MOU CERCA BELLEZZA MA I GRAN FINALI PORTANO PUNTI E TANTA FIDUCIA
Nei secondi tempi i giallorossi hanno guadagnato 13 punti. E in attacco, oltre a Dybala, hanno ritrovato anche Abraham
nutile nasconderlo, dopo una partita come quella contro il Milan, il bicchiere non si può che vedere mezzo pieno. A fare da cartina di tornasole è l’umore dei tifosi, che nel finale della sfida di San Siro hanno rispolverato tutti i sogni che avevano messo via. Il primo, attualmente, è quello di conquistare un posto in Champions che vale un tesoro, nonostante le partenze probabili di Villar (Getafe) e Vina (Betis) possano aiutare le casse. Non facile, visto il livello delle pretendenti che la Roma ha davanti, ma è meglio affrontare un problema per volta. Così, per prima cosa occorre lasciarsi alle spalle la Lazio, che finora comunque è stata davanti per un numero di giornate superiore rispetto ai giallorossi. Ma i gran finali di partita, adesso, stanno dando speranza.
LA TENUTA Le riprese guerriere portano un tesoro
Le rimonte della Roma nei secondi tempi, infatti, hanno assunto un sapore epico. Sono 13, infatti, i punti guadagnati nelle riprese rispetto alle prime frazioni di gioco, cioè proprio quanti ne ha persi la Lazio nello stesso lasso di tempo. Così non sorprende che la classifica del campionato ghiacciata ai primi tempi vedrebbe la squadra solo al undicesimo posto, mentre quella dei secondi la vedrebbe piazzarsi al quinto. Insomma, se esaminassimo la situazione solo nelle linee generali, ci sarebbe da credere che la condizione fisica non sia un problema, tanto più che molte reti sono state conquistate nei finali. In realtà però c’è anche altro: la grinta in puro stile Mourinho che la Roma ormai ha metabolizzato. Crederci fino in fondo, ormai, non è un problema.
L’ATTACCO Il nuovo Abraham è una garanzia
D’altronde, anche il risveglio di Abraham, forse galvanizzato dalla prossima paternità, è un elemento che concorre a far sorridere l’ambiente giallorosso. Nel giro delle ultime due partite l’attaccante inglese ha portato punti salvando il gol sulla linea nel finale contro il Bologna e poi, facendo il suo mestiere più specifico, cioè realizzando la rete del pareggio contro il Milan. Forse troppo poco per sancire definitivamente che la crisi sia terminata, ma i segnali