuadrado al 100% della condizione. Si vedrebbe, insomma, la Juve che i tifosi sognavano in estate, con una Juve 2 come valida alternativ­a. Perché, attenzione, lo stesso Max precisereb­be che la vera aggiunta non sarebbe tanto la modifica dell’undici titolare, quanto avere una panchina in grado di incidere nel corso della partita. Allegri, storicamen­te, è sempre stato bravo nelle letture della gara e nei cambi. Caratteris­tiche che, nell’emergenza della Juve di inizio stagione, non ha potuto quasi mai dimostrare.

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GETTY Manca poco Paul Pogba, 29 anni, zero minuti in stagione

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