La Gazzetta dello Sport

Vasseur, tutti al SORRISI E TANTE DOMANDE IL PRIMO GIORNO DELL’UOMO Lavoro

- Di Luigi Perna

a oltrepassa­to i cancelli di Maranello di buon mattino, quando molti dipendenti dovevano ancora arrivare in fabbrica, indossando un pullover blu sopra la camicia come usava fare Sergio Marchionne. Poi è salito al primo piano dell’edificio della Gestione Sportiva, per sedersi nel suo nuovo ufficio, lo stesso in cui fino a dicembre si trovava Mattia Binotto. Il primo giorno di Frederic Vasseur alla Ferrari è cominciato così. Primo giorno ufficiale, perché in realtà il team principal francese aveva già fatto un blitz per due giorni prima di Natale, per cominciare a conoscere l’ambiente del Cavallino e le persone con cui dovrà lavorare da quest’anno. L’emozione speciale che si avverte entrando nell’azienda che fu creata da Enzo Ferrari, un tempio dell’automobile e della Formula 1, l’aveva quindi già assaporata. Pur essendo qualcosa a cui non ci si abitua mai del tutto.

Tante riunioni La partenza è stata subito decisa. Molte riunioni con i componenti di primo livello della squadra. A cominciare da Laurent Mekies, il “racing director” che era braccio destro di Binotto, la cui stanza è proprio di fronte all’ufficio di Vasseur. Si sono intrattenu­ti a lungo e a più riprese. Logico che fosse proprio Mekies il referente principale all’inizio, avendo gestito il team in nel 2022, perché Vasseur in questa fase deve conoscere le persone, i volti e l’organizzaz­ione. Solo in seguito potrà intervenir­e dando la sua impronta alla Ferrari. L’ex capo dell’Alfa Romeo, dove è rimasto sei stagioni dopo avere guidato per qualche mese la Renault, si è portato con sé solo una persona. La sua assistente personale. Presenza indispensa­bile per tenere ordine in un’agenda di impegni fittissima. Fra gli altri, Vasseur ha voluto incontrare anche i vertici tecnici: in particolar­e Enrico Cardile, responsabi­le del telaio della vettura, ed Enrico Gualtieri, capo dei motoristi del reparto power unit. Molto probabilme­nte per chiedere ragguagli sullo stato di avanzament­o nello sviluppo della macchina 2023, che a quanto pare ha già visto durante la sua visita di fine dicembre, quando si è fatto portare in giro per i reparti dell’azienda. Non ha potuto parlare con Charles Leclerc e Carlos Sainz, che si godono gli ultimi giorni di vacanza-allenament­o, prima di tornare a Maranello per le prove al simulatore sulla nuova monoposto. Ma con loro si è sentito spesso al telefono.

Uomo di corse Il nuovo team principal, che sembra abbia già preso casa a Modena, è apparso rilassato, sereno e sicuro di sé. Tante strette di mano e sorrisi. Nessuna traccia, almeno in apparenza, della pressione che tocca a chi comanda la squadra più importante al mondo. Non ha fatto una riunione generale, nessun discorso di insediamen­to. Si è ripista volto a ciascuno in inglese o in francese. Lo dipingono come un decisionis­ta e un motivatore. Capace di fare squadra e tirare fuori il meglio da ognuno. La storia di Vasseur è quella di un uomo di corse arrivato al top dopo una lunga trafila (super vincente) con i team delle categorie inferiori. Un “pistaiolo”, un leader al muretto, cosa che rende quasi superflua la presenza di un “racing director”. Ecco perché il ruolo di Mekies potrebbe forse essere rivisto. Quest’ultimo, fra l’altro, era anche il terminale della catena di comando delle decisioni strategich­e, in virtù della sua posizione. Le mosse di Inaki Rueda e di Ravin Jain, i tattici di riferiment­o, erano condivise con lui, con i quaranta ingegneri del “remote garage” di Maranello e con il capo

Accompagna­to dall’assistente, il team principal ha parlato con Mekies e i vertici tecnici responsabi­li della rossa 2023 Assenti i piloti, ancora in ferie

delle operazioni in pista Claudio Albertini. E quest’area adesso è sotto esame per le sviste compiute nel 2022, che sono costate a Leclerc la vittoria a Montecarlo.

Politica Al contrario di Binotto, che aveva un passato da motorista e direttore tecnico, Vasseur è un team principal puro. Ecco perché c’è da ritenere che alla Ferrari sarà ripristina­ta la figura del d.t., in particolar­e per occuparsi della vettura del 2024, visto che quella attuale è stata concepita da un altro gruppo di lavoro. Il candidato principale è Simone Resta, emigrato all’Alfa (con Vasseur) e poi alla Haas per ricoprire quel ruolo, ma rimasto sotto contratto con la Ferrari. Allo stesso modo, potrebbe esserci un nome diverso per il posto di direttore sportivo, ruolo assolto sempre da Rueda. L’arrivo di Vasseur, voluto dal presidente John Elkann e dall’amministra­tore delegato Benedetto Vigna, è funzionale alla ricostruzi­one della squadra, dopo il definitivo tramonto del modello “orizzontal­e” della Ferrari di Marchionne, di Arrivabene e poi di Binotto. Ma il presuppost­o è l’influenza sempre più forte di Vigna sia nel team sia a livello politico, una svolta cominciata già durante la scorsa stagione. Elkann vuole una Ferrari vincente, che conti di più nei piani alti della F.1 e rispetto alla Fia, per affrontare le controvers­ie sul budget cap e sui motori del 2026.

 ?? SCUDERIA FERRARI ?? La prima Frederic Vasseur, 54 anni, a colloquio con il racing director Laurent Mekies (di spalle); c’è anche la sua assistente personale. È la prima foto pubblicata dalla Scuderia di Maranello nel giorno dell’insediamen­to del manager
SCUDERIA FERRARI La prima Frederic Vasseur, 54 anni, a colloquio con il racing director Laurent Mekies (di spalle); c’è anche la sua assistente personale. È la prima foto pubblicata dalla Scuderia di Maranello nel giorno dell’insediamen­to del manager
 ?? ?? La coppia Da sinistra Carlos Sainz, 28 anni, e Charles Leclerc, 25, sulle Ferrari F1-75 che hanno conquistat­o 4 vittorie e il secondo posto nel Mondiale Costruttor­i 2022
La coppia Da sinistra Carlos Sainz, 28 anni, e Charles Leclerc, 25, sulle Ferrari F1-75 che hanno conquistat­o 4 vittorie e il secondo posto nel Mondiale Costruttor­i 2022
 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy