Ritorna Gonzalez l’indispensabile Con lui Italiano sogna la rimonta
Ha giocato solo 404 minuti ma ha già segnato 5 reti. Incluso il rigore decisivo col Sassuolo
Forse è tornato. Bisogna dirlo con grande cautela, vista l’infinita serie di guai piccoli e grandi che hanno attraversato la sua stagione. L’ultimo guaio poi, gli ha tolto la gioia più grande che un calciatore possa provare: vincere un campionato del Mondo. Nico Gonzalez era in Qatar, insieme con Messi e compagnia. L’ennesimo stop l’ha fatto rientrare a casa prima dell’inizio, sostituito da Correa. Quello dell’Atletico Madrid, perché l’attaccante dell’Inter ha subito la stesso destino cinico e baro. Ora forse Nico è tornato davvero, e lo ha fatto nel migliore dei modi, alla ricerca del tempo perduto. E’ entrato al minuto 72 della sfida che la Fiorentina stava pareggiando con il Sassuolo. Ha mostrato i suoi numeri e poi, all’ultimo respiro, ha trasformato un rigore che pesava come un macigno. Poi ha sorriso, a lungo, e ha mostrato lo stemma viola ai tifosi. Segno di attaccamento alla squadra. Ah, tra l’altro la sfida col Sassuolo è stata la numero 50 giocata da Gonzalez in maglia viola. Un “compleanno” migliore, dopo che la sfortuna lo ha perseguitato, non poteva desiderare.
Fondamentale Vincenzo Italiano a fine partita lo ha detto chiaro: «Gonzalez è fondamentale per il nostro gioco». Fondamentale soprattutto per i gol, che la Fiorentina ci mette sempre un po’ di fatica a realizzare. I numeri sono lì a dimostrarlo: l’acquisto più costoso della storia della Fiorentina ha già segnato 5 reti tra tutte le competizioni, secondo capocannoniere della squadra (dopo Jovic a 7) insieme a Cabral: due in campionato, tre in Conference, incluso quello pesante nei play off con il Twente. Solo che i due centravanti stato quasi sempre disponibili. Nico Gonzalez invece in questa stagione ha messo il piede in campo per soli 404 minuti. Come dire, un gol a partita, anzi ogni 80 minuti.
Voglia di rincorsa
Nella Fiorentina che aveva raccolto applausi e conquistato l’Europa dopo tanto tempo, Nico Gonzalez è stato un assoluto protagonista: 7 reti, 7 assist, un poderoso contributo alla squadra. Alla 17a giornata era quinta con 30 punti. Adesso la Viola ha faticato a qualificarsi per lo spareggio di Europa League (in febbraio col Braga) nonostante un girone abbordabile e in campionato è nona con 23 punti, lontana di otto dalla zona Europa. Posizione che delude tutti: la società che aveva orchestrato un mercato ambizioso, sulla carta, con Jovic, Dodo, Mandragora e Gollini; il tecnico che sognava il salto di qualità. E, ovviamente, i tifosi. Non hanno funzionato parecchie cose, ma di sicuro con Nico Gonzalez quelle cose sarebbero andate diversamente. L’argentino sarebbe stato perfetto anche per l’inserimento di Luka Jovic, l’acquisto più eclatante dei viola. Il centravanti serbo, dopo tanta panchina al Real, ha già segnato appunto 7 reti (3 in campionato e 4 in Conference) ma non ha ancora dato quello che la società si aspettava. Tanto che si alterna con Cabral al centro dell’attacco. Ma con Nico Gonzalez, nelle poche apparizioni insieme, ha dato l'impressione di dialogare meglio. Perché a Jovic si potrà contestare di non essere ancora entrato in grande condizione, ma non di avere piedi poco educati. Sarà interessante vedere ora che Nico è tornato, quanto la coppia possa funzionare e dare una sferzata al campionato della Fiorentina. E’ quello che spera Italiano. In campionato c’è voglia di rimonta ma anche in Europa le ambizioni restano alte, anche se il sorteggio degli spareggi le ha regalato l’avversario più ostico, quel Braga che di recente ha battuto il Benfica 3-1 e che nel campionato portoghese è secondo proprio dietro al Benfica.
Esami in arrivo
Giovedì ci sono gli ottavi di coppa Italia con la Samp e potremmo lo vedremo insieme a Jovic, perché Cabral ha dei problemi. E’ probabile che Italiano gli darà ancora minutaggio per schierarlo dal primo minuto con la Roma. Comincia la parte calda della stagione. E affrontarla con Nico in campo è tutta un’altra cosa. 3’22”
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