C’è frenesia nella zona bassa E occhio ai veti incrociati...
Il mercato serve di più in testa o in coda? Riformuliamo: il buon mercato serve di più in testa o in coda? Servirebbe dappertutto, ma la storia racconta che, tranne rari casi, il mese di gennaio porta novità più significative nella zona bassa della classifica. A volte basta poco per cambiare una stagione, perché gli acquisti azzeccati non portano solo gol o buone giocate, ma anche entusiasmo ed energia. Ripensate alla rivoluzione della Salernitana nel gennaio scorso: dieci arrivi (Sepe, Mazzocchi, Fazio, Dragusin, Ederson, Bohinen, Verdi, Radovanovic, Mikael e Mousset) più lo svincolato Perotti. Il risultato lo ricordiamo tutti. E sempre la Salernitana ha aperto il 2023 con l’arrivo di Ochoa, che ha regalato un punto contro il Torino e ha debuttato con due 8 in pagella. A proposito di Salernitana, Federico Bonazzoli sembrava in uscita. Poi l’attaccante ha segnato al Milan e il trasferimento alla Cremonese è stato bloccato: un errore da non commettere è rinforzare una diretta concorrente. E questo concetto vale a tutti i livelli. Ecco perché, soprattutto all’inizio di gennaio, ci si muove con cautela per non fare passi falsi di nessun genere. In tal senso è stato un po’ sorprendente il passaggio di Caputo dalla Sampdoria all’Empoli (sebbene nello scambio con Lammers), tra l’altro un posto dove il centravanti si sente a casa e i risultati si sono visti subito: assist a Baldanzi al debutto a Udine e gol alla Lazio alla seconda partita. Proprio la Samp è molto attiva, visto che sono arrivati anche Nuytinck e Zanoli. Nella parte alta della classifica, invece, poco (Bereszynski al Napoli, Solbakken alla Roma) o nulla: c’è tempo, basta non fare errori.