Ederson trequartista Così Gasp ha trovato l’uomo delle rimonte
Il brasiliano utile nei ribaltoni che hanno fruttato quattro punti tra Spezia e Bologna
La “carogna” di Gasp si è rivista nella ripresa di Bologna, con un Ederson in più nel motore. Nel postpartita del Dall’Ara, Gian Piero Gasperini l’ha subito sottolineato: «Abbiamo ritrovato la carogna per ribaltare gli incontri»: l’Atalanta ha così rispolverato un’antica propensione, quella alla rimonta facile.
Impatto
Le chiavi della metamorfosi nerazzurra nella ripresa sono svariate: c’è l’impatto dell’ex (?) desaparecido Boga e anche quello di Ederson, uno degli uomini più attesi dell’anno. L’investimento più pesante dell’estate nerazzurra, fin qui, si è visto a sprazzi: la seconda parte di stagione potrà servire al salto di qualità. A Bologna, il brasiliano è stato inserito sull’1-1, è immediatamente entrato nell’azione dell’1-2 di Hojlund (in cui la grossa fetta del merito va allo stesso Boga) e poi ha dato un contributo decisivo nella parte finale, con una determinazione che si era vista poche volte in precedenza.
Duttilità
Una mini-svolta di cui Ederson aveva bisogno, specie dopo la brutta prova con lo Spezia al Picco alla ripresa del campionato del 4 gennaio, che aveva sgonfiato le sue quotazioni, risalite nello scorcio finale del 2022. Il brasiliano aveva bisogno di sbloccarsi e forse stavolta ce l’ha fatta: un po’ come l’Atalanta, che ha cominciato l’anno palesando qualche difficoltà, ma comunque ottenendo quattro punti di carattere. L’ex Salernitana ha finalmente funzionato sulla trequarti, nel ruolo per cui è stato comprato, nonostante i suoi trascorsi da mezzala: negli ultimi tempi era arretrato di qualche metro e aveva fatto vedere le cose migliori. L’idea era quella di «scomodare» Koopmeiners, facendolo avanzare, per liberare un posto accanto a de Roon: l’ultimo Ederson dice che l’esperimento trequarti non va comunque accantonato. Sopravvivono entrambe le versioni: trequartista o mediano, come nell’amichevole di ieri con il Mapello (8-0 alla squadra di Eccellenza, con tripletta di Pasalic, doppiette di
Boga e Lookman e gol di Maehle).
Rimonte Il brasiliano è ripartito e l’Atalanta con lui. A Bologna ha saputo rimettersi in carreggiata: per la seconda volta consecutiva ha rimontato e ha guadagnato 4 punti in due partite che si erano messe malissimo (vedi La Spezia, con un 2-0 tramutato in 2-2 negli ultimi 13’). Aggiungendo al computo il ribaltone di metà ottobre col Sassuolo (da 0-1 a 2-1), fanno 7 punti conquistati da situazione di svantaggio: solo 5 squadre (Udinese, Napoli, Bologna, Roma e Spezia), in A, fanno meglio.
Per la Dea è un’abitudine consolidata: nel ciclo contemporaneo, le rimonte sono state una costante. Una componente fissa nel 2018/19 e nel 2019/20, in cui erano stati riacciuffati ben 52 punti ( 26 a torneo). Dal 2016/17 siamo a quota 110: la media dello scorso sessennio era di 17,2, la proiezione di quello in corso è poco inferiore, a 15,6. Ma l’Atalanta ha appena cominciato a rimontare, rinverdendo una vecchia storia effettivamente mai passata di moda.