La Coppa in coppia
Sanabria-Vlasic anche col Milan Juric si affida al nuovo attacco Domani a San Siro il tecnico potrebbe riproporre il croato e il paraguaiano A destra Singo pronto al rientro
«Alla Coppa Italia teniamo parecchio». Così Ivan Juric prima di lasciare lo stadio Arechi di Salerno. Le parole dell’allenatore rispecchiano il pensiero di tutto l’universo granata. Nessuno si illude di trovare un Milan demotivato, anzi gli uomini di Pioli vorranno riscattare immediatamente il mezzo passo falso in campionato contro la Roma. Ma anche i giocatori di Juric intendono cancellare la beffa subita in terra campana con una bella impresa a San Siro. Diciamo che si sfidano due formazioni alle quali la domenica di Serie A ha riservato un destino simile: solo un pari contro avversari dominati. E le affinità tra milanisti e torinisti non si fermano alla diciassettesima giornata, in comune in questo girone di andata c’è stata la perdita di punti nei secondi tempi di quanto Milan e Toro avevano saputo accumulare nei primi. La classifica di A stilata al termine dei 45 minuti iniziali vede i rossoneri quarti con 29 punti e i granata quinti con 28. Questo dato non può non destare un profondo rammarico. Che il tecnico croato ammette senza problemi (
Sanabria-Radonjic
L’infortunio di Lazaro e il gol firmato da Sanabria modificano il quadro che si poteva prevedere per la trasferta di domani al Meazza. Ieri gli uomini che Juric aveva utilizzato domenica hanno fatto un semplice allenamento di scarico per cui l’allenatore ha solo oggi e la rifinitura di domattina per scegliere la formazione. Da definire almeno tre ruoli, ma è in attacco la decisione più delicata. Se il centravanti lo fa ancora Sanabria, viene confermato l’assetto di Salerno, con Miranchuk stavolta e non Radonjic a supporto della punta sudamericana, di fianco all’altro fantasista Nikola Vlasic. Se l’allenatore decide per la formula senza il centravanti di ruolo, ecco che Vlasic agirà centralmente ma da trequartista e perciò Miranchuk e Radonjic pur partendo larghi dovranno poi convergere al tiro o creargli gli spazi di inserimento centrale. Insomma, il trio offensivo formerebbe un 1-2 e non il 2-1 di Salerno. Però rimettere in panchina Sanabria dopo che è appena tornato a segnare può essere sul piano psicologico un autogol. E forse anche per questo aspetto l’ipotesi della conferma di Sanabria a scapito di Radonjic raccoglie al Fila i maggiori consensi. Ma conoscendo l’imprevedibilità di Juric risulta proibitivo andare oltre le sensazioni. Tanto per ricordare l’ultima sorpresa, alla vigilia del Verona il tecnico aveva ricoperto di elogi l’attaccante paraguaiano salvo poi schierare Vlasic centravanti con Radonjic e Miranchuk ai lati. Del resto è una mossa chiave, per andare avanti si deve vincere.
In fascia
Al posto di Valentino Lazaro sono due le opzioni dicasioni sponibili. La prima è quella di Singo dal primo minuto, che resta in campo finché regge atleticamente. E’ appena rientrato da lungo infortunio muscolare, c’è un inevitabile punto interrogativo sulla sua tenuta fisica. Probabile che inserendolo subito Juric gli ordini di spingere finché ce la fa. E quando le energie di Singo si saranno esaurite, ecco Ricardo Rodriguez in fascia mancina con Mergim Vojvoda che si sposta a destra. La soluzione alternativa coinvolgerebbe gli stessi uomini ma calati in campo all’inverso: Singo di scorta in panchina per poi sfruttarlo nel finale. L’ultimo ruolo assai sensibile è la mediana dove Sasa Lukic va incontro alla terza partita consecutiva. Dovrebbe avere al fianco Ricci e non Linetty, ma è un dubbio che si risolverà in extremis.