LE SUPER DIFESE TORNANO DI MODA ATTENTI ALLA JUVE
Il conto alla rovescia è cominciato domenica, mentre i tifosi della Sampdoria cantavano l’ultimo coro per Vialli. Rilanciato dal 2-0 firmato da Osimhen ed Elmas, il Napoli può attendere la Juventus, venerdì sera, dall’alto dei suoi ritrovati sette punti di vantaggio. Visto che l’Inter e il Milan si sono addormentate sul più bello contro il Monza e la Roma, risvegliandosi con un identico e beffardo 2-2 più simile a una sconfitta che a un pareggio, l’ultimo “pit stop” del campionato sembra promuovere proprio la Juventus come principale, se non unica, sfidante del Napoli. Il campionato è lungo e non può essere una partita, sia pure così importante, a dire chi vincerà lo scudetto, perché comunque vada poi ne mancheranno venti alla fine.
Questo ha subito detto Spalletti negli spogliatoi di Marassi e presto ripeterà Allegri, ma intanto le prime diciassette giornate hanno fornito indicazioni sulle quali non si può discutere, che si possono riassumere in due dati tutt’altro che casuali. Il Napoli vola segnando più gol di tutti (39) con Osimhen capocannoniere a quota dieci e soltanto su azione, mentre la Juventus si è fatta sotto incassando meno gol di tutti (7) e nelle ultime otto partite ha sempre vinto senza subirne nemmeno uno. E allora è scontato chiedersi se venerdì vincerà chi fa più gol o chi ne subisce di meno, con una certezza a prescindere dall’esito della prossima partita.
La storia del nostro campionato, infatti, salvo le dovute eccezioni, insegna che non basta segnare più degli altri per vincere lo scudetto. L’ultimo